2017 – Cancro e sessualità


Pannello di Controllo Moderatore
admin
Site Admin
Messaggi: 494
Iscritto il: ven 28 apr 2006 6:19
Località: Berna
Contatta:

2017 – Cancro e sessualità

Messaggioda admin » mer 11 ott 2017 14:47

La sessualità con il cancro: Persone ammalate e familiari domandano, un'esperta e un esperto rispondono

Gli specialisti Stefan Mamié, psicoterapeuta psiconcologco e terapeuta sessuale e Simone Dudle, consulente sessuale, master in sessuologia (in formazione) condurranno un forum dal 6 novembre al 4 dicembre 2017 e risponderanno alle vostre domande scritte.


Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch.

Cordiali saluti dalle moderatrici.

admin
Site Admin
Messaggi: 494
Iscritto il: ven 28 apr 2006 6:19
Località: Berna
Contatta:

Re: 2017 – Cancro e sessualità

Messaggioda admin » lun 27 nov 2017 9:41

Domanda di A.:
Salve,

da qualche tempo sono in cura per un tumore. A causa dei medicinali che assumo, la mia pelle è molto più secca di prima, anche quella della vagina. Posso utilizzare uno dei lubrificanti in commercio oppure è meglio rinunciare ai rapporti sessuali finché la pelle non si sia ripresa?
Grazie mille della Sua risposta.


Risposta di Simone Dudle, consulente sessuale:
Salve,

grazie a Lei, la domanda che mi pone è molto interessante.
Attualmente Lei è ancora in cura per il tumore. Spesso in questa situazione gli effetti sulla sessualità sono particolarmente pesanti e limitanti.
Specie la pelle e le mucose sensibili soffrono degli effetti indesiderati dei trattamenti.
Come tante altre donne, anche Lei descrive problemi vaginali: essi possono manifestarsi sotto forma di secchezza vaginale, infiammazione delle mucose e perdita di elasticità della vagina. Infatti, la terapia provoca una diminuzione dell'inumidimento della vagina che può essere di breve o di lunga durata. Ciò può provocare irritazioni della pelle e dolore durante il rapporto sessuale e dunque rendere difficile godersi appieno la sessualità. Di conseguenza anche la libido può diminuire o addirittura scomparire.

La decisione se rinunciare ai rapporti sessuali - a breve o a lungo termine - dipende da due fattori.
In presenza di un tumore nell'area genitale o nel bacino e in seguito alle relative misure terapeutiche, i medici possono prescrivere una pausa nei rapporti sessuali, tra l'altro anche per favorire il processo di guarigione delle mucose. Se Lei non è sicura di dover rinunciare ai rapporti sessuali per motivi medici, domandi al suo medico curante.
Se dal punto di vista medico non vi sono divieti, Lei è assolutamente libera di decidere se vuole avere rapporti sessuali - come comunemente s'intendono - oppure no. La sessualità e il rapporto sessuale dovrebbero stimolare e procurare piacere, sia a livello mentale che fisico. Le sensazioni fisiche dovrebbero essere percepite con piacere. Se si sente a disagio, ha timori o preoccupazioni oppure si sente tesa anche solo al pensiero del rapporto sessuale, a causa dell'irritazione della pelle o di eventuali dolori, dovrebbe prendere sul serio le Sue sensazioni e le Sue reazioni fisiche e parlarne con il Suo/la sua partner. In seguito al cancro e ai problemi vaginali può essere ragionevole avvicinarsi a nuove forme di piacere sessuale in grado di arricchire la sessualità. Il rapporto sessuale è solo una delle tante possibilità per esprimere affetto e attrazione. Si possono vivere tenerezza, vicinanza, sensualità ed erotismo anche senza penetrazione.
Per esempio un massaggio su tutto il corpo o anche un tenero massaggio della mano possono soddisfare il bisogno di vicinanza e tenerezza e permettere di vivere insieme momenti di sensualità nonostante la difficoltà della situazione esistenziale. E la Sua pelle secca può essere oggetto di attenzioni e di cure amorevoli. In un'approfondita consulenza sessuale sarà possibile elaborare e discutere altre possibilità individuali, adeguate per entrambi i partner.


Se l'idea di un congiungimento fisico è piacevole e stimolante, è consigliabile procurarsi un gel lubrificante di ottima qualità per umidificare la vagina. Si consiglia di acquistare un lubrificante con ingredienti naturali o identici a quelli naturali a base di acqua o silicone. I prodotti devono essere ben tollerati dalla pelle e dermatologicamente testati. I gel a base di silicone svolgono un'ottima azione lubrificante ed hanno anche una funzione protettiva (p. es.: Pjur med premium glide).
Prima dell'incontro sessuale può mettere il gel sulla clitoride, sulle labbra della vulva e soprattutto attorno all'apertura della vagina e sul pene o sul preservativo. Se necessario può aggiungere del gel anche durante il rapporto. Dopo l'attività sessuale è consigliabile risciacquare delicatamente la vulva con acqua e infine applicarvi un prodotto per l'igiene intima oppure dell'olio.

Durante e dopo il trattamento del tumore, è necessario umidificare la vagina dall'esterno. La vulva (clitoride, labbra della vulva, apertura della vagina) va protetta con del grasso. Grazie ad un'igiene intima regolare si possono risolvere i problemi vaginali e la pelle si riprende più rapidamente; la vagina conserva la sua morbidezza e la sua elasticità, entrambi fattori importanti per vivere con piacere la sessualità. Far sì che l'igiene intima diventi un rituale può essere utile proprio nel caso in cui, per i motivi esposti sopra, i rapporti sessuali passino per il momento in second'ordine, ma li si voglia riprendere più avanti.
Una prima misura contro le irritazioni cutanee e la secchezza vaginale può essere quella di applicare ogni giorno sulla vulva della crema di ottima qualità dopo aver fatto la doccia (preferibilmente solo con acqua tiepida, ideale per la pelle delle parti intime). Può chiedere alla sua farmacista quali sono i prodotti più adatti per l'igiene intima. Anche l'olio di germi di grano e l'olio di mandorla sono ottimi per la pelle, ma non sono compatibili con l'uso del preservativo.
Si conceda ogni giorno il tempo necessario per applicare la crema sulle labbra della vulva, sul perineo, sull'ano e in particolare sull'apertura della vagina. Potrà anche mettere la crema o l'olio all'interno della vagina, aiutandosi delicatamente con un dito.
Grazie alla cura quotidiana della vulva e della vagina può scoprire quali zone sono doloranti oppure molto secche e perciò richiedono particolare cura e quale tipo di contatto può farle bene ed essere piacevole. La percezione di sé durante un’accurata igiene intima l'aiuterà anche ad accorgersi se ha bisogno di rapporti sessuali o meno.

La ringrazio della Sua importante domanda, anche a nome di tante altre donne che soffrono di secchezza vaginale.
Talvolta leggendo le risposte emergono altre domande: non esiti a inoltrarcele.

Le faccio tanti cari auguri per il futuro.

admin
Site Admin
Messaggi: 494
Iscritto il: ven 28 apr 2006 6:19
Località: Berna
Contatta:

Re: 2017 – Cancro e sessualità

Messaggioda admin » gio 7 dic 2017 10:31

Domanda di Coccinelle:

Salve

Un anno fa la mia migliore amica ha avuto una vulvectomia radicale + ricostruzione. È sposata da 20 anni. Ora non osa più avere rapporti sessuali con suo marito. Piange spesso e si sente depressa. Poiché non è soddisfatta della ricostruzione, si vergogna e teme che a suo marito potrebbe “fare impressione”. Anche per paura di provare dolore, finora ha rimandato ogni contatto sessuale con il marito. Soffre di perdite di sensibilità, non riconosce più il suo corpo e la sua libido è calata. È una donna molto attraente, ben curata e finora si era goduta la vita. Adesso invece è convinta che non ci sia più modo di gioire. Come posso aiutarla?
Grazie dei suoi consigli.


Risposta di Stefan Mamié, psicoterapeuta psiconcologco e terapeuta sessuale:

Cara Coccinelle,

Grazie della Sua domanda e del Suo impegno. Lei desidera aiutare la Sua migliore amica a superare le conseguenze di una vulvectomia radicale in seguito a un tumore.

Molte pazienti e molti pazienti che hanno subito interventi chirurgici agli organi sessuali sono scossi nel profondo dell’animo. In seguito all’intervento può darsi che l’immagine del corpo, la funzionalità o la sensibilità risultino compromessi. Molti diventano insicuri nel loro sentirsi donna/uomo. Il timore del dolore fisico e di quello psichico ma anche di un eventuale rifiuto da parte del partner fa sì che queste persone evitino questo ambito dell’esistenza. E spesso questi sviluppi non vengono discussi con il partner. La persona ammalata penserà, per esempio: “In questo stato non sono più accettabile”. Il partner invece penserà: “Devo lasciarla in pace con il suo dolore e non voglio ferirla comunicandole il mio bisogno di vicinanza, tenerezza o sesso”. Naturalmente la paziente si accorge subito del riserbo del partner e lo interpreta come una conferma del proprio “essere inaccettabile”. Entrambi cercano di elaborare autonomamente le conseguenze del cambiamento e si ritirano in se stessi dal punto di vista emozionale. La conseguenza è una perdita, non solo nell’ambito della sessualità, ma anche del legame relazionale, del setimento di appartenenza di coppia.

Questo esempio illustra come nel rapporto di coppia e nella sessualità il modo in cui si affrontano i problemi può essere decisivo. In genere, evitare di affrontare un tema contribuisce a mantenere invariata la situazione indesiderata. È difficile trovare parole per la tempesta di sentimenti quali insicurezza, paura, vergogna, dolore, ecc. Le pazienti che si trovano in situazioni simili e alle quali vengono dati “buoni consigli”, il più delle volte si sentono incomprese e hanno l’impressione che l’interlocutore non si renda veramente conto della gravità della situazione. Pertanto in tali situazioni è sempre bene ricorrere ad un aiuto qualificato.

La cosa più importante nel Suo caso è: resista all’impulso di assumere il ruolo di terapeuta (se ha questo impulso). Rimanga nel ruolo di amica, con la Sua presenza, ascoltando la Sua amica e prendendone sul serio i sentimenti, le preoccupazioni e le necessità, ma anche passando del tempo insieme, con le attività che avete sempre svolto con piacere. Riconosca il dolore, la disperazione e lo scoraggiamento. Avere qualcuno che condivida la sopportazione di questi sentimenti è un sostegno prezioso per imparare a convivere con essi. Se Lei si sente insicura su cosa dire, può comunicarlo alla Sua amica e domandarle cosa potrebbe farle bene oppure di che cosa ha bisogno. Naturalmente può continuare a esprimere anche i propri bisogni nell’ambito dell’amicizia. E non tutti i Suoi desideri potranno essere soddisfatti, perché dipende da come sta la Sua amica. La informi che in Svizzera per questioni di questo tipo vi sono persone qualificate dotate di esperienza, che possono sostenerla nel superare questo cambiamento nella vita e nel rapporto. Non si perda d’animo e continui a incoraggiare la Sua amica anche se ancora non è pronta a ricorrere ad un sostegno specialistico. Se la Sua amica lo desidera possiamo aiutarla a trovare un’offerta adeguata, se possibile nella sua regione.


Torna a “Sessualità e cancro: esperti rispondono”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti