2013 - Cancro dell’intestino


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2013 - Cancro dell’intestino

Messaggioda admin » mar 5 mar 2013 12:15

Il dr. med. Reto Guetg, un esperto di questo tumore, risponde alle vostre domande:


Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di Mariano:
Salve,
mi chiamo Mariano e mia moglie Irina.Vorremmo sapere se può darci alcuni consigli se la chemioterapia che mia moglie andrà a fare è giusta o se ci sono altre forme di cura più adatte. Mia moglie è stata operata per neoplasia al giunto sigma-retto. Campione biologico:1 giunzione retto -sigma.2 anello anastomico colico.3 anello anastomico rettale. Descrizione macroscopica eseguita da MB. 01-Tracia colica di 20cm con a circa 4cm da uno dei margini neoformazion di 3cm. 02-Anello di parete intestinale. 03-Anello di parete intestinale. DIAGNOSI. 01-Sezioni di parete colica con quadri di adenocarcinoma ulcerato,moderatamente e poco differenziato,infiltrante a tutto spessore l'organo fino al grasso periviscerale. Metastasi da adenocarcinoma in 3 degli 11 linfonodi repertati. 02/03-Anello di parete colica libero da infiltrazione neoplastica. CONSULENZA ONCOLOGICA. Emicolectomia in laparoscopia,istologica adenok colico,G2;stadio:pT3,N1;cMO. Trattamento-chemioterapico adiuvante (regime Xelox,con oxaliplarino e capecitabina. Manca solo l'esame che stiamo ancora aspettando del sangue ed amatochimici... Se nel frattempo può darci qualche indicazione le saremo grati...
In atteso di una vostra cordila risposta le porgo i mie cordiali saluti Mariano.

Risposta del dott. Reto Guetg:
Buongiorno Mariano,
per un secondo parere può rivolgersi
all’Istituto oncologico della Svizzera Italiana
Il medico specialista per i tumori gastro-intestinali si chiama Dr. med. Piercarlo Saletti.
Cordiali saluti.



Domanda di Marcella:
Mia mamma (e probabilmente anche sua madre) soffriva di cancro intestinale. Ora è guarita. È opportuno che mi sottoponga anch'io a una visita con coloscopia? O ad altri esami? A partire da quale età? Seguo un'alimentazione sana e faccio molta attività fisica.

Risposta del dott. Reto Guetg:
Buongiorno Marcella,
sono contento che Sua mamma sia guarita dalla malattia.
Il rischio di riscontrare la malattia è in effetti più elevato per i parenti di primo grado. A questo proposito Le raccomando di leggere l'opuscolo della Lega contro il cancro
«Rischio di cancro ereditario» .
Nel Suo caso, la diagnosi precoce assume un ruolo ancora più importante. Stando allo stato delle conoscenze attuali, si raccomanda di svolgere una coloscopia 10 anni prima dell'età più precoce di comparsa di un tumore in famiglia. L'età raccomandabile per una coloscopia nel Suo concreto caso, dipende pertanto dal momento in cui Sua madre ha riscontrato il cancro per la prima volta. Una coloscopia preventiva è consigliabile a tutti al più tardi a partire dal 50° anno di età. I polipi, che costituiscono uno stadio precoce di cancro intestinale, possono così essere scoperti e rimossi. A seconda della situazione (sussistenza o no di polipi; tipo, quantità e dimensione dei polipi), lo specialista stabilisce in seguito ogni quanto tempo va effettuata la periodica coloscopia.
Lei segue una dieta sana e pratica molta attività fisica. Così facendo, contribuisce notevolmente a uno stile di vita sano.
Sul sito web della Lega contro il cancro sono disponibili informazioni generali sulla prevenzione. Al seguente
link potrà invece trovare informazioni specifiche sull'alimentazione.


Domanda di Heinz:
Ho subito un intervento chirurgico e sono stato sottoposto a una chemioterapia comprendente otto infusioni di Eloxatin e compresse Xeloda. Ora, due settimane dopo il termine della terapia, soffro di un formicolio crescente alle punte delle dita e alle piante del piede. Per quanto tempo dureranno ancora questi disturbi? Cosa posso fare per migliorare la situazione?

Risposta del dott. Reto Guetg:
Buongiorno Heinz,
Lei ha subito dapprima un'operazione e in seguito una chemioterapia. I sintomi da Lei descritti, ovvero il formicolio sulle punte delle dita e alle piante dei piedi, sono conosciuti come «eritrodisestesia palmo-plantare» a volte riportata anche come «sindrome mano-piede». Si tratta dell'effetto indesiderato più frequente provocato dal farmaco Xeloda. Tale reazione alle estremità può essere causata anche dall'Eloxatin.
Si raccomandano i seguenti rimedi: curare le mani e i piedi con lozioni o pomate che contengono grassi; evitare temperature estreme (freddo e calore): evitare forti e ripetute pressioni e sfregamenti sui palmi delle mani e dei piedi (scarpe strette, lavoro con utensili). In una parte dei pazienti la piridossina (vitamina B6) rappresenta una terapia efficace contro la sindrome mano-piede. Le consiglio di parlarne con il suo oncologo.
Per quanto riguarda la durata dei sintomi, è difficile fare previsioni. Possono passare poco dopo terminata la terapia come anche persistere per alcune settimane.



Domanda di TBL:
Egregio dott. Guetg,
mio padre (93) soffre da anni di polipi sanguinanti, alcuni dei quali due anni fa sono stati asportati durante una coloscopia. Non è stato riscontrato alcun tumore. Io (58) non ho disturbi all'intestino e seguo una sana dieta vegetariana. Da tanti anni vado di corpo di solito dalle due alle tre volte al giorno. Questo mi fa sentire bene e sana. Il mio medico curante vorrebbe sottopormi a una coloscopia. Durante l'ultimo checkup non mi ha consegnato nessun risultato relativo a sangue occulto nelle feci. Ho poca voglia di sottopormi alla coloscopia sia per le circostanze che per i costi che sarei costretta a sostenere per intero di tasca propria (a causa dell'elevata franchigia). Domanda: su un sito americano relativo al cancro ho letto un articolo sulla sigmoidoscopia che pare sia meno efficace della completa coloscopia, ma che abbinata al test del sangue occulto nelle feci ogni 5 anni sembra sia molto più facile da effettuare e altrettanto efficiente. Ritiene che sia un'alternativa adatta al mio caso? In Svizzera si trovano solo pochissime informazioni in merito. Esiste una struttura nella regione di Berna che offre questa possibilità?

Risposta del dott. Reto Guetg:
Buongiorno,
Lei contribuisce notevolmente alla prevenzione personale di malattie tumorali. Comprendo benissimo i Suoi indugi a causa delle circostanze e dei costi per la coloscopia.
Il "test del sangue nelle feci" permette di scoprire già piccole quantità di sangue occulto nelle feci. Nel caso in cui questo esame risultasse positivo, va rilevata la sede dell'emorragia.
La sigmoidoscopia permette di controllare soltanto la parte inferiore dell'intestino crasso. Eventuali polipi e mutamenti nella parte superiore non possono dunque essere esclusi.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente
link .
La Lega svizzera contro il cancro si impegna per un programma di prevenzione sull'intero territorio nazionale. Le consigliamo di leggere anche le
seguenti pagine a riguardo.
Consulti ancora il Suo medico di famiglia per discutere della situazione. La sigmoidoscopia può essere effettuata da qualsiasi gastroenterologo (specialista dell'intestino).



Domanda di Françoise:
Mio padre è affetto da questo cancro e tra i miei parenti stretti ne soffre anche mia zia (e ne sono morte la mia bisnonna e la mia nonna). Mi consiglia di fare una colonscopia?
Grazie del suo consiglio
Françoise

Risposta del dott. Reto Guetg:
Salve Françoise,
Fa bene a informarsi, visto che il rischio di cancro intestinale aumenta per le persone ai cui genitori o fratelli e sorelle è stata diagnosticata questa malattia.
Si raccomanda di consultare il medico di famiglia anche quando:

• si è già avuta un'operazione di asportazione di polipi intestinali
• un parente stretto soffre di un'infiammazione cronica all'intestino

I controlli medici, compresa la colonscopia, devono iniziare circa dieci anni prima di raggiungere l'età che aveva il familiare cui è stato diagnosticato il cancro in età più giovane. Se il cancro intestinale è stato diagnosticato a un familiare prima dei 45 anni, i suoi parenti stretti dovrebbero fare dei controlli a partire dall'età di 20 - 25 anni.
Questi accertamenti precoci permettono di scoprire il cancro in uno stadio iniziale, cosa che permette un trattamento meno pesante e conduce a una prognosi migliore.

Troverà informazioni più dettagliate nei nostri opuscoli
Rischio di cancro ereditario e No al cancro intestinale ? .


Domanda di Feline:
Buongiorno,
mio marito nel marzo del 2010 ha subito l'asportazione di un tumore dell'ano con successiva chemio e radioterapia. Non erano presenti metastasi o linfonodi. Gli è stata applicata una sacca da stomia ed è considerato "guarito". Ora è di nuovo in ottima forma, lavora e pratica sport. Dopo l'operazione ha tuttavia iniziato a soffrire di disturbi di erezione. Su consiglio dell'urologo ci abbiamo provato con Cialis e Viagra. Il successo tuttavia è mediocre. Potete consigliarci altri rimedi? Mio marito ha 47 anni. Il nostro desiderio di avere figli lo abbiamo per fortuna abbandonato. Ringrazio fin d'ora della Sua risposta.
Cordiali saluti

Risposta del dott. Reto Guetg:
Buongiorno Feline,
sono lieto che Suo marito si senta di nuovo in forma e che abbia ripreso a lavorare e praticare sport.
La vita di coppia tuttavia ha subito un brusco cambiamento.
Una malattia tumorale e il rispettivo trattamento può causare un impatto sui processi fisici e psichici necessari per l'erezione. I pazienti con stoma possono sentirsi feriti nella loro integrità e nella loro autostima a causa dei cambiamenti a livello fisico. In questi casi si rende necessaria da entrambi i partner una grande capacità di immedesimazione e pazienza e talvolta anche l'aiuto da parte di specialisti.
Sicuramente avrete già discusso con l'urologo su possibili motivi di ordine medico dei disturbi erettili e sulle possibili varianti di dosaggio dei due farmaci da Lei menzionati.
Informazioni e consigli utili su come comportarsi in caso di problemi legati alla sessualità dopo una malattia tumorale sono disponibili nell'opuscolo
Il cancro e la sessualità maschile . La Lega cantonale contro il cancro e la Linea cancro sono a Vostra disposizione come punti di riferimento e sono liete di segnalarvi anche nominativi di consulenti di coppia.


Domanda di Titine:
Ho metastasi di un tumore intestinale nei polmoni. La chemioterapia inizia tra circa una settimana. Quali probabilità ho di guarire? Posso lavorare durante la chemioterapia? Ho un'assicurazione ospedaliera per il reparto comune sono dunque in buone mani?

Risposta del dott. Reto Guetg:
Può partire dal presupposto che Le sarà somministrata la terapia che in base a studi clinici è considerata la più efficace per fermare la malattia. Nonostante non si possano fare previsioni sulle probabilità personali di guarigione (ogni paziente risponde infatti in maniera diversa alla stessa terapia), vi è motivo di essere ottimisti.

Se sarà in grado di lavorare o no durante la terapia dipende da come sopporta quest'ultima, ovvero se insorgono effetti collaterali e con quale efficacia possono essere alleviati con la somministrazione di farmaci.

I costi della terapia dovrebbero essere coperti dall'assicurazione di base, a meno che il medico curante non Le abbia detto altrimenti. Accerti comunque presso il medico che Le ha prescritto la terapia che quest'ultima venga effettivamente pagata dall'assicurazione di base. In caso affermativo, le Sue spese si limitano alla franchigia più il 10% dei costi della terapia. In ogni caso, ha la possibilità di rivolgersi al servizio sociale della Sua Lega cantonale contro il cancro. Un'assistente sociale verificherà se ha diritto a un sussidio finanziario e se necessario, La aiuterà ad ottenerlo.

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