2014 – Cancro del seno


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2014 – Cancro del seno

Messaggioda admin » mar 14 ott 2014 12:16

Irma Boving – Breast Care Nurse (BCN) – infermiera specialista clinica in senologia risponde alle vostre domande.

Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di Sue:
Ho 69 anni e 5 anni fa sono stata sottoposta a un'amputazione del seno. Il ginecologo che mi ha operato, ora mi consiglia una ricostruzione mammaria. La mia oncologa dice invece che in quel caso è più difficile effettuare i controlli medici. Benché mio marito mi abbia assicurato di non aver alcun problema con il mio aspetto attuale, mi piacerebbe avere di nuovo un seno. Cosa devo fare? Sussiste un rischio in caso di ricostruzione? Ringrazio fin d'ora per una risposta.
Cordiali saluti,
Sue

Risposta di Irma Boving:
Buongiorno Sue
L'amputazione del seno risale già a qualche anno fa e il ginecologo ha richiamato la Sua attenzione su una eventuale ricostruzione mammaria, una proposta, questa, conforme al Suo desiderio.
Si è già informata sulle diverse possibilità di una ricostruzione? Le raccomando di rivolgersi a uno specialista per chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica per farsi consigliare. Dopo essersi ben informata su tutte le alternative, Le riuscirà di certo meno difficile prendere una decisione. A questo colloquio di consultazione senza impegno Le consiglio di farsi accompagnare anche da Suo marito. In tal modo avrete la possibilità di discutere insieme su quanto è emerso durante la consultazione. La scelta se ricostruire o meno il seno spetta solo e unicamente a Lei, ma penso che il sostegno di Suo marito possa esserle di grande aiuto per prendere la decisione giusta per Lei.
Dopo una ricostruzione mammaria la sicurezza dei controlli medici rimane invariata, a prescindere dalla tipologia di intervento applicata.

Nell'opuscolo
«Un nuovo seno? Ricostruzione chirurgica del seno» troverà informazioni dettagliate sulle possibilità di ricostruzione, nonché link che rimandano a fornitori di altri opuscoli e a fonti d'informazione sicure in Internet.


Domanda di Andrea R.:
Ho 35 anni e ho un cancro al seno: operazione, al momento rimangono da fare 12 irradiazioni, Herceptin. Il mio tumore è positivo per il recettore ormonale e tutti mi consigliano di sottopormi a una terapia antiormonale. Nonostante le irradiazioni, da 2 settimane mi vengono di nuovo le mestruazioni. Posso interpretare le mestruazioni come un fatto positivo, ovvero che il mio corpo stia tornando rapidamente alla vecchia ...

Risposta di Irma Boving:
Buongiorno Andrea R,
purtroppo il testo che ci ha inviato risulta incompleto.
Ci scrive di essere affetta da cancro del seno e che è stata operata. Al momento si sta sottoponendo a irradiazioni e ha già iniziato un trattamento con Herceptin. Dal momento che il Suo tumore è positivo per il recettore ormonale, Le è stata consigliata una terapia antiormonale supplementare.

In caso di tumori positivi per i recettori ormonali, alle donne interessate si consiglia sempre una terapia antiormonale perché quest'ultima può ridurre notevolmente il rischio di recidive e di conseguenza migliorare la prognosi. In caso di tumori alla mammella triplo-positivi, insieme al farmaco Herceptin viene raccomandata anche una terapia antiormonale. Anche la chemioterapia fa spesso parte del trattamento standard.

Da come ci scrive, suppongo che non abbia ancora deciso se sottoporsi a una terapia antiormonale oppure che l'abbia rifiutata. Una situazione sicuramente tutt'altro che facile per Lei. È ancora giovane e questa malattia La colpisce nel pieno della vita. Può darsi che non abbia ancora terminato la pianificazione familiare e desideri avere ancora un bambino? È possibile che sia questo il motivo per cui abbia deciso di rifiutare una terapia antiormonale?

Al contrario della terapia antiormonale, l'Herceptin non compromette il ciclo mestruale perché quest'ultimo agisce in una maniera del tutto diversa. Anche l'irradiazione locale del seno e della zona dei linfonodi non ha alcun effetto sulla mestruazione.
L'Herceptin è in grado di passare la barriera placentare. In caso di una gravidanza sussiste pertanto il rischio di un danno al feto. Per questo motivo, le donne in età fertile, durante il trattamento con l'Herceptin e almeno 6 mesi dopo la fine del trattamento, devono sottoporsi a un efficace trattamento contraccettivo. Per una consulenza professionale su questo argomento, non esiti a rivolgersi al Suo oncologo o alla Sua ginecologa.



Domanda di Bosson:
Salve, dopo una chemioterapia neoadiuvante, una mastectomia effettuata sei settimane fa, ho una "corda" che tira sotto il braccio e limita i movimenti. La fisioterapista mi fa allungamenti ma non può toccare troppo la cicatrice; ho cominciato la radioterapia. Dopo quanto tempo o dopo quante sedute scomparirà questa corda? Che posso fare?

Risposta di Irma Boving:
Cara Bosson,
Lei descrive una sorta di «corda» sotto il braccio che Le fa male e Le limita i movimenti.

In riguardo domanda dopo quante sedute di fisioterapia la corda scomparirà e che cosa può fare direttamente per migliorare la situazione.
È difficile rispondere, perché prima bisognerebbe determinare la causa e la gravità di questa limitazione del movimento, e, se la «corda» si trova nel campo d'irraggiamento, durante la radioterapia eventualmente interrompere il trattamento di fisioterapia o proseguirlo con prudenza, per evitare di sollecitare eccessivamente o di danneggiare la pelle irradiata, molto sensibile.

Non esiti a contattarci telefonicamente al numero 0800 11 88 11. Siamo volentieri a Sua disposizione dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 19.



Domanda di ffransoa:
Buongiorno Signora Boving,
mia moglie, 39 anni, ha subito una mastectomia al seno destro in seguito a diagnosi di cancro CCIS (in-situ) estensivo con microfocolai multipli invasivi. I medici sono trasparenti e comunicano bene. Suggeriscono una chemioterapia + Herceptin che naturalmente è pesante; ma più che altro ci chiedono di scegliere tra questo trattamento e il non fare niente. È una scelta molto difficile. Vorrei incontrare/parlare con donne che hanno dovuto fare questa scelta e che hanno deciso di evitare la chemioterapia. Ne conoscete qualcuna? Potreste aiutarci a fare questa scelta? Grazie in anticipo
Cordialmente,
F.Ch.

Risposta di Irma Boving:
Buongiorno ffransoa,
Sua moglie è confrontata con una decisione molto difficile da prendere.

La terapia proposta è una terapia coadiuvante, vale a dire, una terapia somministrata dopo altri trattamenti come, nel caso di Sua moglie, la mastectomia. In diversi studi clinici la somministrazione coadiuvante di un trattamento di chemioterapia + Herceptin ha comportato un beneficio in termini di sopravvivenza senza malattia.

La Lega svizzera contro ilo cancro non segue e non incontra la persone che le si rivolgono. Le domande sono anonime e confidenziali. Invece la
Lega cantonale del Vostro cantone di domicilio o quella a voi più vicina potrebbe mettervi in contatto con persone che hanno rifiutato o seguito una terapia.

La terapia proposta a Sua moglie corrisponde in linea di principio alle direttive internazionali aggiornate. Queste direttive sono basate sulla migliore prova disponibile sia a livello di ricerca che di esperienza pratica. L’équipe medica propone la terapia più adatta alla situazione e che si pensa porti il maggiore beneficio al paziente.

Un altro aiuto per prendere la decisione è domandare un secondo parere medico. È possibile richiederlo presso un ospedale universitario.



Domanda di Jaja:
Secchezza vaginale di origine ormonale in seguito a cancro
Buongiorno Signora
Quali prodotti di quale marca potete consigliarmi? Da qualche giorno ho secchezza vaginale con sanguinamento in occasione dei rapporti. Ne parlerò al mio medico quando lo vedrò, ma credo che con la sua esperienza lei mi possa dare qualche consiglio da osservare. Il mio profilo: 49 anni, menopausa non conclusa, operazione di tumore nell'agosto 2013 con micro-metastasi nel linfonodi sentinella, chemio 4x Taxotère e Endoxan insieme, ultima volta il 17 dicembre 2013, RT 33 sedute, dal 31 marzo 2014 Tamoxifen 20 mg per 1, 2 o 3 anni, poi antiaromatasi. Grazie mille del suo aiuto
Cordiali saluti

Risposta di Irma Boving:
Buongiorno Jaja,
Lei espone un problema intimo molto sconvolgente, legato agli effetti secondari della terapia.
In seguito alla mancanza di estrogeno, la parete vaginale diviene più sottile e fragile, che causa, nel Suo caso, del sanguinamento. La soppressione degli estrogeni comporta problemi di lubrificazione vaginale in occasione dei rapporti sessuali e/o una secchezza vaginale. Per porre rimedio a questa situazione vi sono diverse possibilità: il gel vaginale idratante ad azione prolungata, i lubrificanti intimi, le creme, le pomate idratanti o gli ovuli.
La Lega svizzera contro il cancro è un organo neutro e non può consigliare marche o prodotti specifici. In attesa della prossima visita dal medico, chieda alla Sua farmacista se può darLe qualche campione per provare quale prodotto fa al Suo caso. Siccome il problema non è insignificante, non esiti a farlo rapidamente.

In farmacia, per evitare di presentare il Suo problema in presenza di altri clienti, può scrivere su un foglio di carta che sta cercando un prodotto contro la secchezza vaginale e che desidera che la Sua domanda sia trattata con discrezione.



Domanda di andie_b:
Nel 2007 sono stata costretta a sottopormi a una mastectomia del seno destro. Nel 2008 mi sono poi fatta ricostruire la mammella. Vista la grandezza (550 grammi) e la tendenza all'incapsulamento, la protesi è stata sostituita già 2 o 3 volte. Da più di un anno (l'ultima operazione risale a 2 anni fa) avverto nuovi dolori. Ho provato diverse terapie (iniezioni, fisioterapia, farmaci), ma non sono servite a nulla. Sento tensioni e dolori e mi accorgo come la mammella rimpicciolisce sempre di più. Dal momento che le dimensioni del seno sono notevolmente diminuite, ho dovuto acquistare una protesi parziale. Per prendere la decisione giusta, necessito consigli e assistenza. Da una lato ci sarebbe la possibilità di asportare il seno, ma non riesco ad accettarla, dall'altro lato vorrei finalmente poter vivere senza dolori. C'è qualcuno che mi può aiutare? Sono una madre sola, di una ragazza in età adolescenziale, e sarei molto grata per qualsiasi aiuto. Le informazioni che ottengo dai dottori sono di tipo medico. I consigli a livello psicologico mi mancano. Chi può aiutarmi?

Risposta di Irma Boving:
Buongiorno andie_b,
Lei richiede informazioni su due argomenti distinti.

Il primo sono i dolori fisici che prova a causa dei vari incapsulamenti che ora limitano nuovamente e in modo significativo la qualità della Sua vita.
Il secondo è invece il fatto che si sente lasciata sola e desidera un'assistenza psichica e una consulenza in questa situazione tutt'altro che facile.

Come prima cosa, vorrei raccomandarle il consultorio della
Sua Lega cantonale contro il cancro.
L'offerta della Lega cantonale comprende tra le altre cose il supporto psicologico di pazienti affetti da cancro e dei loro famigliari anche in situazioni di vita difficili.
Se preferisce, invece, può rivolgersi anche a me e alle mie colleghe della
Linea cancro. Affinché possa prendere la decisione giusta, rimaniamo anche noi a Sua completa disposizione per consigli e assistenza.

La ricostruzione della mammella dopo una mastectomia con protesi è una delle soluzioni tra le tante. L'impianto deve essere eseguito da un chirurgo plastico esperto e specializzato in ricostruzioni mammarie dopo interventi per tumori al seno.

Sta prendendo in considerazione la possibilità di rivalutare la Sua situazione?
Nell'opuscolo
Un nuovo seno? Ricostruzione chirurgica del seno sono descritte alcune possibilità per la ricostruzione e nell'appendice troverà ulteriori link, tra l'altro anche sul sito della Società svizzera di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (solamente in tedesco e francese) sul quale sono pubblicati elenchi di chirurghi plastici ordinati per cantoni.

Discuta della Sua situazione anche con il Suo medico curante (oncologo, ginecologo o medico di famiglia) oppure si faccia prescrivere una visita non vincolante presso uno specialista.

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