2014 - Le consulenti della linea cancro rispondono alle vostre domande!


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2014 - Le consulenti della linea cancro rispondono alle vostre domande!

Messaggioda admin » mer 11 giu 2014 13:07

Il team della Linea cancro e lieto di rispondere alle sue domande:


Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di mikymac:
Buongiorno,
Mia mamma ha scoperto il tumore seno e metastasi osse, dopo 6 cicli di chemio e tre anni di mantenimento con hercepitin e femara , ad oggi il tumore al seno ha ripreso ad aumentare. Visto che le metastasi per ora sono state controllate abbastanza bene, ci propongono mastectomia ma senza possibilità di ricostruzione ne ora ne mai. C'è davvero un pericolo clinico a fare la ricostruzione? Grazie

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno mikymac,
in occasione di un congresso senologico tenutosi a Lugano nell’autunno 2013, Dr. Christoph Rageht
del Centro di senologia di Zurigo ha affermato che non occorre rinunciare alla ricostruzione per paura che ciò renda inaffidabile il follow up radiologico. Da tale affermazione è lecito dedurre che, dopo l’intervento di ricostruzione mammaria, non è più difficile per un team di radiogi dedicati che operano all’interno di un centro di senologia accreditato leggere le mammografie e individuare per tempo un’eventuale recidiva, vale a dire accorgersi che la malattia si è ripresentata oppure valutare la risposta del tumore alle terapie.

Tali considerazioni non sostituiscono in nessun modo il parere di un medico senologo. La invito pertanto a consultare un centro di senologia come, per esempio, il
Centro di senologia della Svizzera italiana o il Brustzentrum di Zurigo per un secondo parere specialistico.

Se sua mamma risiedesse in Italia,
l’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici la indirizzerà a un centro d’eccellenza nelle sue vicinanze.


Domanda di Wolke:
Per i malati di cancro, quale assicurazione copre le spese per annullare un viaggio già prenotato, qualora si rendessero necessarie cure mediche a causa di un peggioramento dello stato di salute?

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Wolke,
questo tipo di spese sono coperte dalle assicurazioni per l'annullamento del viaggio. Ci sono diversi istituti assicurativi che offrono assicurazioni di questo genere.
Assicurazioni di questo tipo possono essere stipulate presso le principali compagnie assicurative.

Un'assicurazione per l'annullamento del viaggio copre il danno solo nel caso in cui l'assicurato non sia in grado di intraprendere il viaggio. Chi si ammala in vacanza necessita per le eventuali spese di cura e di rientro un'assicurazione di assistenza. In caso di viaggi lunghi o in paesi, in cui i costi sanitari sono elevati, si raccomanda un'assicurazione di questo tipo.
Le compagnie assicurative offrono assicurazioni combinate, temporanee o annuali, per l'annullamento e l'assistenza.
Prima della partenza, le raccomandiamo in ogni caso di farsi attestare dal medico curante che in quel momento gode di buona salute e che è in grado di affrontare il viaggio. In questo modo evita di andare incontro a eventuali problemi con l'assicurazione.

Per ulteriori informazioni e consulenza non esiti a rivolgersi al consulente della sua compagnia assicurativa.



Domanda di biene24:
Buongiorno, vorrei sapere la sua opinione su Graviola.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Biene24,
probabilmente avrà sentito parlare di un farmaco naturale a base di Graviola, una pianta tropicale che sarebbe in grado di combattere con efficacia diversi tipi di cancro.
A questo proposito teniamo a sottolineare che le promesse di guarigione sono in ogni caso dubbie e che un rimedio universale non esiste.
L'assunzione di Graviola come integratore alimentare non sostituisce le cure della medicina classica.
Ad oggi non è stato possibile dimostrare a livello scientifico l'efficacia di Graviola come misura integrativa per alleviare gli effetti collaterali e i postumi della malattia.
Chi desidera completare la sua terapia tradizionale con metodi integrativi può rivolgersi a uno dei seguenti consultori:

Instituto di medicina complementare e integrativa dell'Ospedale universitario di Zurigo
Istituto di medicina complementare dell'Inselspital di Berna


Domanda di Deia:
Buongiorno, sei anni fa ho avuto un'infezione da HPV. Purtroppo non so di che tipo si tratti. L'infezione è stata individuata a causa di verruche anogenitali, incl. pap test. I medici non mi hanno informata gran che su questa malattia. Credevo che il contagio potesse avvenire semplicemente tramite il rapporto sessuale. Non ho idea come mi sia stata trasmessa la malattia. Dal momento che dopo il terzo pap test era tutto a posto, non ci ho più pensato. Fino a ieri ... credo infatti di avere scoperto una nuova verruca – dall'ultimo pap test sono però stata a letto solo con mio marito. La mia domanda ... dovrei informare i miei famigliari e conoscenti che siamo affetti da hpv o in altre parole: come dobbiamo comportarci? Gli amici, i famigliari ecc. potrebbero essere contagiati per causa mia, se toccano lo stesso asciugamano o le stesse maniglie delle porte? O quando bevono dallo stesso bicchiere? DEVO informare tutte le persone che mi sono vicine, come in caso di AIDS? Sono molto preoccupata. Non vorrei contagiare nessuno. Cordiali saluti.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Deia,
è proprio come dice lei: i virus HP possono essere trasmessi soprattutto durante il rapporto sessuale o attraverso il contatto della pelle. L'uso di profilattici in caso di rapporti sessuali può ridurre il rischio di contrarre infezioni, ma non offre una protezione totale. Per questo motivo è fondamentale sottoporsi a regolari visite ginecologiche che aiutano a individuare tempestivamente i cambiamenti nella mucosa dell'utero e se necessario a curarli.

Un'infezione da HPV può persistere per anni senza essere notata. Il virus può essere trasmesso tramite il rapporto sessuale, il contatto con la pelle o infezioni per contatto anche da persone prive di sintomi. Spesso non è più rilevabile quando e dove è avvenuto il contagio.

Le sue incertezze e preoccupazioni per quanto riguarda la trasmissione e su come può proteggere i suoi conoscenti e famigliari è comprensibile.

I virus HP possono sopravvivere per più di una settimana anche su oggetti e superfici. Tuttavia, ad oggi non è stato possibile dimostrare con certezza che un contagio possa avvenire attraverso asciugamani, toilette, vasche da bagno, bidet, bagni insieme ad altre persone, saponi, maniglie delle porte o piscine ecc.
Anche la trasmissione attraverso le dita di tipi di HPV a basso rischio, come ad esempio quelli che provocano verruche genitali, non sono da escludere.

I virus HP sono molto diffusi (si stima che nei paesi industriali tra il 70 e l'80 per cento della popolazione attiva sessualmente nel corso della propria vita venga contagiata da HPV). Può darsi che il contagio sia avvenuto diversamente, ovvero non tramite suo marito.
Non è pertanto necessario esporsi ed informare i suoi famigliari e conoscenti sulla scoperta di una nuova verruca.
Oltre a ciò, non sussiste obbligo di informazione nei confronti di terzi sul contagio con l'HPV.

L'uso di preservativi o profilattici femminili, nonché una buona igiene intima e del corpo possono ridurre notevolmente il rischio di contagio.



Domanda di HAYET:
buonasera,
mia zia ha un cancro alla cistifellea che ha attaccato anche un poco il pancreas. La zia non è al corrente della malattia, sa solo di avere la cistifellea gonfia. Cosa può consigliarci e quale trattamento va effettuato? Grazie della cortese attenzione. Grazie

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Hayet,
Grazie della fiducia nella nostra organizzazione. La Lega svizzera contro il cancro non è un'organizzazione medica e non può dare consigli terapeutici.
Lei scrive che sua zia non è al corrente della malattia. Allora mi chiedo se per caso abiti all'estero. Se sua zia abita in Svizzera e se intendesse farsi curare nel nostro Paese, le consigliamo di rivolgersi a un grande centro ospedaliero universitario, come per esempio il
CHUV o l'HUG .



Domanda di Zabou1974:
Ho un tumore del collo dell'utero che si è esteso ai polmoni, sto facendo la chemio, ma i medici non mi danno molte speranze di guarigione, ho l'impressione che abbiano aspettato troppo, perché inizialmente mi hanno fatto fare solo radioterapia e una chemio "leggera", ma il male si è diffuso ugualmente, sono disperata! Ho 4 bambini, il più piccolo ha 3 anni....

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Zabou,
Capisco bene la Sua reazione e i Suoi interrogativi sull'avanzare della malattia.
La prognosi di guarigione è una questione che tutti si pongono in caso di malattia grave e alla quale è impossibile rispondere con certezza nel singolo caso individuale. Numerosi fattori legati alla persona e alle caratteristiche della malattia influenzano la prognosi.
In occasione dei consulti interdisciplinari dei vari esperti per il trattamento delle malattie tumorali, i medici si accordano e prendono decisioni seguendo schemi terapeutici basati sia sull'esperienza e le conoscenze scientifiche più recenti che sulle particolarità individuali del paziente.
Supporre che un altro trattamento avrebbe avuto risultati migliori è comprensibile ma aleatorio.
Ogni cancro è particolare per ogni paziente e la malattia si sviluppa in modo diverso a seconda delle persone affette. Anche se il tumore viene completamente asportato chirurgicamente, vi sono delle possibilità che si ripresenti in un'altra parte del corpo (polmoni ecc.).
Parli dei Suoi dubbi e delle Sue supposizioni con l’equipe dei Suoi medici curanti. Le spiegheranno meglio i motivi del trattamento scelto e se necessario e richiesto Le proporranno un sostegno e/o un accompagnamento professionale per aiutarLa a superare questi momenti difficili.



Domanda di Ivo:
Dove bisogna recarsi per una diagnosi precoce del cancro della gola o dei polmoni e quali sono i prezzi? Ho 21 anni ed è già quasi da 10 che fumo. Ho una forte tosse e la gola sempre secca. Sono sempre più preoccupato di avere un cancro. Visto che non ho mezzi finanziari, vorrei anche sapere se le assicurazioni assumono i costi per la diagnosi precoce. Grazie

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Ivo,
parli dei suoi sintomi e delle sue preoccupazioni a un medico generico. Le spese per gli esami diagnostici e le eventuali cure vengono pagate dall'assicurazione obbligatoria di base. Se non ha la possibilità di pagare la franchigia e il 10% dei costi della visita medica a suo carico può rivolgersi al suo comune di domicilio.

La invito a visitare il sito
radixsvizzeraitaliana.ch dove troverà numerose informazioni utili sulle dipendenze e dove ha la possibilità per uno scambio di idee con altri giovani.

I consulenti della
Linea stop tabacco 0848 000 181 la aiuteranno a smettere di fumare.


Domanda di paula:
Vorrei avere contatto per posta elettronica con una madre. Per il momento non sono pronta ad altro. Mia figlia ha 15 anni e mezzo. Da quasi due anni combatte contro il cancro (Sarcoma di Ewing). A volte sta bene, al momento invece un po' meno. Non so nemmeno cosa aspettarmi, scrivo senza un obiettivo chiaro.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Paula
La Sua esigenza di entrare in contatto con una madre che si trova in una situazione simile alla Sua è del tutto comprensibile.
Le propongo pertanto di lanciare un appello tramite il nostro Forum. Se dovesse contattarla una madre le cui righe Le piacciono, Le chieda se è interessata a conoscerla meglio tramite i vostri indirizzi e-mail privati.
Un'altra possibilità è di mettersi in contatto con genitori tramite
l'Organizzazione d'auto-aiuto per bambini malati di cancro (sito solo in lingua tedesca) o L’ARFEC (solo in lingua francese) che sono costretti a vivere in situazioni di gravità analoga alla Sua.

Le auguro di trovare al più presto una interlocutrice con cui si capisce.



Domanda di senga:
Buongiorno,
dopo un intervento chirurgico conservativo e una radioterapia terminata nel maggio del 2014, soffro sempre più degli effetti collaterali del Letrozolo che assumo dal marzo del 2014. Esistono alternative? Se sì quali? Cosa succede se rinunciassi alla terapia antiormonale? Faccio già iniezioni di Iscador.
Molte grazie della sua risposta.
Cordiali saluti

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Senga,
da un paio di mesi Lei assume Letrozolo e soffre degli effetti collaterali causati da questo farmaco, ovvero vampate di calore e dolori alle articolazioni, disturbi, questi, di cui soffrono spesso le donne durante l'assunzione di questo tipo di medicamenti, i cosiddetti inibitori dell’aromatasi.

Chieda al suo medico se eventualmente potrebbe provare un altro preparato di questo gruppo di farmaci anti-ormonali che potrebbe causarle meno effetti collaterali.
Di recente in un articolo scientifico si poteva leggere che nel trattamento degli effetti collaterali della terapia antiormonale può rivelarsi utile l'agopuntura, così come una leggera e regolare attività fisica. Alcune donne hanno anche constatato che con il tempo gli effetti collaterali diminuiscono leggermente.

Dal punto di vista medico non ci sono alternative a una terapia antiormonale. Il trattamento con il Letrozolo e farmaci simili viene prescritto in base alla tipologia del cancro al seno. Gli inibitori dell'aromatasi bloccano un processo di trasformazione che è importante per
la produzione dell'estrogeno. In tal modo l'estrogeno non giunge più alle possibili cellule tumorali ancora presenti nel seno che sotto l'influsso dell'estrogeno potrebbero proliferare, impedendo così una ricomparsa della malattia.

Non è prevedibile cosa potrebbe succedere, se Lei decidesse di rinunciare alla terapia antiormonale. Questa terapia è raccomandata e ritenuta dagli specialisti il miglior trattamento possibile.

Il fatto che dia al Suo corpo ulteriore sostegno con Iscador, Le sarà sicuramente d'aiuto.



Domanda di Sonnenblume85:
Durante una visita di routine, mio padre è stato sottoposto a un'ecografia nella zona addominale. Ha già da molti anni una grande e dura pancia da birra. Il medico è rimasto molto sorpreso quando sul lato sinistro dell'addome scoprì una macchia di circa 15cm, sospettando subito un tumore. Una settimana dopo è stata eseguita una tomografia computerizzata e il tutto è stato inviato a uno specialista. Adesso, altre due settimane dopo, è arrivata la conferma: si tratta per l'appunto di un tumore nel tessuto grasso. Nello stomaco invece non è stato rilevato nulla. Il medico dice che il tumore è già in uno stadio avanzato e che probabilmente è maligno. Risultati più precisi saranno disponibili solo dopo il prelievo dei campioni. Prima di sapere qualcosa di più preciso possono passare altre due settimane e in seguito bisogna attendere i risultati. Non ha mai avuto grandi disturbi, all'infuori di qualche tensione o fitta. Non è né calato, né ha altri sintomi. La domanda che mi pongo è perché siamo costretti ad attendere così a lungo quando si presume che sia un cancro maligno? Cosa si può fare per accelerare i tempi?

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Sonnenblume85,
se nel caso di un proprio caro sussiste il sospetto di una malattia maligna, l'attesa dei risultati dell'analisi e pertanto della certezza definitiva diventa pressoché insopportabile.
È dunque del tutto comprensibile che ora si ponga la domanda del perché il periodo di chiarimento duri così a lungo. Teme che durante l'attesa dei risultati trascorra tempo prezioso? Qualora la macchia sul lato sinistro dell'addome di Suo padre risultasse essere maligna, è probabile che il tumore sia cresciuto lentamente senza causare sintomi. Pertanto, per quanto è umanamente prevedibile un inizio non immediato dei chiarimenti e della terapia con relativo trattamento non necessariamente avrà effetti negativi. Presumo che anche il team medico curante sia di questo avviso.
Come famigliare probabilmente Lei non potrà fare granché per accelerare i tempi degli accertamenti medici. Parli però dei Suoi timori al medico di famiglia o al medico curante di Suo padre. Lui o lei potrà eventualmente fornirle informazioni supplementari sull'ulteriore modo di procedere.



Domanda di Bonita 16669:
Lo scorso agosto 2013 avevo un carcinoma alla vescica che mi è stato subito asportato. Per ora tutte le scopie della vescica sono risultate negative e finora non si è riformato più alcun tumore. Prima del cancro della vescica tingevo i miei capelli sempre di biondo. Da quando sono stata operata però non più e i capelli sono ricresciuti del colore naturale. Ieri sono stata dalla parrucchiera che mi ha fatto colpi di sole usando il casco e tendendo la dovuta distanza dal cuoio capelluto. Ora ho paura che il tumore possa riformarsi. Non mi piacevo più con il colore naturale dei miei capelli. Con i colpi di sole biondi invece mi sento di nuovo a mio agio.

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Bonita 16669,
siamo lieti di leggere che tutte le scopie della vescica siano risultate negative e non siano state riscontrate altre cellule tumorali.

Un cambiamento della capigliatura può migliorare il benessere e contribuire a sentirsi nuovamente bene. Lei stessa ci scrive di risentirsi di nuovo a proprio agio con i «colpi di sole».

Presumo che tema che siano le tinture per capelli ad aver causato il cancro della vescica. Non esiste nessuna spiegazione evidente per uno sviluppo del cancro della vescica. Vi sono tuttavia determinati fattori di rischio che possono aumentare il pericolo di ammalarsi; tra questi anche il frequente e costante contatto con determinate sostanze chimiche.
Tingendo i capelli, non vi è alcun rischio di ricaduta. I prodotti in commercio al giorno d'oggi per tingere e schiarire i capelli non contengono più nessuna sostanza cancerogena, a differenza di quelle in vendita vent'anni fa. Non sono però da escludere reazioni allergiche. Le raccomando di farsi consigliare dal Suo parrucchiere.



Domanda di luminita:
Buona sera,
sono una dona di 47 anni operata in 16 aprile per un fibroma.Al istologico e venuto fuori un adenocarcinoma endometriale co invasione a mete esterna del miometro..Iintervento e stato fatto in laparatomia togliandomi utero e anesso sinistro. Poi in 25 giugno il secondo interv in laparascopie per togliermi anesso sinistro.
Istologico a dato negativo a ovaio e wasching. Sono passati 4 mesi dal primo intervento e medico mi ha detto che devo fare la brachiterapia. Prima di iniziare sono andata da un centro di ricerca per una consulenza e mi hanno proposto di fare una pet per vedere se non sono interesati i linfonodi , visto che al intervento non mi hanno tolto nessun linfonodo, e non e stato fatto nessuna disezione ai linfonodi.Sorpresa e stata quando il risultato della pet e positiva e tutti i linfonodi sottodiaframmatici sono interesati ed estinsi in tutta la zona adominale. Vi prego di dirmi che tipo di terapie posso fare e che percentuale di guarigione ho .vi ringrazio di cuore

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Luminita,
per un terzo parere può rivolgersi all’
Istituto oncologico della Svizzera italiana oppure, se risiede in Italia, all’ Associazione italiana per malati di cancro, parenti e amici che l’indirizzerà a un centro d’eccellenza in Italia.


Domanda di Gabriela:
Buongiorno,
a mia papa, è stato diagnosticato il tumore al esofago la settimana scorsa. Sono scioccata anche perché papa vive al estero e non posso assisterlo quotidianamente. Il chirurgo ha definito che il cancro non e' operabile e dobbiamo vedere l'oncologo. lo stesso giorno l'oncologo ha suggerito chemio + radio terapia. Sono molto preoccupata, se l'effetti collaterali della terapia non causano più danni e papà avrà molte più complicazioni. Sarebbe meglio di non fare la chemio e aspettare l'evoluzione e trovare una cura alternativa? Non so dove cercare aiuto anche perché, ho bisogno di andare a lavorare e occuparmi della mia piccola bambina. Sono molto stressata perché mi sento in trappola perché non saprei che tipo di cura suggerire a mio papà.
grazie in anticipo per qualsiasi aiuto , anche psicologico

Risposta del team della Linea cancro:

Buongiorno Gabriela,
è comprensibile che la notizia della malattia di suo padre l’abbia sconvolta e che la lontananza accresca in lei il sentimento di impotenza.

Ci telefoni al numero verde della Linea cancro 0800 11 88 11. In questo modo potremo consigliarla e sostenerla al meglio.



Domanda di darione13:
Salve.
mia mamma affetta di neoplasia biliare,avverte senso di nausea vomito e per questo rifiuta il cibo.come posso alleviare tali sintomi

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno darione13,
se il fattore scatenante come, per esempio, una terapia o un tumore, non può essere eliminato, vi sono diversi farmaci che combattono efficacemente la nausea e il vomito. In primo luogo, informi quindi il medico curante che sua mamma soffre di nausea e di vomito, qualora non l’avesse già fatto. Se in questo modo non si ottenesse un controllo soddisfacente dei sintomi, si può consultare un palliativologo, un medico specializzato nella cura dei sintomi di una malattia. Se desidera essere indirizzata a un servizio di cure palliative, non esiti a telefonarci al numero gratuito 0800 11 88 11.

I seguenti accorgimenti alimentari possono alleviare o prevenire il senso di nausea e il vomito:

• Consumare almeno cinque pasti leggeri ripartiti sull’arco della giornata
• Bere e mangiare piano
• Evitare alimenti molto dolci, grassi e che causano meteorismo o hanno un odore forte
• Evitare zuppe o salse contenenti leganti (amido, fecola, panna)
• Rinunciare ai cibi preferiti quando si soffre di nausea e vomito per evitare di sviluppare un’avversione contro di essi perché si associano al senso di malessere provato
• Privilegiare alimenti freddi, leggeri e dal sapore neutro
• Alimenti secchi (Kräker, Zwieback, pane tostato) aiutano a prevenire il vomito
• Bere bibite fredde come, per esempio, la Coca Cola
• Arieggiare a fondo la cucina e la sala da pranzo
• Se non si riesce a mangiare, tentare di bere almeno 1.5 Lal giorno
• Dopo un episodio di forte nausea e vomito, incominciare con un pasto liquido, per poi consumare un pasto passato e solo in seguito un pasto leggero solido.
• Bere poco ai pasti perché troppi liquidi potrebbero saziare precocemente o provocare nausea.
• Riposare dopo i pasti, ma con il busto semieretto o eretto (in poltrona non a letto)
• Indossare vestiti che non stringono in vita
• Evitare di mangiare poco prima della terapia (chemioterapia, radioterapia)
• Prestare attenzione a eventuali fattori che favoriscono l’insorgere della nausea e del vomito come, per esempio, particolari alimenti, circostanze o avvenimenti.
Trova ulteriori consigli alimentari nell’opuscolo della Lega contro il cancro intitolato
Difficoltà di alimentazione e cancro.


Domanda di martinet7:
Ho un tumore osseo alla clavicola sinistra. Sono stata già trattata con i raggi nel 1980, a 17 anni per la sindrome di Hodgkin. La mia domanda: si può sottoporre ulteriormente ai raggi una clavicola già trattata? Questo tumore probabilmente è un sarcoma radioindotto. Sono molto preoccupata. Mi fa male la clavicola da 12 giorni, gli esami sono stati fatti d'urgenza presso l'Hôpital de la Pourtalès a Neuchâtel. Un Doppler, uno scanner e una risonanza magnetica a Epalinges (Losanna). Mi hanno mandato dall'oncologo Pracht del CHUV ma è in vacanza e credo che se si aspetta troppo si possono formare delle metastasi. Ho paura e non penso ad altro! Tutta la mia vita è stata turbata da questa malattia di Hodgkin, soffro di postumi gravi, ho un braccio totalmente paralizzato e dolorante da quando ho 20 anni. La mia vita è un incubo! Tutti gli amici mi hanno abbandonata, è duro...

Risposta del team della Linea cancro:
Salve martinet7,
la Sua inquietudine è ben comprensibile. Desidero tranquillizzarla subito su una delle Sue preoccupazioni principali: è possibile applicare i raggi ad una zona già trattata in precedenza con la radioterapia.

In attesa dell'opinione del Servizio di oncologia medica del CHUV, una psico-oncologa potrà rispondere alle Sue difficoltà emozionali legate all'incertezza. Potrà aiutarla a meglio affrontare la Sua malattia e le ripercussioni sul piano psichico e sociale.

Un sostegno psicologico viene offerto a tutte le persone affette dal cancro seguite dal Servizio di oncologia medica del CHUV, sotto forma di singoli colloqui o di brevi psicoterapie. Se desidera un colloquio può rivolgersi al medico che l'ha indirizzata al CHUV. La metterà in contatto con la psicologa Anne Dunand. Questa prestazione è rimborsata dall'assicurazione malattia di base.



Domanda di Bambi:
Buongiorno,
dopo l'intervento conservativo per asportare un cancro del seno nel dicembre scorso e la successiva radioterapia, mi è stata proposta una terapia antiormonale. Il primo inibitore dell'aromatasi, l'Arimidex, mi ha dato un sacco di problemi: il dolore alle articolazioni era insopportabile. Da 6 settimane sto prendendo un altro preparato, il Femara. Adesso soffro di dolori molto forti alle mani e a tutte le articolazioni delle dita, come se avessi una sindrome del tunnel carpale. Mi sveglio di notte a causa del male e la mattina non riesco né a piegare né a estendere le dita. Il dolore alle articolazioni è meno forte. In altri forum ho letto di un concentrato di micronutrienti con selenio, l'EQUIZYM MCA, che dovrebbe essenzialmente nutrire le mucose, riducendo il dolore articolare.
Qualcuno in Svizzera ha già avuto esperienza con questo preparato? Temo soprattutto che non sia compatibile con il mio inibitore dell'aromatasi, ma vorrei...

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno Bambi,
purtroppo la Sua domanda non ci è giunta completamente, manca parte del testo. Inoltre ho l'impressione che fosse rivolta soprattutto agli utenti del forum. Ha ancora la possibilità di pubblicarla sul forum, per esempio nella sezione dedicata al

cancro del seno o tra i metodi complementari e alternative, sotto Altre terapie.
Tuttavia, anche noi proviamo a darle una risposta su questo canale.

Il dolore articolare fa parte degli effetti collaterali più frequenti di una terapia antiormonale con Femara. Si tratta di un'esperienza disabilitante ed estenuante.
Come abbiamo spiegato in precedenza a Senga, l'agopuntura o una lieve attività fisica regolare possono contribuire a lenire i sintomi. Inoltre, il dolore tende a ridursi nel corso del trattamento.
Ha letto che EQUIZYM MCA potrebbe alleviare il dolore articolare durante una terapia antiormonale e vorrebbe provare questo preparato. Per questo sta cercando persone in Svizzera che l'abbiano già provato e soprattutto vuole essere sicura che sia compatibile con l'inibitore dell'aromatasi Femara, senza che si verifichino interazioni. La persona più competente per darle quest'informazione è sicuramente il Suo oncologo curante. Se il Suo medico non dovesse conoscere o ne sapesse troppo poco su EQUIZYM MCA, gli chieda di indirizzarla a uno degli istituti seguenti:

Istituto di medicina complementare e integrativa dell'Ospedale universitario di Zurigo
Istituto di medicina complementare dell'Università di Berna IKOM
Centro di medicina integrativa dell'Ospedale cantonale di San Gallo


Domanda di CTO:
Salve,
mia madre è malata di cancro del seno in stadio terminale. Ha metastasi in tutte le ossa del corpo. Ha anche un tumore al cervello, trattato circa 3 mesi fa con radioterapia. Finora ha sopportato tutto con grande coraggio. Prende molti analgesici, di conseguenza dorme parecchio. Ma oggi per la prima volta si è comportata in modo molto cattivo con mio padre. C'è un motivo chiaro di questo comportamento? Oppure può essere il risultato di una combinazione di cause (dolore, tumore al cervello)? Grazie mille.
Cordiali saluti

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno CTO,
i tumori o le metastasi al cervello possono provocare alterazioni della personalità. Quindi, il comportamento insolito che ha osservato in Sua madre potrebbe essere una conseguenza della malattia.

I dolori cronici e l’effetto di stordimento e di stanchezza irrimediabile causato dai potenti analgesici sono estremamente logoranti. Pertanto, è altrettanto plausibile anche la Sua ipotesi che lo scoppio emotivo cui ha assistito possa essere causato da questi fattori.

Anche la depressione e la sofferenza in reazione alla perdita della propria integrità fisica possono provocare un'instabilità dell'umore.

Come vede, sono molte le cause che possono spiegare e rendere comprensibile l'insolito scoppio emotivo di Sua madre.

Gestire le alterazioni della personalità di una persona amata è molto duro e difficile per i familiari. L'oncologo curante o la Sua
Lega cantonale contro il cancro possono fornirle gli indirizzi di psico-oncologi in grado di darle un sostegno professionale.

Anche noi consulenti specializzate della Linea cancro (numero gratuito 0800 11 88) siamo a Sua disposizione se ha bisogno di consigli e di sostegno. Siamo raggiungibili telefonicamente dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 19. Saremo liete di rispondere alle Sue domande.

Magari anche Suo padre potrebbe approfittare di quest'offerta. Rifletta sull'opportunità di dirglielo, senza mettergli pressione.



Domanda di MuellDan:
Buongiorno,
mia madre è malata di mesotelioma maligno della pleura. Esistono specialisti/medici che ne sappiano di più su questo cancro e sulle terapie? Ha già subito circa 20 chemio, operare non è più possibile. C'è ancora qualcosa che si può fare, per esempio una farmacoterapia, oppure è un caso senza speranza? Grazie delle informazioni!

Risposta del team della Linea cancro:
Buongiorno MuellDan,
si preoccupa per Sua madre, che è ammalata di mesotelioma pleurico, e cerca specialisti esperti nel trattamento di questa grave malattia.
Si rivolga a un'ospedale universitario. In questi centri lavorano medici con diverse specializzazioni, che conducono regolari colloqui interdisciplinari per discutere i casi dei pazienti. Questi colloqui consentono di proporre ai pazienti le soluzioni terapeutiche ottimali e adattate alla situazione concreta della malattia.

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