2018 – Cancro della prostata


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2018 – Cancro della prostata

Messaggioda admin » mar 30 ott 2018 16:03

Dal 1 novembre al 9 dicembre 2018 due esperti risponderanno per iscritto alle Sue domande sul Forum cancro.

Dr. Anna Patrikidou, MD PhD DDS BSc(HumGen) MSc(OMFS) FDSRCS(Eng) DU Carcinologie Cervico-faciale (Paris) DU Carcinologie Clinique (Paris), capoclinica in oncologia, ospedale universitario di Ginevra.

PD Dr. Aurelius Omlin, specialista in oncologia, capoclinica c.f.p. e responsabile delle patologie tumori urogenitali, clinica per oncologia/ematologia dell'ospedale cantonale di San Gallo.

Trovate maggiori informazioni e il link per il formulario sulla
Pagina iniziale del forum.

Cordiali saluti dalle moderatrici.

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Esperienze con Xtandi-Enzalutamide

Messaggioda admin » lun 19 nov 2018 12:35

Domanda di Anonimo

Sono inserito in un programma di ricerca con Xtandi, che esperienze ci sono con questo farmaco?

Risposta del PD Dr. med. Aurelius Omlin

Lei si trova attualmente in un programma di ricerca sul medicamento Xtandi (principio attivo enzalutamide) e desidera sapere che esperienze sono già state fatte con questo medicamento.

Enzalutamide è un antagonista del recettore degli androgeni, di cui inibisce le vie segnaletiche. Con questa terapia antiormonale mirata è possibile ritardare efficacemente la crescita del tumore. Enzalutamide è stato studiato in diversi grandi studi clinici, che ne hanno dimostrato l’efficacia e la tollerabilità. Il farmaco è omologato ed è rimborsato dalla cassa malati nei casi di cancro della prostata in stadio avanzato, dopo il fallimento di una terapia ormonale con o senza precedente chemioterapia.

Siccome non abbiamo notizie sul tipo di programma di ricerca o sullo studio nel quale Lei sta ricevendo enzalutamide, purtroppo non possiamo darle informazioni più dettagliate. Quello che, però, può fare è di chiedere al Suo medico curante di darle informazioni sul programma di ricerca al quale sta partecipando.


Nei seguenti siti web trova informazioni sugli studi in corso:
In Svizzera: http://sakk.ch/de/die-sakk-bietet/unser ... sakk-0814/
Nelmondo: https://clinicaltrials.gov/ct2/results? ... ate+Cancer

Cordiali saluti

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Valore del PSA nei controlli

Messaggioda admin » mer 19 dic 2018 17:04

Nuova domanda di luru

Nel 2014 a mio padre (classe 1946) è stata asportata la prostata in seguito a un tumore e nel 2015 è stato sottoposto a radioterapia al bacino, poiché il tasso di PSA è aumentato rapidamente dopo l'operazione. Due settimane fa gli è stata fatta una scintigrafia alle ossa e una TAC, poiché il valore di PSA ormai è di circa 14. Entrambe le analisi non hanno dato esito preoccupante. Secondo l'urologo curante, con il PSA a quel livello in oltre l'80% dei casi si trovano metastasi. Come si giustifica che il PSA sia a un livello così alto se le altre analisi non hanno dato esito negativo? Cosa significa per il trattamento? Il medico curante ha proposto che se il PSA continua a salire, l'anno prossimo si dovranno fare ulteriori accertamenti diagnostici con la medicina nucleare. Secondo lui, adesso il PSA è ancora troppo basso per questo tipo di accertamenti.


Risposta del PD dr. med. Aurelius Omlin

Suo padre si trova in una fase di controllo in seguito all'asportazione chirurgica della prostata. Nella fase di controllo, si misura a intervalli regolari il tasso di PSA nel sangue. Nel caso di Suo padre, dopo la radioterapia postoperatoria adiuvante il valore del PSA è di nuovo salito. Lei non ha parlato di disturbi. Probabilmente si tratta di una seconda recidiva biochimica o di una recidiva biochimica continuata (ricaduta del PSA). Le procedure mediche basate sulla diagnostica per immagini (TAC e scintigrafia) non indicano se si tratta di una recidiva locale (nell'area dell'operazione) oppure di metastasi tumorali in altri organi (metastasi a distanza). Tuttavia, l'urologo curante dispone di indizi che facilitano una valutazione: quanto tempo dopo l'operazione o l'irradiazione adiuvante il valore del PSA è aumentato di nuovo, quanto velocemente è aumentato il valore del PSA, quali erano le caratteristiche del tumore originale (Gleason-Score e estensione del tumore). L'urologo curante suggerisce per ora di limitarsi ad osservare la recidiva del PSA.

Se Suo padre è in forma e non fortemente limitato da altre malattie, potrebbe essere utile organizzare ulteriori indagini usando PSMA PET-CT. Questo metodo viene pagato dalla cassa malati solo in caso di aumento del PSA dopo terapia locale (operazione e/o radioterapia) e molto probabilmente mostrerà dove la malattia è attualmente attiva. Lo scopo di tale indagine sarebbe di identificare uno o due focolai attivi del cancro della prostata e quindi verificare l'opzione di una rinnovata terapia locale (radioterapia) con lo scopo di ritardare il più possibile la terapia ormonale.

Se il valore del PSA raddoppia in meno di 6 mesi, se la malattia progredisce localmente e provoca disturbi, se vengono rilevate metastasi, si potrebbe prendere in considerazione la terapia ormonale, per ritardare l'insorgere di disturbi causati dalle metastasi. Tuttavia questa terapia non è un'opzione universalmente valida: ogni caso deve essere preso in considerazione e discusso individualmente. Decisivo per la determinazione dell'ulteriore modo di procedere sarà naturalmente ciò che desidera Suo padre, il suo stato generale di salute e la sua età nel momento in cui eventualmente le situazioni descritte si presenteranno.

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Controllo PSA

Messaggioda admin » mer 19 dic 2018 17:12

Domanda di «senza nome»

Buongiorno,
una breve domanda per mio marito. Nel maggio 2018 gli è stato diagnosticato il cancro della prostata. Ha subito una prostatectomia radicale il 15 luglio 2018. Nessuna perdita di urina e funzione erettile con alti e bassi. Prelievo di sangue controllo PSA inizio agosto 2018: tasso 0,06. Prelievo di sangue controllo PSA 15.11.18, tasso 0,11: Può dirmi qualcosa di questi valori e cosa succederà a mio marito? Grazie mille. I miei saluti più cordiali


Risposta della dr. med. Anna Patrikidou

La sorveglianza del livello di PSA è la prassi indicata per tutti i pazienti in post-prostatectomia. La variazione del tasso può avere ragioni diverse. Il profilo della malattia alla diagnosi e nella sala operatoria fornisce al medico informazioni sul potenziale rischio di recidiva. Attualmente Suo marito viene seguito regolarmente dal suo urologo, che ricontrollerà il PSA. Se il tasso continua ad aumentare, il medico prescriverà ulteriori test per determinare la causa, per essere sicuri che un'eventuale recidiva non passi inosservata.
Questa situazione è stressante e La preoccupa, è comprensibile. I controlli regolari presso il medico permettono di rilevare rapidamente eventuali anomalie e trattarle in modo efficace.

Cordiali saluti

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Terapia "seeds"/brachiterapia

Messaggioda admin » gio 20 dic 2018 9:10

Domanda di Ignoto

Buongiorno,

qualche anno fa ho letto di una terapia con particelle radioattive, mi pare che si chiamino "seeds". Veniva descritta anche la brachiterapia HDR con bastoncini di plastica radioattivi. Oggi si usano ancora queste terapie? Oppure si lavora soprattutto con la tecnica operativa "Da Vinci"? Mi basta anche una breve risposta. Grazie.


Risposta del PD Dr. med. Aurelius Omlin

Grazie mille della Sua domanda. La terapia "seeds" (brachiterapia) o la brachiterapia HDR vengono utilizzate in determinati casi di tumore della prostata localmente circoscritto con basso o medio rischio di una patologia aggressiva. Entrambe le tecniche fanno parte della radioterapia. In alternativa è anche possibile applicare le radiazioni alla prostata dall'esterno.
L'operazione "Da Vinci" descrive una possibilità d'intervento per l'asportazione chirurgica della prostata.

Quando il tumore della prostata è in uno stadio localmente circoscritto, di regola vi sono diverse opzioni terapeutiche, anche quelle citate sopra. Il caso dev'essere analizzato in seno a un board oncologico e in seguito le diverse opzioni terapeutiche andrebbero spiegate e discusse con il malato in questione.


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