2024 – Le consulenti del servizio InfoCancro rispondono


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2024 – Le consulenti del servizio InfoCancro rispondono

Messaggioda admin » mer 12 giu 2024 11:16

Ha domande sul cancro?

Colga quest’opportunità: dal 25 giugno al 1 settembre 2024 le consulenti della Linea cancro risponderanno alle Sue domande.

Trovate maggiori informazioni e il link per il formulario sulla pagina iniziale del forum.

Le vostre domande e le risposte saranno pubblicate qui.

Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale e non sostituiscono il parere di un medico. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch

Cordiali saluti dalle moderatrici.

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Stoma - alternativi di tappi di Coloplast

Messaggioda admin » ven 28 giu 2024 16:07

Domanda di Giorgo

Buongiorno, sono stomizzato dal 2011, ho sempre usato in alternanza sacche sensura mio e alterna conseal 1435(tappi autoportanti) della coloplast. Mi sono trovato sempre bene fino a che Coloplast h messo fuori produzione i tappi, sto cercando un'alternativa, sapete se ne esistono?
Grazie

Risposta di Carla Stäubli, consulente specializzata della Linea cancro

Buonasera

Avete domande sullo stoma e sul materiale corrispondente.
Siete alla ricerca di alternative alle tappi di Coloplast perché non sono più disponibili.

Il nostro collega di lingua italiana è attualmente assente.

Sul sito dei consultori SVS ASS – Centri di consulenza troverete i stomaterapiste di tutta la Svizzera e in particolare del Ticino, che potrebbero conoscere delle alternative.

Può rivolgersi alla Lega ticinese contro il cancro o all’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici (AIMaC), se abita in Italia.

Tradotto con DeepL.com (versione abonnamento)

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Chemio mal tollerata Che fare ?

Messaggioda admin » mar 16 lug 2024 10:55

Domanda di Maggyda
Salve, ho un tumore al seno metastatico, con metastasi ossee un pò ovunque, al fegato e in altri punti.
L ultima chemio l ho fatta un paio di mesi fa, ma mi fa stare molto male.
Faccio, di mia spontanea volontà, flebo di vitamina C ebassumo olio di cannabis x dolori...e non solo...reintegrerò l ozonoterapia per i dolori.
Farò a breve le analisi del sangue x vedere anche se I marker tumorali sono stabili...come il tumore dove non è regredito.
Da qualche giorno ho dei dolori diffusi ovunque, ma non voglio rifare la chemio perché non riuscirei a bere x 3 settimane e con questo caldo, non va bene.
Posso fare altro più di quello che faccio?
I dolori possono essere associati alle metastasi ossee?.
Risposta di Cornelia Orelli, consulente del servizio InfoCancro
È giovane e soffre di un tumore mammario avanzato. Non ha tollerato bene l’ultima chemioterapia, Stando a quanto riferisce, al momento sembra privilegiare un approccio non convenzionale e al tempo stesso sottoporsi a controlli ematici di controllo. Ci domanda cos’altro potrebbe fare e quale possa essere la causa dei dolori diffusi che avverte da qualche giorno. Non siamo un servizio medico. Esula dalle nostre competenze consigliare terapie e stabilire nessi di causa effetto e diagnosi. Le consigliamo di consultare il Suo medico di riferimento presso il centro di senologia che la sta seguendo oppure di chiedere un secondo parere presso un centro di senologia. Se risiede in Svizzera, sul sito della Società Svizzera di Senologia trova gli indirizzi dei centri di senologia in Svizzera. Se risiede in Italia, può rivolgersi all’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici (AIMaC) per essere indirizzata, per esempio, a una breast care unit con certificazione EUSOMA in Italia.
Le auguro ogni bene e la saluto cordialmente.

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Mia mamma ha il cancro: come gestire la mia ansia?

Messaggioda admin » mar 16 lug 2024 15:21

Domanda di ilovemymom
15 anni fa, quando avevo 16 anni, a mia madre è stato diagnosticato un cancro al seno. Si è sottoposta a chemioterapia, è stata operata e ha sconfitto il cancro per la prima volta. Nel dicembre 2021 lo shock successivo: carcinoma ovarico in stadio avanzato con metastasi nell’addome. Di nuovo chemio, di nuovo operazione, di nuovo vittoria. Nel frattempo è stato accertato che ha la mutazione BRCA1, motivo per cui ha potuto assumere Lynparza come terapia di mantenimento per due anni. I due anni sono passati.
Ora ogni sei mesi deve effettuare un controllo.


Io invece preferirei sottoporla alla TAC una volta la settimana.
È tornata a farsi sentire una fortissima paura. Come faccio ad affrontare questa situazione? Non voglio appesantirla ulteriormente con i miei timori...

Risposta di Katja Streiff, consulenza specialistica Linea cancro
Lei ha un rapporto stretto con Sua madre ed è una persona importante per Lei. Sua madre ha il cancro e anche Lei ne soffre. Il nostro opuscolo «Prendersi cura di una persona cara malata di cancro» fornisce i primi spunti su come gestire i propri sentimenti.

Non esistono rimedi «patentati» per affrontare queste situazioni pesanti e le paure che generano. Ciò che per alcuni è di aiuto, per altri può essere insignificante o addirittura d’intralcio.

Noi, le consulenti e i consulenti del servizio d’informazione e di consulenza gratuito della Lega svizzera contro il cancro siamo volentieri a Sua disposizione. Insieme possiamo capire che cosa potrebbe esserle d’aiuto.
Non esiti a contattarci. Può parlarci dei suoi timori, delle sue incertezze e della sua esperienza personale della malattia. La sosteniamo in questa difficile situazione di vita.
Linea cancro 0800 11 88 11
Chat Cancerline

In qualità di familiare, può anche usufruire di un supporto psiconcologico. Si rivolga al suo medico di famiglia e chieda se può prescriverle una terapia psiconcologica. La lega contro il cancro della sua regione le fornisce il contatto con la sua lega contro il cancro cantonale/regionale. Sul nostro sito alla rubrica Sostegno psiconcologico troverà maggiori informazioni al proposito. In basso sulla stessa pagina, nella banca dati LAPOS, può cercare direttamente gli studi psiconcologici nella sua regione di residenza. Può anche chiedere alla clinica in cui è ricoverata sua madre se dispone di un servizio psiconcologico.
A volte può essere utile uno scambio con altri familiari. Sul sito di autoaiutosvizzera può trovare gruppi di auto-aiuto nella sua regione. Tramite la funzione di ricerca può cercare gruppi di auto-aiuto in base alla regione dove abita e al quadro clinico.

Un’altra possibilità di scambio diretto è offerta dalla piattaforma peer della Lega svizzera contro il cancro(al momento solo in tedesco). La piattaforma si rivolge alle persone colpite dal cancro e ai loro familiari e offre l’opportunità di scambiare idee con altri familiari di persone colpite dal cancro. Può scegliere liberamente assieme al/alla peer il canale di comunicazione desiderato: e-mail, telefono, online oppure un incontro di persona. Con la funzione Peers finden può cercare persone che si trovano in una situazione simile alla sua.

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Ha senso continuare ad assumere il Letrozolo nonostante i forti dolori articolari anche in età avanzata?

Messaggioda admin » mar 16 lug 2024 15:46

Domanda di Sünneli 001
Testo del messaggio:
Che cosa succede se smetto di prendere Letrozol e non assumo più alcun farmaco? Ho 86 anni, l’effetto collaterale è un dolore molto forte, alla spalla e ora anche alle dita. Dolore permanente e intenso a destra, a sinistra meno. Ho sempre voluto rimanere indipendente, presto non sarà più possibile. Come potrebbe progredire il cancro del seno? Intervento chirurgico settembre 2023, stadio iniziale, nessuna chemioterapia, nessuna radioterapia.



Risposta di Carla Stäubli, consulenza specialistica Linea cancro
Le è stato diagnosticato un cancro del seno e sta assumendo il farmaco Letrozolo.
Lei descrive come effetti collaterali un dolore costante alle spalle e alle dita. I dolori articolari sono un effetto collaterale comune di questo preparato (vedere anche Compendium / Létrozole / Patienteninfo).

Il farmaco Letrozolo è un inibitore dell’aromastasi. Per produrre l’ormone femminile estrogeno, il corpo ha bisogno di una proteina chiamata «aromastasi». Gli estrogeni sono prodotti nelle ovaie, ma anche nel fegato, nel grasso e nel tessuto muscolare. Dopo la menopausa, le ovaie non producono più estrogeni, ma la produzione di estrogeni continua nelle altre sedi del corpo sopra descritte.
Il Letrozolo blocca l’aromastasi e impedisce la produzione di estrogeni. Questo rallenta la crescita del suo tumore ormono-dipendente.

Se interrompe l’assunzione del medicamento, il corpo produce nuovamente estrogeni. Questo permette al tumore di crescere di nuovo.
La terapia anti-ormonale può ridurre il rischio di recidiva nel seno operato. Ciò rende meno probabile anche lo sviluppo di metastasi o di un secondo tumore nell’altra mammella. Non so dirle quanto rapidamente cresca il tumore dopo la sospensione del preparato. È una cosa che va considerata individualmente e dipende da vari fattori, come il decorso della malattia, lo stadio, l’età, ecc.

Parli col suo oncologo o col suo medico di famiglia dei sintomi e degli effetti collaterali. I medici possono prescriverle dei medicamenti mirati contro il dolore e indicare se e quali terapie sono possibili nel suo caso. Per ulteriori informazioni sulla terapia antiormonale, consulti il nostro opuscolo Il cancro del seno da pagina 50 in poi. Anche la Lega svizzera contro il reumatismo offre informazioni esaustive sul tema dell’artrosi, che possono sicuramente interessarle.

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Il test Stockholm3 per la diagnosi precoce del cancro della prostata

Messaggioda admin » gio 25 lug 2024 17:15

Domanda di Baerursus
Controllo della prostata
Mi presento: ho 73 anni e ho un PSA elevato, che talvolta è arrivato a 4! Inoltre ho una predisposizione familiare.
Test Stockholm 3: dove posso farlo nel Canton Berna? Bisogna spedire un campione di sangue? Può prescriverlo e valutarlo solo un urologo o è possibile anche tramite il medico di famiglia? Quanto costa? Quanto pagano le casse malati attraverso l’assicurazione di base?

Risposta di Carine Neyens, consulente specializzata della Linea cancro
Il test Stockholm3 per la diagnosi precoce del cancro della prostata è adatto agli uomini tra i 45 e i 74 anni che non hanno mai avuto un cancro della prostata e hanno un valore di PSA tra 1,5 e 20 ng/ml.
Nel Suo caso, il test sembra appropriato tenendo conto della Sua età, del PSA elevato e della predisposizione familiare.

Non ci risulta che il test Stockholm3 sia offerto nel Canton Berna da una clinica di urologia specifica o da urologi privati. Per il test è necessario un semplice prelievo di sangue, che in seguito è inviato per l’analisi in un laboratorio specializzato. Chieda al Suo medico di famiglia o al Suo urologo nel Canton Berna se può far eseguire e analizzare il test fuori Cantone. Attualmente il test Stockholm3 è offerto dalle seguenti cliniche e istituzioni mediche in Svizzera: Ospedale universitario di Zurigo (USZ) , Ospedale universitario di Basilea , Claraspital di Basilea e a catena di studi medici urologici Uroviva.

I costi di un test Stockholm3 si aggirano sui 500 franchi. Riguardo al rimborso da parte delle casse malati circolano informazioni contrastanti. Secondo alcune fonti le casse malati di regola si assumono i costi. Altre invece affermano che il test non faccia parte del catalogo delle prestazioni delle casse malati legali e quindi debba essere pagato di tasca propria.

Le consiglio di rivolgersi al medico di famiglia o all’urologo per discutere sul Suo desiderio di eseguire il test e sui prossimi passi. Può chiedere anche direttamente alla Sua cassa malati se rimborsa i costi di un eventuale test.

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Elettrochemioterapia

Messaggioda admin » ven 26 lug 2024 15:26

Domanda di : Maria
Sono malata di cancro, ho un microcitoma neuroendocrino al torace. Ho fatto intervento, chemio, radioterapia, ogni volta con scarsi risultati. Dopo una prima risposta positiva subito dopo ogni volta si manifesta recidiva. Le mie possibilità vanno sempre più a diminuire perché non posso più fare chemio, adesso sto facendo immunoterapia con atezulinimab, non posso fare più radio ho già fatto tre cicli e non c'è possibilità di altro interventi perché troppo jnvasivi. Mi hanno parlato della elettrochemioterapia. Che ne pensate?
Risposta di: Cornelia Orelli, consulente del servizio InfoCancro
L’elettrochemioterapia è indicata per la cura di tumori cutanei e sottocutanei non asportabili chirurgicamente o difficilmente trattabili con altre terapie. Ne parli comunque con l’oncologo curante.
Le auguro ogni bene e la saluto cordialmente.

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Non so cosa dire ai miei figli

Messaggioda admin » mar 13 ago 2024 9:39

Domanda di : Vale
Buongiorno
Il fratello di mio marito inizia la chemio lunedì, la situazione è abb grave Ci chiedevano cosa dire ai nostri figli(4,5,9 anni) Lo zio lo vedono molto poco durante l anno.. non sappiamo cosa fare

Risposta di Cornelia Orelli, consulente del servizio InfoCancro
I bambini sono molto sensibili e si accorgono subito se c’è qualcosa che non va in famiglia. La tendenza generale è quella di fare di tutto per proteggere i propri cari dalla sofferenza a costo di nascondere loro fatti che li riguardano. Noi consigliamo invece di informare i bambini al più presto con trasparenza, sincerità e usando un linguaggio semplice e consono alla loro età.

I bambini sono in grado di affrontare la verità, purché venga loro spiegata in modo chiaro e concreto. I figli vogliono essere resi partecipi dei cambiamenti che avvengono nella loro famiglia. Informi i suoi bambini sullo stato di salute del loro zio paterno.

Gli adulti non devono dire tutto ai bambini, ma ciò che viene detto ai bambini deve corrispondere al vero. I bambini ci colgono spesso alla sprovvista con le loro domande dirette. I genitori non devono sempre avere la risposta pronta, ma è essenziale che prestino loro attenzione, dedichino loro del tempo, accolgano le loro preoccupazioni e paure. I genitori possono senz’altro dire ai loro figli : « Questo non lo sappiamo. »

Inoltre è importante che i bambini possano giocare e ridere nonostante il triste evento occorso in famiglia. I genitori non devono nascondere ai propri figli le proprie emozioni. Può dire ai suoi figli : « Il vostro papà è molto triste e preoccupato per lo zio. » In questo modo i figli si sentono legittimati a parlare dell’argomento cancro, a comportarsi in modo naturale e a esprimere le proprie emozioni senza reticenze qualsiasi esse siano.

Un modo per coinvolgere i figli è di dare loro la possibilità di esprimere la loro vicinanza allo zio, per esempio, inviandogli un messaggio, una letterina, un disegno o un lavoretto manuale. I bambini sono fieri di poter fare qualcosa anche loro per fare stare un po’ meglio la persona che soffre. Se desidera può leggere Come parlare del cancro ai bambini.

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Ho perso il lavoro

Messaggioda admin » ven 16 ago 2024 14:30

Domanda di: Maria
Ho una polictemia vera un enfisema polmonare fibromialgia discopatia cronica sono stata licenziata dopo 20 anni di servizio presso questa azienda mi trovo con una contratto al 10% il resto la dissocupazione mi sto vergognando non vedo futuro perché quando mi verrà chiesto se ho problemi di salute chi mi prende per andare in pensione mi manca un Po ho 57 anni. Posso fare la domanda di invalidità? Sono una frontaliera da 40 anni...

Risposta di: Cornelia Orelli, consulente specializzata del servizio InfoCancro
Prenda appuntamento con un assistente sociale della Lega cancro del Cantone nel quale ha sede l’azienda presso la quale lavora per ottenere una risposta alle Sue domande di diritto del lavoro e delle assicurazioni sociali.
Se si tratta del Canton Ticino, il numero di telefono è lo 091 820 64 20.
Se si tratta di un altro Cantone, telefoni alla Linea cancro 0800 11 88 11. La indirizzeremo noi del servizio InfoCancro alla Sua Lega cantonale/regionale.

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Stanchezza in seguito a trapianto di cellule staminali

Messaggioda admin » ven 16 ago 2024 15:01

Domanda di Cori
Ho ricevuto un trapianto di cellule staminali nell’ambito del mio trattamento contro il linfoma. Quanto tempo occorre per recuperare le energie che avevo prima?


Risposta di Thierry Maillard, consulente specializzato della Linea cancro
Ha ricevuto un trapianto di cellule staminali per il trattamento del Suo linfoma. La stanchezza fisica e mentale è un effetto indesiderato frequente dopo un trattamento molto intenso che richiede un certo periodo di recupero.

È difficile dire di quanto tempo avrà bisogno per riprendersi da questa stanchezza. Varia da persona a persona. In ogni modo, in generale occorre prevedere alcuni mesi per consentire al corpo di recuperare le energie.

Le consiglio di discutere con il Suo oncologo, in modo da poter attuare le misure riabilitative più adatte alla Sua situazione. Per esempio, un programma di riabilitazione oncologica potrebbe aiutarla a recuperare le forze, sul piano sia fisico sia mentale.
Non esiti a rivolgersi alla Linea cancro o alla Lega contro il cancro della Sua regione. Possiamo fornirle consigli per la Sua riabilitazione e informarla su corsi o gruppi di parola nelle Sue vicinanze.

Anche lo scambio con altre persone che hanno vissuto l’esperienza del trapianto di cellule staminali può essere fruttuoso. Sulla peer platform della Lega svizzera contro il cancro, quattro persone che hanno avuto un linfoma e ricevuto un trapianto come il Suo sono pronte ad accompagnarla (servizio disponibile solo in tedesco, tuttavia è possibile cercare altri peer con l’aiuto della Linea cancro).

Mi dispiace di non aver potuto rispondere più precisamente alla Sua domanda, ma spero che questi consigli La aiutino nel Suo percorso di cura.


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