2016 - cancro dell’intestino


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2016 - cancro dell’intestino

Messaggioda admin » mar 1 mar 2016 13:23

Il Prof. dott. med. Urs Marbet risponde alle vostre domande:

Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di mark8006:
Ho 67 anni, finora non ho avuto irregolarità o disturbi nell'evacuazione e nella mia famiglia non ci sono casi di cancro intestinale. Per me sarebbe utile ed efficace svolgere in un primo momento il test "No al cancro intestinale" disponibile nelle farmacie (con eventuale coloscopia in un secondo momento se richiesto dai risultati)? Grazie mille del suo consiglio!

Risposta del Prof. Marbet:
Buon giorno mark8008
Sì, è giusto come dice lei. Per l'accertamento diagnostico precoce del cancro intestinale presso le persone sane a partire da 50 anni di età e senza rischio familiare sono disponibili due metodi: il cosiddetto test del sangue occulto nelle feci e l'endoscopia intestinale (coloscopia). Un vantaggio della coloscopia è che tramite questa analisi si possono individuare più stadi preliminari del cancro intestinale ed eliminarli subito. Pertanto questo metodo serve sia all'accertamento precoce che alla prevenzione del cancro intestinale. Capita raramente che il test del sangue occulto non riveli un tumore esistente.

Secondo quanto ci scrive lei non ha rischi particolari per il cancro intestinale. Nella sua famiglia non vi sono casi di cancro intestinale, suppongo che lei non abbia forte sovrappeso, non fumi, mangi spesso verdura e frutta e magari faccia anche un po' di sport. Se non ha dolori addominali oppure non ha perso peso senza una ragione o non ha notato del sangue nelle feci, il test del sangue occulto nelle feci è una buona alternativa all'endoscopia intestinale. Un dato statistico: ci vogliono oltre 2000 endoscopie per scoprire un cancro intestinale che non era stato rilevato tramite il test del sangue occulto. Vale a dire che il rischio per lei è minimo.

Può procurarsi l'occorrente per il test del sangue occulto dal suo medico o nella sua farmacia. Può prelevare un campione di feci a casa sua e inviarlo direttamente al laboratorio per l'analisi. Il risultato del test viene consegnato al suo medico o al suo farmacista e con loro potrà discuterne. L'importante è utilizzare il test offerto anche dalle farmacie. Attualmente è il test più sicuro sul mercato disponibile in Svizzera.

Se il risultato del test è positivo è necessario svolgere ulteriori accertamenti. Pertanto il suo farmacista la indirizzerà a un medico che concorderà con lei come procedere e che avvierà gli accertamenti necessari. Allo stesso modo procede anche il suo medico di famiglia. Se il test del sangue occulto nelle feci è negativo, va ripetuto ogni 2 anni.

Prima di svolgere un'endoscopia intestinale a scopo preventivo è necessario svuotare e ripulire l'intestino. In seguito viene introdotta nell'intestino una piccola sonda flessibile dotata di telecamera: essa permette di controllare l'interno dell'intestino e, se necessario, di prelevare un campione di tessuto oppure di asportare le alterazioni precancerose, gli adenomi.
In caso di risultato negativo si consiglia di ripetere l'endoscopia intestinale ogni 10 anni.

Per ulteriori informazioni sulla campagna e per un elenco delle farmacie che vi partecipano consultare il sito di
Pharma Suisse.


Domanda di Jsdlv-tszlo:
Pattinando sono caduto sul sedere. La caduta è stata così forte che ho avuto uno choc e una sensazione di gelo. Non ho battuto l'osso sacro, ma solo i muscoli e non ho provato neppure troppo dolore. L'estate successiva mi è stato diagnosticato un tumore del retto. Il tumore si trovava alla fine del retto e i medici hanno stimato che si fosse sviluppato nel corso degli ultimi quattro mesi. Anche questo è stato uno choc. Ora, dopo la terapia sto di nuovo bene. Per il resto ero e sono una persona assolutamente sana. Ma continuo a chiedermi se la caduta e il cancro sono in rapporto causale. È possibile che il tessuto nella zona rettale si sia sviluppato in modo maligno? È una supposizione sbagliata?

Risposta del Prof. Marbet:
Buon giorno Jsdlv-tszlo
Lei ha avuto un tumore del retto e per fortuna ha risposto bene alla terapia. Ora si chiede se possa esservi una relazione tra la caduta sul sedere e il tumore. Questa relazione è estremamente improbabile. Di regola ci vogliono molti anni perché da mutazioni benigne si sviluppi un tumore maligno. Quando il tumore è maligno può svilupparsi più rapidamente e credo che i suoi medici le abbiano voluto dire che il tumore si è trasformato in tumore maligno nei 4 mesi precedenti. Può succedere, anche se raramente, che una malattia molto grave indebolisca in tal misura il sistema immunitario da accelerare la crescita di un tumore. Di certo la sua caduta non è stata un evento di questa portata.
L'opuscolo
Il cancro del colon e del retto della Lega svizzera contro il cancro tematizza le possibili cause e i rischi.


Domanda di Dominic P.:
Salve, circa 6-8 anni fa a mia madre fu diagnosticato il cancro intestinale. Io vorrei sottopormi ad accertamenti. Ho solo 22 anni, è possibile? E il rischio che abbia o che mi venga questo cancro è alto?

Risposta del Prof. Marbet:
Salve Dominic P
La sua domanda è assolutamente sensata. Chi ha un parente di primo grado (genitore, fratello o sorella) malato di cancro intestinale corre un rischio più elevato di sviluppare questa malattia. Pertanto è molto sensato informarsi su possibili misure di accertamento diagnostico precoce. Le prospettive di guarigione da questa malattia sono maggiori se viene diagnosticata tempestivamente, piuttosto che in uno stadio avanzato e non di rado è addirittura possibile prevenire il cancro intestinale.

Da un lato l'entità del suo rischio dipende dall'età di sua madre al momento della diagnosi. Inoltre è importante sapere se sua madre aveva altri tumori e se nella cerchia di parenti di sua madre vi sono stati altri tumori maligni. In base a questi dati si stabilisce il suo rischio di cancro intestinale e anche quando è bene iniziare a svolgere endoscopie intestinali preventivi.

Il suo rischio di ammalarsi di cancro intestinale nel corso della vita è almeno il doppio del normale, vista la malattia di sua madre. Vale a dire che il rischio è circa del 12% anziché del 6%. Se sua madre si è ammalata di cancro intestinale a meno di 50 anni, il suo rischio è almeno triplo, vale a dire tra il 15% e il 20%. La sua prima endoscopia preventiva dovrebbe avvenire circa 10 anni prima del raggiungimento dell'età in cui sua madre si è ammalata. Se sua madre allora aveva 50 anni, lei deve fare la prima endoscopia a 40 anni. Se sua madre si è ammalata già prima di 45 anni o se anche altri parenti stretti hanno avuto dei tumori, allora è anche possibile che vi sia una sindrome tumorale familiare. In tal caso deve assolutamente concordare con il medico di famiglia o con uno specialista quando iniziare la prevenzione. Sulla base dei vari fattori di rischio il medico può valutare il suo rischio personale e proporle un piano di prevenzione individuale.

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