2010 - Cancro della pelle e potezione solare


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2010 - Cancro della pelle e potezione solare

Messaggioda admin » gio 29 apr 2010 17:34

Il Prof. Reihard Dummer, Il Prof. Reihard Dummer, vicedirettore del Reparto di dermatologia dell’Ospedale universitario di Zurigo, risponde alle vostre domande:


Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di Gertsch:
Buon giorno.
Qualche giorno fa mi sono accorto che sul mio avambraccio c’è una macchia rosso scuro grande come una moneta da 5 centesimi. Su ambedue gli avambracci da qualche anno ho delle macchie rosa chiaro, in parte circondate da una sottile crosta bianca. Qualche decina d’anni fa ho preso ripetutamente dei colpi di sole sulle braccia. È necessario che mi rivolga al medico? Purtroppo ho letto solo questa sera che c’è stata la giornata del cancro della pelle. Ringraziandola sin da ora per la sua gentilezza, le porgo i miei più distinti saluti

Risposta del prof. Dummer:
Buon giorno, Gertsch.
Peccato che non abbia potuto approfittare dell’occasione per mostrare gratuitamente ad un dermatologo le alterazioni della pelle sul suo braccio.
La sua descrizione non è preoccupante. Ciò nonostante le consiglio di sottoporsi per sicurezza ad un esame dermatologico.
Sulla home page della Lega svizzera contro il cancro troverà maggiori informazioni sulla
Prevenzione del cancro della pelle


Domanda di Küde:
Oggi ho 70 anni, ho la pelle chiara e da giovane età ho sofferto molto a causa dell’acne che avevo soprattutto sul viso e sulla schiena. A quel tempo, per trattare questo genere di problemi si ricorreva ai raggi infrarossi, e così feci anch’io. Qualche volta la lampada era così forte che la pelle si scottava e si spellava. Adesso ho numerosi basaliomi sul naso, alle tempie e sulla schiena. Ho dovuto effettuare anche dei trapianti della pelle. Mi chiedo se non si tratta della conseguenza del trattamento con la lampada a infrarossi? Potrebbe generarsi il cosiddetto melanoma? In caso positivo, che cosa posso fare per impedirlo? La ringrazio per la sua cortese risposta e la saluto cordialmente

Risposta del prof. Dummer:
Buon giorno Kurt.
Ggli infrarossi vengono usati per i trattamenti con i quali si vuole ottenere successo grazie al calore. È il caso per le tensioni muscolari, le fibromialgie, le lombaggini, i disturbi sinusitici, le malattie reumatiche e le otiti medie, nonché per far maturare gli ascessi e anche contro l’acne.
Purtroppo a quei tempi c’erano anche molte lampade che emanavano raggi ultravioletti. Si dovrebbe sapere esattamente di quale tipo di luce si è trattato allora.

I raggi infrarossi ad onde corte hanno un effetto positivo e non invasivo sull’organismo, perché la maggior parte dei raggi penetra negli stati superiori della pelle e nello strato basale senza con ciò essere assorbito. Il calore profondo penetra sino agli strati più profondi della pelle. La pelle e i muscoli vengono stimolati dal calore.
C’è il pericolo che una distanza troppo piccola tra la fonte dei raggi e la pelle oppure tempi di esposizione troppo lunghi provochino delle ustioni. Le ustioni lasciano delle lesioni a livello cellulare e possono quindi far aumentare il rischio di ammalarsi di cancro della pelle.

I basaliomi si generano tra lo strato basale e lo strato corneo e si formano da cheratinociti lungo il follicolo pilifero. Cause e rischi possono essere, per esempio, un tipo di pelle chiara e una pigmentazione scarsa. Anche un sistema immunitario debole e molte altre cause anchepossono favorire l’apparizione di un basalioma. Troverà maggiori informazioni nell’opuscolo
Tumore della pelle non melanoma, basalioma, spinalioma, stadi precursori.

I melanomi si generano da cellule diverse da quelle da cui si formano i basaliomi, ovvero da melanociti (cellule responsabili della formazione del colore della pelle) e non sono quindi responsabili dello sviluppo di un basalioma. Rischi per un melanoma possono essere, tra i numerosi fattori, un’esposizione solare breve e intensa, con colpi di sole, in particolare durante l’infanzia e la giovinezza.

Per minimizzare al massimo il rischio di melanoma, le raccomando di rivolgersi al dermatologo per una visita e di esaminare regolarmente la pelle per individuare eventuali alterazioni. È anche importante che protegga la sua pelle, per esempio con creme solari con un fattore di protezione molto elevato, oppure coprendosi il capo ecc.: in questo modo potrà evitare ulteriori lesioni della pelle. Sulla pagina
Prevenzione del cancro della pelle della Lega svizzera contro il cancro potrà trovare ulteriori indicazioni sulla prevenzione.


Domanda di Cori:
Buon giorno, avrei una domanda: le lampade a infrarossi sono cancerogene? Il mio medico dice di no. Ma perché su determinate creme solari si trova, oltre alla protezione UV, anche la protezione infrarossi? Grazie mille. Cori

Risposta del prof. Dummer:
Buon giorno Cori.
Ci sono delle indicazioni secondo cui i raggi infrarossi, come li si trovano nella luce solare, accelerano dei processi biologici, che avviano il processo di invecchiamento della pelle e quindi potrebbero essere eventualmente cancerogeni.
Alcuni prodotti di protezione solare e prodotti per la cura della pelle contengono già oggi delle molecole attive o antiossidanti che proteggono contro l’invecchiamento della pelle. Ma attualmente non ci sino indicazioni per cui la dichiarazione di protezione contro i raggi infrarossi sui prodotti protettivi contro il sole possa essere utile o ragionevole. Per questo motivo attualmente in Svizzera non si parla di protezione antiraggi infrarossi.

Per le lampade a infrarossi, che vengono usate soprattutto a scopi terapeutici, non si dispone attualmente di rapporti di ricerca che possano confermare o smentire la nocività per la pelle. L’UFSP sta attualmente esaminando la pericolosità dei raggi infrarossi. Si disporrà di risultati però soltanto tra qualche anno.



Domanda di Yvonne:
Negli ultimi tempi sto notando sempre più macchie brune. All’inizio assomigliano a lentiggini, ma ho la sensazione che si ingrandiscano. Cosa può essere? Cordiali saluti, Yvonne.

Risposta del prof. Dummer:
Buongiorno Yvonne.
Purtroppo è impossibile stabilire con sicurezza sul Forum cancro che tipo di macchie sono comparse nel suo caso. Vanno considerate varie possibilità:

Lentiggini
Le lentiggini compaiono nelle persone predisposte ogni primavera ed estate sul viso o anche sul busto. Insorgono perché le cellule pigmentarie delle lentiggini producono più melanina rispetto alla pelle circostante. Di solito fanno la prima comparsa già in età molto giovane e interessano soprattutto persone giovani dai capelli biondo-rossicci. D’inverno le lentiggini sbiadiscono o spariscono.

Melasma
Si tratta di pigmentazioni brunastre su fronte, tempie e guance che compaiono in giovani donne. Sono di forma irregolare e possono confluire in chiazze più grandi. La pigmentazione si accentua sotto i raggi solari. Possono essere causate da fattori ormonali (es. gravidanza, pillola anticoncezionale), cosmetici o medicamenti. Se le chiazze sono la conseguenza dell’assunzione di medicamenti o di contraccettivi orali è raccomandabile, nel limite del possibile, sospendere o sostituire il farmaco in questione dopo averne discusso con il medico.

Nei (nevi, macchie pigmentate)
Neo è il termine popolare per designare piccoli tumori benigni delle cellule pigmentarie della pelle. Possono comparire nell’arco di tutta la vita.
I nei (o nevi) sono quasi sempre innocui. Tuttavia alcuni tipi di nei sono associati a un rischio di degenerazione in melanoma maligno, perciò è importante determinare il tipo preciso di ogni tumore pigmentato della pelle.

La classificazione precisa dei vari tipi di macchie pigmentate e quindi la valutazione del rischio di cancro può essere effettuata solo da un dermatologo o da un medico esperto in dermatologia. Perciò le consiglio di consultare uno specialista.



Domanda di Virginie:
Buongiorno, ho 41 anni è ho numerosi nei sul corpo. Negli ultimi 10 anni ho consultato 3 differenti dermatologi che mi hanno detto che devo controllare la pelle. Sono sorpresa delle loro raccomandazioni. Se li ho consultati è perché voglio che siano loro a controllare la mia pelle. Non possono scattare una fotografia ogni anno e confrontarle? Come vuole che riesca a controllare la schiena e il lato posteriore delle gambe? Perciò le chiedo se non conosce un buon dermatologo a Ginevra che possa assistermi correttamente.


Risposta del prof. Dummer:
Buongiorno signora.
Di solito non si scattano foto di tutto il corpo ogni anno. Si documentano solo le macchie pigmentate sospette.
L’autoesame periodico della pelle le consente di riconoscere eventuali alterazioni e di mostrarle per tempo a un dermatologo.

Qui può trovare tutte le spiegazioni che l’aiuteranno ad eseguire facilmente il controllo dei suoi nei.

A questo
link trova gli indirizzi dei dermatologi di Ginevra.
Ovviamente, anche il suo medico di famiglia può indirizzarla a uno specialista della pelle.

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