Cancro al seno metastatico


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Stella80
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Cancro al seno metastatico

Messaggioda Stella80 » sab 11 lug 2020 17:39

Buonasera a tutti! Ho quasi 40anni..un anno e mezzo fa mi è stato diagnosticato un cancro al seno con metastasi ossee alla colonna.. In seguito a un tumore al seno avuto nel 2010..
Sono in terapia con letrazolo palbociclib e zometa(una volta al mese). Io sto bene... Dai primi tempi la situazione è nettamente migliorata.. Nn ho dolori, lavoro.. Svolgo la mia vita normalmente senza limitazioni.. Però da una decina d giorni ho un dolore al cuoio capelluto che mi preoccupa... Perché mi terrorizza il pensiero di poter perdere i capelli (già vissuto 10anni fa).. Potrebbe essere a un anno e mezzo di assunzione di farmaci?? E in più non so che pensare...quale potrebbe essere la sopravvivenza? Non riesco a pensare al mio futuro senza pensare di essere in"scadenza a breve"nn riesco a progettare... Includendo in questo anche la conoscenza di persone perché ho paura di legarle a me.. Grazie per l attenzione e x avermi permesso di esporre le mie perplessità..

Cornelia
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Re: Cancro al seno metastatico

Messaggioda Cornelia » lun 13 lug 2020 14:37

Cara Stella80,

grazie per aver condiviso con noi le sue perplessità.

La invito a rivolgersi all’oncologo per segnalare il dolore al cuoio cappelluto che lamenta. Questo forum non è il luogo adatto per stabilire diagnosi o rapporti di causa effetto tra sintomi e farmaci o altri fattori scatenanti. Parli all’oncologo del suo timore di perdere di nuovo i capelli. La perdita dei capelli può essere dovuta alla carenza di estrogeni indotta dalla terapia antiormonale. Anche Palbociclib può provocare la caduta dei capelli. Tuttavia, come detto, esula dalle mie competenze azzardare ipotesi e fornire spiegazioni in campo farmacologico e medico.

Per quanto concerne la sua prognosi: le statistiche non possono predire come evolverà la sua malattia. Assistiamo a tipi di decorso che possono discostarsi da quelli descritti nella letteratura medico scientifica. Talune donne vivono decenni con metastasi, mentre in tal altre la malattia peggiora in modo rapido malgrado la terapia. I medici curanti saranno in grado di fornirle informazioni più precise sulla sua prognosi: conoscono i referti diagnostici nonché la sua risposta alla terapia e possono spiegarle che cosa è lecito attendersi nel suo caso specifico.

Vivere nell’incertezza è oltremodo difficile e rappresenta un pesante carico emotivo. La malattia ha rafforzato la sua consapevolezza di non sapere che cosa sarà domani. Com’è comprensibile, tale sentimento di precarietà la scoraggia dal fare progetti per il futuro e la rende reticente ad allacciare nuovi contatti. Ha mai pensato di usufruire di un sostegno psico-oncologico che l’aiuti a far fronte alle conseguenze psicologiche della malattia? Qualora intendesse beneficiare di tale forma di sostegno, può rivolgersi alla sua équipe curante per essere indirizzata a un servizio di psico-oncologia dove trovare ascolto e sostegno psicologico nel riconoscimento e nell’attivazione delle sue risorse personali, familiari e sociali.

Le auguro ogni bene e la saluto cordialmente.

Cornelia
Moderatrice


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