2012 - Le consulenti della linea cancro rispondono alle vostre domande


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2012 - Le consulenti della linea cancro rispondono alle vostre domande

Messaggioda admin » mer 3 ott 2012 16:03

Il team della Linea cancro e lieto di rispondere alle sue domande:


Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di Christelle:
Buongiorno,
mia madre, 64 anni, ha un cancro metastatico al polmone che le è stato diagnosticato all’inizio di agosto a causa di una asportazione di un tumore nella ghiandola surrenale rivelatosi una metastasi. Nonostante ci rendiamo conto che una chemio o dei raggi avrebbero conseguenze pesantissime, sia mia madre che la sottoscritta facciamo fatica ad accettare il fatto che non siano previsti trattamenti. Attualmente mia madre non ha né sintomi, né dolori. È alta 1,69 m e attualmente pesa solo 46 chili. Il problema è più di carattere psicologico. Essa fa infatti ancora parte di quella generazione che dice “accetto, non mi lamento e non voglio aiuti dall’esterno”. Davanti a questa situazione mi sento del tutto impotente. Mi chiedo se devo spingerla a consultare uno psicologo, farla divertire o evitare il più possibile di parlare della malattia. Ho due figli, lavoro al 70% e ho anche una vita privata … Come devo comportarmi nei suoi confronti?
Ringrazio già fin d’ora.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Christelle,
la diagnosi cancro sconvolge tutto il contesto familiare, sia il diretto interessato che i suoi cari. La situazione che state passando in famiglia attualmente è assai difficile e viene aggravata dal fatto che non sono previsti trattamenti. Inoltre, Lei è molto occupata con i Suoi obblighi, come Lei stessa ci ha fatto notare.
Provi a chiedere a Sua mamma quali sono le sue attese nei Suoi confronti. Ha forse bisogno di parlare della sua malattia? Quali sono le priorità e le attese nei Suoi confronti?
Visto che Sua madre al momento non ha dolori, ne approfitti per fare insieme a lei le cose che stanno a cuore ad entrambe.
In questa difficile fase, potrebbero esserle di grande aiuto e procurare un po’ di conforto colloqui con uno psico-oncologo. Il team di
consulenza della Linea Cancro può fornirle consigli utili a questo proposito. Inoltre, siamo a Sua disposizione anche per ascoltarla, sostenerla e aiutarla. Può chiamarci gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18 al numero 0800 11 88 11.
La Lega svizzera contro il cancro ha pubblicato vari opuscoli. Quelli intitolati
« Accompagnare un malato di cancro» e «Malati di cancro: come dirlo ai figli?» contengono interessanti informazioni che possono aiutarla nella situazione attuale. Nell’opuscolo «Difficoltà alimentari e cancro» troverà suggerimenti per arricchire l’alimentazione di Sua madre al fine di evitare che perda troppo peso.
Non si dimentichi di pensare anche a se stessa e si conceda momenti di riposo per ricaricare le batterie e riprendere fiato. Non mi resta che augurarle ogni bene in questa difficile fase della Sua vita.



Domanda di Belinda:
Buongiorno,
Ho una domanda: sto effettuando un lavoro di approfondimento sulla LLA e volevo sapere se potete inviarmi informazioni sulla suddetta malattia.
Molte grazie.
Belinda

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Belinda,
L'opuscolo
"Leucemie dell'adulto"contiene informazioni generali sulla leucemia.
Inoltre, Le abbiamo inviato via e-mail ulteriori link sulle leucemie in generale e in particolare sulla LLA. Per ulteriori dettagli o dubbi non esiti a contattarci telefonicamente.



Domanda di MWCO:
È vero che l'assunzione del farmaco Aromasin va sospesa 10 anni dopo l'asportazione di un tumore poiché non fa più effetto? Ho assunto per 5 anni Tomoxifen e per altri 5 Aromasin (amputazione di entrambi i seni a causa di un tumore) e mi è stato consigliato di sospendere i farmaci per mezzo anno e di sottopormi in seguito a un esame radiologico, a un'ecografia, a un esame del sangue, nonché a una visita generale per accertare se in questi 6 mesi si siano formate nuove cellule tumorali che in seguito dovrebbero essere subito combattute. Questa nuova "terapia" mi preoccupa assai. Il farmaco Aromasin finora non mi ha mai provocato effetti collaterali. Per quanto ne so, riguardano soprattutto le ossa. Ho subito 3 fratture a causa di un incidente. Ora le ossa stanno guarendo, ma solo molto lentamente. Uno degli argomenti per cui mi hanno consigliato di sospendere la terapia con il farmaco Aromasin era proprio il pericolo che ne risentissero anche le ossa. Non sono disposta a rischiare una ricaduta con esito incerto.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno MWCO,
è comprensibile che si senta insicura, visto che l'assunzione dei due farmaci Tamoxifen e Aromasin l'hanno protetta efficacemente contro eventuali ricadute. Ora Le è stato consigliato di sospendere la terapia e di attendere e vedere ciò che succede.
Oggi è scientificamente appurato che per donne con cancro al seno, le quali hanno già passato la menopausa, possono essere impiegati vari schemi di terapia antiormonale. Uno di questi schemi, il cui effetto è stato comprovato in vari studi, prevede l'assunzione di Tomoxifen per 5 anni, seguito da 5 anni di inibitori dell’aromatasi, di cui fa parte anche il farmaco Aromasin. Se le pazienti traggano o no beneficio da un prolungamento di questo trattamento e quali siano le conseguenze o gli effetti collaterali di questa estensione, attualmente non è ancora chiaro. Rimane anche un'incognita, se è possibile aumentare la speranza di vita attraverso il prolungamento del periodo di trattamento.
Non sussiste quindi alcuna certezza che un prolungamento della terapia possa dare benefici.
Il Suo corpo ha tollerato bene il farmaco Aromasin. Inoltre, non ha riscontrato effetti collaterali, il che è molto incoraggiante. Ciononostante è possibile che in caso di prolungamento della terapia, gli effetti collaterali possano prevalere sui benefici. Questi possono comprendere un elevato rischio di osteoporosi (perdita di massa ossea) o malattie cardiovascolari, soprattutto nelle pazienti che soffrono di ipertensione.
Visto che ha ottenuto la migliore terapia possibile, dal punto di vista scientifico non corre il rischio di ricadute. I controlli a cui viene sottoposta ogni sei mesi infondono un'ulteriore sensazione di sicurezza. Questi ultimi hanno infatti la funzione di individuare e combattere tempestivamente eventuali ricadute.



Domanda di KIndi:
Gentile team della Linea cancro,
ho già avuto modo di parlarvi per telefono varie volte e sono molto contenta che ora posso contattarvi anche tramite computer!
Ecco in breve la mia esperienza. Di recente mia sorella mi ha informata che a sua suocera è stato diagnosticato un cancro al seno. 5 anni fa anche a me è stato riscontrato lo stesso tipo di tumore. Allora avevo solo 40 anni. A causa di questa malattia, non ho perso soltanto la salute, bensì anche la fiducia nel mio corpo e non per ultimo anche il mio posto di lavoro. Ora, assieme a una psicologa e ad una prete donna, cerco pian pianino di ricostruire e superare questo grave periodo. Visto che ora sono "esperta" e ho lasciato alle spalle e debellato la malattia, mia sorella mi ha chiesto se fossi disposta a parlare e ad aiutare sua suocera. Questa richiesta mi ha subito provocato giramenti di testa e mi sono quasi venute le vertigini. Penso di non esserne capace e di non sentirmela perché sono ancora dietro a elaborare e cercare di superare mentalmente la malattia. Cosa devo fare? Posso rifiutare?
Molte grazie per la risposta.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno KIndi,
nella Sua giovane vita ha passato momenti già molto sconvolgenti. Elaborare mentalmente e superare i problemi causati da una malattia come il cancro richiede una grande dose di pazienza, energia e risolutezza.

Sua sorella Le ha chiesto di parlare con la suocera della malattia e Lei chiede a noi un consiglio su come comportarsi in questa situazione.

Il Suo corpo Le ha già dato una risposta ben precisa: Le sono quasi venute le vertigini e la Sua prima reazione è stata "non ne sono capace e non me la sento!".
Ha tutto il diritto di distanziarsi dalla richiesta di Sua sorella. Questo rifiuto al momento attuale Le torna utile e la protegge da ulteriori sconvolgimenti. Rendersi conto dei propri limiti in maniera così palese è una sana reazione.

Nonostante ciò è fondamentale che spieghi a Sua sorella i motivi per cui al momento non si sente di parlarne con la suocera. Di certo Sua sorella capirà le Sue motivazioni.

Ci sono anche altre possibilità per esser di aiuto a Sua sorella e alla suocera. Ad esempio consigliando loro
l'indirizzo della Lega contro il cancro, il numero della Linea cancro, nonché il sito web del Gruppo di autoaiuto per donne colpite dal cancro al seno –Vivere come prima (solo in lingua tedesca). Nello shop della Lega svizzera contro il cancro trova oltre a ciò numerosi opuscoli che possono essere utili alla suocera di Sua sorella. Una malattia tumorale coinvolge sempre tutta la famiglia. Per questo motivo consigliamo a Sua sorella di leggere anche l'opuscolo "Accompagnare un malato di cancro" .

Rimaniamo a disposizione di Sua sorella e di sua suocera e cogliamo l’occasione per augurare anche a Lei tanta forza e coraggio. In caso di bisogno, può contattarci al numero gratuito 0800 11 88 11 oppure tramite il Forum cancro o posta elettronica all'indirizzo helpline@krebsliga.ch.



Domanda di Sascha89:
Mi sono accorto che nella zona anale ho un bulbo con un diametro di circa 5-10 mm percepibile dall'esterno tramite palpazione. Sono normali irregolarità di questo genere in quella zona? Si tratta di un’ulcera? O addirittura di un tumore?

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Sascha89,
La protuberanza da Lei individuata nella zona anale può essere del tutto innocua. Le consigliamo tuttavia di sottoporsi a una visita medica per ulteriori accertamenti. Fissi un appuntamento con il Suo medico curante.



Domanda di roipik:
Vivo a Cotonou nel Béninois. Sono padre di una bambina di 18 mesi affetta da neuroblastoma stadio avanzato con una esoftalmia.Figuratevi che da me in Bénin e nell'Africa dell'Ovest non esiste una piattaforma tecnica ospedaliera.Ciò mi ha fatto perdere tempo senza che la bimba abbia ricevuto cure. Conseguenza: un occhio è perso.Infine sono arrivato in Marocco per una chemio di circa 7 mesi. Da qui finalmente sono stato indirizzato all''institut Gustave Roussy per l'intensificazione della chemio, alta dose seguita da autodonazione; con una exeresi del tumore primitivo. Vi scrivo per sapere come possono fare i genitori specialmente dal punto di vista economico, perché io sono in una zona CFA e mi ritrovo con un preventivo di circa 200 mila euro. Per chi vuole azzardarsi a fare la conversione, 1euro = 656 fca. Immaginatevi il mio stato d'animo. Devo rassegnarmi a guardare mia figlia senza poterci fare niente.......Ho l'impressione che il cielo mi cada in testa

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno roipik
Condividiamo il suo dolore per il fatto che sua figlia sia affetta da un neuroblastoma a uno stadio così avanzato e capiamo benissimo la sua preoccupazione e la ricerca di sostegno finanziario. La Lega svizzera contro il cancro è un'organizzazione nazionale finanziata da donazioni. Uno dei suoi obiettivi è il sostegno delle persone affette da cancro in Svizzera. Purtroppo non possiamo fornire aiuti finanziari all'estero. In numerosi paesi operano organismi impegnati nella lotta contro il cancro. Nella sua regione per esempio c'è l'«ALIAM contre le cancer». Si è già messo in contatto con loro? Ecco l'indirizzo:
www.aliam.org; Association Franco Béninoise de Lutte Contre le Cancer (AFBLCC), 03 BP 1868 Jéricho, COTONOU, presidente: Martial Tiburce ZANNOU, afblcc@aliam.org o ancora SOS Cancer, presidentessa: Kadidia COMARA, soscancer@aliam.org
Le auguriamo di trovare il sostegno adeguato.
Le siamo vicini.



Domanda di Bikemaster:
Quattro anni fa ho dovuto sottopormi a una chemioterapia durante la quale ho perso tutti i capelli. In seguito mi sono ricresciuti tutti. I capelli hanno una durata di vita di circa sei anni. È possibile che dopo sei anni mi cadano di nuovo tutti insieme, visto che quattro anni fa mi sono tutti ricresciuti più o meno contemporaneamente? Ringrazio fin d’ora per una risposta.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Bikemaster
Per questo non ha motivo di preoccuparsi. I follicoli non si riprendono tutti allo stesso tempo dalle conseguenze di una chemioterapia e pertanto non tutti i capelli si trovano nella stesa fase di crescita.



Domanda di Seepferdchen:
Mi è stato diagnosticato un cancro del collo dell’utero. In un primo tempo sono stata sottoposta a una radio e chemioterapia combinata alla quale è seguito un intervento chirurgico a Wertheim. A causa dell’operazione ora soffro di un restringimento vaginale. Al momento mi sento benissimo ed è tutto a posto. L’unica cosa che mi preoccupa è la mia vita sessuale. Anche un anno dopo l’intervento ho tuttora problemi durante il rapporto sessuale. Il suo pene non ha, per così dire, più posto nella mia vagina! C’è qualche modo per risolvere questa complicazione? È possibile che con il tempo la situazione migliori? Molte grazie e cordiali saluti!

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Seepferdchen,
È molto improbabile che si riesca ad allargare la vagina tramite dilatatori vaginali. Una penetrazione completa quasi certamente non sarà più possibile.

Supponiamo che ora soffra di secchezza vaginale e che la Sua vagina non è più così elastica come prima dell’operazione. Se non ha né lesioni né irritazioni, Le raccomandiamo di curare la mucosa vaginale e la vulva quotidianamente con oli naturali (p.es. olio d’oliva o di mandorla, eventualmente mischiato con essenze naturali di rosa o lavanda). Se invece ha irritazioni, rossori o lesioni, Le consigliamo piuttosto un trattamento con i gel vaginali laluna® Ovuli o HydroSanta®.

Per il rapporto sessuale può utilizzare un lubrificante intimo, come ad esempio Pjur® med PREMIUM (a base di silicone) oppure Pjur®med REPAIR glide (a base di acqua). Normalmente, i lubrificanti a base di silicone conservano la loro proprietà lubrificante più a lungo. Quelli a base di olio sono invece sconsigliabili, soprattutto quando si usano preservativi. L’olio, infatti, può attaccare il materiale fine, rendendolo permeabile.

Una sessuologa potrebbe offrirle utili consigli per adattarsi alla nuova situazione. Saremmo lieti di aiutarla nella ricerca di un servizio competente nelle sue vicinanze con la dovuta discrezione. Se è interessata, La preghiamo di contattarci: helpline@krebsliga.ch.



Domanda di Miro:
Situazione di partenza: prima diagnosi nel luglio del 2009, adenocarcinoma della prostata allo stadio CT3CNXCMO Gleason-Score 8. PSA iniziale 54,4 ug/l, livello massimo >60. Finora nessun sintomo che lasci presagire metastasi solitarie. La prostata non è stata né operata, né curata tramite radioterapia. Terapia intermittente con Zodalex. Dall’aprile 2012 terapia intermittente con Casodex 150 mg sospesa. Parallelamente al trattamento con la medicina ufficiale, ho provato diversi metodi alternativi per rafforzare il sistema immunitario (cura micologica, acupressione, Iscador, biofotoni), tuttavia finora senza riscontrare un successo “decisivo”, in altre parole con valori PSA che oscillano fortemente. Cerco metodi alternativi al di fuori della medicina tradizionale, per raggiungere una certa stabilità. Vorrei osservare che il mio stato psichico è ottimo, non da ultimo anche grazie alla kinesiologia. Domande: esistono raccomandazioni o una panoramica dei metodi a disposizione, se possibile con riferimenti a esperienze di altri interessati? Chi può offrirmi consulenza in questo ambito?


Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Miro,
grazie a varie terapie, negli ultimi tre anni il Suo cancro alla prostata è rimasto più o meno stabile. All’origine dei valori PSA oscillanti potrebbe esserci il trattamento ormonale intermittente. Per saperne di più sul possibile legame, Le consigliamo di consultare il Suo medico.

Ora cerca un trattamento alternativo supplementare. La Lega svizzera contro il cancro Le sconsiglia di sostituire una terapia antitumorale convenzionale con i metodi alternativi in quanto mancano le basi scientifiche sulla loro efficacia.

Per informarsi sugli ulteriori metodi complementari e integrativi a disposizione, può rivolgersi
Istituto di medicina naturale della Clinica universitaria di Zurigo oppure all'Istanza collegiale per medicina complementare dell'Ospedale universitario di Berna

Per informazioni generali sulla medicina naturopatia, Le consigliamo il nostro opuscolo «Alternativi? Complementari?- Rischi e benefici di metodi non provati in oncologia».


Domanda di famiglia K.:
Mia madre è in cura da 4 anni a causa di un cancro intestinale e si reca regolarmente dal suo medico curante e dall'oncologo per sottoporsi a controlli. Mia mamma è autosufficiente e non parla volentieri della sua malattia. Noi figli spesso ci chiediamo come possiamo aiutarla e soprattutto se la medicina naturale preveda un farmaco in grado di tenere sotto controllo il tumore. Ha consigli da darci?
Molte grazie,
famiglia K.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno famiglia K.
È incoraggiante leggere che nonostante il tumore intestinale Sua madre sia stata in grado di mantenere la sua autonomia. Di certo apprezzerà anche il sostegno dei suoi figli.

Lei scrive che Sua madre evita di parlare della malattia. Forse non ha voglia di affrontare in continuazione l’argomento e desidera riacquistare solo un po' di normalità oppure preferisce semplicemente dedicarsi anche ad altri argomenti.
Il comportamento in caso di una malattia tumorale varia da persona a persona e non esiste una maniera giusta o sbagliata per affrontarla.

Le preoccupa il fatto che non si confida con Lei? I Suoi sentimenti come figlia sono importanti. Parlandone con lei forse riesce a fare capire a sua mamma quanto sia difficile per Lei non poter parlare della malattia. Nell'opuscolo
«Accompagnare un malato di cancro» trova consigli utili.

La medicina naturale è un campo molto vasto. Le medicine e le terapie naturali devono sempre essere adattate al diretto interessato. Un colloquio con una persona specializzata in campo medico aiuta a chiarire ciò che può offrire la medicina naturale e quali sintomi (p.es. paura, disturbi del sonno, perdita di peso, ecc.) possono essere alleviati tramite una terapia.
Per fissare un primo appuntamento, consigliamo a Sua madre di rivolgersi a un oncologo o al suo medico curante. Per un secondo parere è probabile che sarà indirizzata a uno dei centri elencati qui di seguito:
Lukas Klinik ad Arlesheim , Istituto di medicina naturale della Clinica universitaria di Zurigo
oppure all'Istanza collegiale per medicina complementare dell'Ospedale universitario di Berna .

Per informazioni generali sulla medicina naturale Le consigliamo l'opuscolo della Lega svizzera contro il cancro
«Alternativi? Complementari?- Rischi e benefici di metodi non provati in oncologia».

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