2020 giubileo 25 anni Linea Cancro


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2020 giubileo 25 anni Linea Cancro

Messaggioda admin » mar 12 mag 2020 14:49

Ha domande sul cancro?
Colga quest’opportunità: dall’8 giugno fine al 2 agosto le consulenti della Linea cancro risponderanno alle Sue domande.

Trovate maggiori informazioni e il link per il formulario sulla
Pagina iniziale del forum.
Le vostre domande e le risposte saranno pubblicate qui.

Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch


Cordiali saluti dalle moderatrici.

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Ricerca di medici specialisti oncologia nel cancro maxillo-facciale

Messaggioda admin » mer 17 giu 2020 16:14

Domanda di Amina:
Buongiorno,
avendo una zia colpita da cancro della faccia interna della guancia, desidererei sapere i nomi dei migliori professori oncologi maxillo-facciali in Svizzera. Grazie del vostro prezioso aiuto. Cordiali saluti, AC

Risposta di Gabriella Pidoux, consulente Servizio InfoCancro:
Buongiorno Amina,
Lei è alla ricerca di un elenco di nomi dei migliori professori di oncologia maxillo-facciale in Svizzera per una zia affetta da cancro della faccia interna della guancia.
Per le situazioni complesse, la Linea cancro raccomanda di rivolgersi a un centro oncologico. Se desidera, possiamo inviarle per e-mail un elenco non esaustivo con gli indirizzi dei centri per i tumori in Svizzera. Noi non abbiamo un elenco dei «migliori professori oncologi» poiché i criteri di eccellenza non sono gli stessi per tutti.
Il sito della Federazione dei medici svizzeri(FMH) dispone di un motore di ricerca ad hoc per la ricerca dei medici secondo la loro specializzazione.

In questa pagina trova informazioni dettagliate sul cancro della cavità orale.

Può trovare informazioni utili anche nel materiale informativo della Lega svizzera contro il cancro.
Per esempio, nelle guide informative per i pazienti:
- Suggerimenti per il primo colloquio dal medico.
- Diagnosi cancro: consigli per i primi tempi.
- Scelta del trattamento: che cosa devo sapere?

Oppure negli opuscoli, ad esempio sui temi:
- terapie.
- cambiamenti fisici.
- familiari.

Le faccio i complimenti per l’attenzione e il sostegno che dà a Sua zia in questa fase difficile; sono sicura che troverà il centro di cura più adatto alle esigenze di Sua zia.

Cordiali saluti,
Gabriella Pidoux

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Chi paga il linfodrenaggio?

Messaggioda admin » gio 25 giu 2020 15:01

Domanda di Florbela:
Salve!
Per chi non ha un'assicurazione complementare, vi occupate voi del drenaggio linfatico dopo un intervento chirurgico per cancro del seno?

Risposta di Lilian Rey, consulente Servizio InfoCancro:
Il linfodrenaggio è una misura fisioterapica coperta dall'assicurazione di base obbligatoria (cassa malati) su prescrizione medica. Chieda al Suo medico specialista o al Suo medico di famiglia la prescrizione per il linfodrenaggio. Nell'opuscolo Il linfedema e il cancro troverà maggiori informazioni.
Nell'ambito dell'assicurazione di base obbligatoria, tutte le casse malati devono garantire le stesse prestazioni (definite dalla
legge federale sull'assicurazione malattie (LaMal) e dall' ordinanza del DFI sulle prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie OPre: capitolo 2, Prestazioni effettuate da persone che dispensano cure previa prescrizione o mandato medico, Sezione 1, Fisioterapia, art. 5 b. Misure terapeutiche, consulenza e di istruzione: 6. fisioterapia linfologica).
Una malattia tumorale può comportare molte difficoltà. Non esiti a contattare direttamente
la Lega cantonale contro il cancro della Sua regione. Le consulenti e i consulenti Le daranno consigli e sostegno. Lavorano in rete con altri specialisti a cui possono indirizzarvi in caso di necessità.

Le faccio tanti auguri
Lilian Rey

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Probabilità di guarigione dal cancro del seno

Messaggioda admin » mar 30 giu 2020 9:29

Domanda di Milena:
Buongiorno,
ho due linfonodi colpiti, micrometastasi e un carcinoma duttale invasivo al seno con DCIS di grado 2-3, nel complesso 3 cm, positivo agli ormoni. Sulla base del test EndoPredict faccio una chemioterapia. Quali sono le probabilità di guarigione? Tumore e 2/5 sentinella sono stati asportati.

Risposta di Fabiola In-Albon, consulente specializzata della Linea cancro:
Buongiorno Milena,

Le hanno diagnosticato un cancro del seno. Sta ricevendo una terapia e desidera sapere quali sono le Sue probabilità di guarigione.

Noi non siamo un servizio medico. A questo proposito Le consiglio di parlare con il Suo medico curante (oncologo) o con il medico di famiglia.

Nella
guida per i pazienti della Deutsche Krebshilfe è indicato che, nel cancro del seno, il tasso di sopravvivenza a 10 anni supera complessivamente il 70 % nella maggior parte dei Paesi europei.

Non sapere che cosa succederà può essere fonte di enorme stress. La grande sfida è riuscire a interiorizzare e ad assumere consapevolmente un atteggiamento positivo e affermativo nei confronti della vita.
Si conceda del tempo per inquadrare la Sua nuova situazione. Cerchi di scoprire che cosa Le fa bene e che cosa potrebbe migliorare la qualità della Sua vita.
Spesso il primo passo per fare chiarezza è porsi qualche semplice domanda:

• Che cosa può fare Lei stessa, a livello fisico, mentale ed emotivo, per stare meglio?
• Quali persone possono aiutarla?
• In altre situazioni difficili, finora, che cosa Le ha dato forza?
• Ci sono momenti e luoghi nella vita quotidiana in cui può ritagliarsi piccoli spazi di pace e benessere interiore?
• Quali obiettivi (anche piccoli) nella vita di tutti giorni La fanno sorridere e L’aiutano a guardare avanti?

Nell’opuscolo
«Cancro del seno» della Lega svizzera contro il cancro trova informazioni approfondite su questo tema.

Le auguro ogni bene.

Fabiola In-Albon

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Smemoratezza e difficoltà di concentrazione

Messaggioda admin » ven 3 lug 2020 16:18

Domanda di mosaik:
Salve,
sono stata operata di cancro del seno a metà marzo 2020. L’intervento chirurgico ha conservato il seno; non c’erano metastasi, nessuna chemioterapia, ma una radioterapia. A causa del coronavirus sono una paziente a rischio e non ho potuto lavorare per due mesi e mezzo. Questo mi ha stressato parecchio, perché c’era molto lavoro. A causa del coronavirus, l’attività di mio marito è seriamente minacciata. Sono aumentati sempre di più i vuoti di memoria, la difficoltà di concentrazione e di apprendimento, oltre a una ridotta capacità di prestare attenzione. Ora ho grosse difficoltà sul lavoro, perché non riesco più a padroneggiare i procedimenti stabiliti in precedenza. Lavoro in quest’azienda soltanto da ottobre. Questi disturbi possono essere la conseguenza di un trauma causato dal cancro del seno e dall’essermi trovata in pericolo di vita?
Grazie

Risposta della consulente della Linea cancro:
Buongiorno mosaik,

come da Lei descritto con precisione, molti malati notano un cambiamento delle loro capacità cognitive. Questa constatazione scuote la fiducia nelle loro capacità professionali e competenze sociali e può succedere che mettano in dubbio la loro comprensione dei ruoli. Ciò, a sua volta, può scatenare una forte incertezza e paura per il futuro.

Ma che cosa provoca la limitazione delle prestazioni mentali da Lei descritta? Lei afferma un’ipotesi assolutamente plausibile. Nella maggior parte dei casi, infatti, una diagnosi di cancro viene percepita come una minaccia esistenziale. Le persone colpite e i loro cari si sentono mancare la terra sotto i piedi. Quando viene diagnosticato un tumore, la maggior parte delle persone prova sentimenti di vulnerabilità, perdita di controllo, impotenza e perdita di coscienza con un’asprezza mai vissuta prima. Il calo delle prestazioni mentali può rappresentare una reazione psichica dovuta a questa esperienza traumatica.

Oltre allo shock della diagnosi, Lei si è confrontata con una seconda minaccia straordinaria: la pandemia. Ha dovuto affrontare la terapia antitumorale in circostanze ancora più difficili: da un lato, il rischio accresciuto di contrarre un’infezione da coronavirus e quindi un decorso più grave della malattia da Covid-19; dall’altro la precaria situazione finanziaria dell’attività di Suo marito. A ciò si aggiunge il posto di lavoro relativamente nuovo e la conseguente pressione di dover dimostrare di essere all’altezza.

Allora è anche normale che le conseguenze della malattia sullo spirito diventino particolarmente evidenti, una volta conclusa la terapia acuta. Di regola, dopo una diagnosi di cancro tutto avviene molto rapidamente. Solo dopo la conclusione della fase della diagnosi e del primo trattamento, quando comincia la ricerca di una nuova forma di normalità, ci si rende gradualmente conto a quale pericolo si è sfuggiti e di tutto quel che si è attraversato. Questo riconoscimento può scatenare un secondo shock.

Per molti malati e i loro familiari, questo può essere il momento giusto per contattare la loro Lega contro il cancro cantonale o regionale. Nell’ambito di una consulenza psicosociale gratuita, gli interessati possono conoscere le offerte di sostegno concepite per la fase di riabilitazione oncologica esistenti nei dintorni, senza impegno.

Con la Sua domanda via e-mail, cara mosaik, Lei si è attivata da sola e ha compiuto un primo passo importante verso di noi. Spero che dalla Sua Lega contro il cancro cantonale o regionale si sentirà consigliata bene e in buone mani. Le auguro che una o l’altra delle offerte di sostegno possa aiutarla ad affrontare la malattia, migliorare la qualità della Sua vita e facilitarle il percorso verso una nuova routine quotidiana.

Cordiali saluti

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Cancro della tiroide

Messaggioda admin » ven 3 lug 2020 17:08

Domanda di derred:
Salve, dopo istmectomia su ragazzo di 25 anni (agoaspirato: nodulo tir3b), l'esame istologico ha dato questi esito:

DIAGNOSI ESAME ISTOLOGICO:
Istmo: carcinoma papillare variante classica di 1, 1 cm, che infiltra il parenchima e raggiunge la capsula tiroidea senza superarla (1-5).
Parenchima collaterale con moderata tiroidite linfocitaria a tipo di Hashimoto e focali corpi psammomatosi (6-7).
Un linfonodo peritiroideo con metastasi (dimensione della metastasi 0, 3 cm), su sei linfonodi complessivamente esaminati (4-5, 8).

Conclusioni: carcinoma papillare variante classica di 1, 1 cm, che infiltra il parenchima e raggiunge la capsula tiroidea senza superarla.

Metastasi linfonodale pT1b N1a Mx sec

Potrei avere un vostro parere?
Grazie

Risposta di Cornelia Orelli, consulente Servizio InfoCancro:
Buongiorno derred,
per ottenere un parere medico in lingua italiana in Svizzera può rivolgersi all’Istituto oncologico della Svizzera italiana (IOSI).

Qualora risiedesse in Italia, può rivolgersi all’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici per essere indirizzato a un istituto oncologico in Italia (AIMaC).

InfoCancro non è un servizio medico. Esula dalle nostre competenze commentare referti diagnostici e proporre terapie.

Per saperne di più sul cancro della tiroide.

Con i migliori saluti.

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Effetti collaterali dell’ormonoterapia

Messaggioda admin » lun 27 lug 2020 8:57

Domanda di Bambi

Buonasera,
a causa del cancro del seno (avuto dopo la menopausa, all'età di 64 anni) prendo il Tamoxifen da 6 anni, nonostante i notevoli effetti collaterali come la sudorazione improvvisa e i dolori articolari alle gambe. Ora ho concordato con il mio oncologo di smettere di prendere il Tamoxifen. Da tre mesi non assumo più questo medicinale. Mi stupisce molto il fatto che ora sudo ancora di più, si bagna quasi tutto il corpo! E anche i dolori articolari non sono scomparsi!
Domanda: devo avere ancora un po' di pazienza finché gli effetti collaterali del Tamoxfen scompaiano o è tutto dovuto al fatto che ho 71 anni?
Grazie mille della risposta, cordiali saluti

Risposta di Fabiola In-Albon consulente specializzata Linea cancro
Salve Bambi

Lei ha preso il Tamoxifen per 6 anni a causa del cancro del seno e ha sofferto di dolori articolari e sudorazione. Ora ha smesso di prendere il Tamoxifen, d'intesa con il Suo oncologo.
Sebbene Lei non prenda più questo medicinale da tre mesi, soffre ancora degli effetti collaterali menzionati sopra.

Ora si chiede se gli effetti collaterali siano ancora dovuti al Tamoxifen o se siano normali alla Sua età.

Può essere necessario un certo tempo perché un medicamento assunto per un lungo periodo di tempo venga completamente eliminato dal corpo; pertanto gli effetti collaterali possono persistere. La incoraggio a discutere la questione con il Suo oncologo di competenza: potrebbe determinare il tasso di Tamoxifen prelevando un campione di sangue.

Le vampate di calore sono percepite come onde di calore che salgono nella parte superiore del corpo. Spesso comportano arrossamento e improvvisa sudorazione. Le modalità e l'intensità delle vampate di calore variano da una persona all'altra e di solito durano tre minuti, ma possono durare anche più a lungo. Questi disturbi diminuiscono in genere con l'avanzare dell'età.

Sempre più spesso si associano al trattamento con Tamoxifen dei dolori articolari. Tuttavia, nelle informazioni sul farmaco si parla di dolori muscolari e non di dolori articolari. Finora non ci sono prove che il Tamoxifen provochi dolori alle articolazioni. Se durante il trattamento con Tamoxifen o dopo l'interruzione del trattamento si manifestano dolori articolari, ciò può essere dovuto, per esempio, all'avanzare dell'età e/o a cambiamenti nello stile di vita, come la mancanza di esercizio fisico o l'aumento di peso.

Cordiali saluti


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