Avete domande sulla radiotherapia oncologica?
Cogliete l'opportunità e ponete le vostre domande ai nostri due esperti entro fine aprile 2023:
Dr. med. Markus Notter, specialista in radio-oncologia, Lindenhofspital Bern
Fabiola In-Albon, infermiera specialista clinica in oncologia, clinica universitaria di radio-oncologia, Inselspital Berna
Trovate maggiori informazioni e il link per il formulario sulla Pagina iniziale del forum.
Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.
Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch
Cordiali saluti dalle moderatrici.
2023 - Radioterapia oncologica
Pannello di Controllo Moderatore
RadRadioterapia vicina al nervo ottico: effetti indesiderati
Domanda di edkan:
Tre anni fa mio padre ha avuto un tumore nel seno paranasale. Il tumore è stato asportato chirurgicamente e all’operazione è seguita una radioterapia.
Da quella radioterapia mio padre ha problemi agli occhi, con bruciore e dolore finché li tiene aperti, ossia tutto il giorno. Ora si è sviluppata una recidiva locale. Siccome il tumore è molto vicino al nervo ottico, è necessario asportare l’occhio destro. Dopo l’intervento è prevista ancora una radioterapia. La nostra paura è che l’occhio sinistro venga ulteriormente danneggiato. Da anni non riusciamo a trovare una soluzione per il bruciore e il dolore. Mio padre ha provato letteralmente tutti i colliri e gel oftalmici. Qualcun altro ha fatto un’esperienza simile e magari ha trovato una soluzione?
Risposta di Fabiola In-Albon, infermiera SUP con specializzazione in area oncologica, Inselspital di Berna (radio-oncologia) e Lega svizzera contro il cancro (Linea cancro)
Buongiorno edkan,
Una radioterapia nelle vicinanze dell’occhio può causare una produzione insufficiente di lacrime nelle ghiandole lacrimali o un’ostruzione del deflusso delle lacrime nella cavità nasale. Questi problemi possono provocare bruciore e dolore all’occhio. Tuttavia, le ghiandole lacrimali sono situate sul lato esterno superiore rispetto all’occhio, e in teoria dovrebbero essere risparmiate dalla radioterapia. I disturbi che Suo padre ha adesso a entrambi gli occhi apparentemente non sono spiegabili solo dalla radioterapia che ha ricevuto in passato. Pomate e gel finora non hanno prodotto alcun effetto. Forse compresse calde o fredde possono alleviare in parte il prurito e il bruciore agli occhi. Le compresse dovrebbero essere impregnate di acqua o di tè nero non forte.
Ora Suo padre deve sottoporsi a una nuova operazione per asportare l’occhio destro. Lei teme che la nuova radioterapia possa danneggiare ulteriormente l’occhio sinistro. Il radio-oncologo responsabile può spiegarle se il campo di irradiazione include l’occhio rimanente, e in che misura. Non esiti a parlare con l’équipe curante delle Sue paure e dei problemi comparsi finora. Con una moderna pianificazione della radioterapia si riesce a evitare il più possibile questi danni secondari.
Tre anni fa mio padre ha avuto un tumore nel seno paranasale. Il tumore è stato asportato chirurgicamente e all’operazione è seguita una radioterapia.
Da quella radioterapia mio padre ha problemi agli occhi, con bruciore e dolore finché li tiene aperti, ossia tutto il giorno. Ora si è sviluppata una recidiva locale. Siccome il tumore è molto vicino al nervo ottico, è necessario asportare l’occhio destro. Dopo l’intervento è prevista ancora una radioterapia. La nostra paura è che l’occhio sinistro venga ulteriormente danneggiato. Da anni non riusciamo a trovare una soluzione per il bruciore e il dolore. Mio padre ha provato letteralmente tutti i colliri e gel oftalmici. Qualcun altro ha fatto un’esperienza simile e magari ha trovato una soluzione?
Risposta di Fabiola In-Albon, infermiera SUP con specializzazione in area oncologica, Inselspital di Berna (radio-oncologia) e Lega svizzera contro il cancro (Linea cancro)
Buongiorno edkan,
Una radioterapia nelle vicinanze dell’occhio può causare una produzione insufficiente di lacrime nelle ghiandole lacrimali o un’ostruzione del deflusso delle lacrime nella cavità nasale. Questi problemi possono provocare bruciore e dolore all’occhio. Tuttavia, le ghiandole lacrimali sono situate sul lato esterno superiore rispetto all’occhio, e in teoria dovrebbero essere risparmiate dalla radioterapia. I disturbi che Suo padre ha adesso a entrambi gli occhi apparentemente non sono spiegabili solo dalla radioterapia che ha ricevuto in passato. Pomate e gel finora non hanno prodotto alcun effetto. Forse compresse calde o fredde possono alleviare in parte il prurito e il bruciore agli occhi. Le compresse dovrebbero essere impregnate di acqua o di tè nero non forte.
Ora Suo padre deve sottoporsi a una nuova operazione per asportare l’occhio destro. Lei teme che la nuova radioterapia possa danneggiare ulteriormente l’occhio sinistro. Il radio-oncologo responsabile può spiegarle se il campo di irradiazione include l’occhio rimanente, e in che misura. Non esiti a parlare con l’équipe curante delle Sue paure e dei problemi comparsi finora. Con una moderna pianificazione della radioterapia si riesce a evitare il più possibile questi danni secondari.
Radioterapia in caso di cancro della cavità orale
Domanda di: Andreas F
Buongiorno,
ho una domanda sulla radioterapia per i tumori della cavità orale. È possibile eseguirla anche in questo caso e, se sì, a che condizioni?
Grazie e cordiali saluti
Risposta di: Dr. med. Markus Notter, specialista in radio-oncologia, Lindenhofspital Berna
L’indicazione di una radioterapia nei pazienti affetti da tumori della cavità orale è posta sulla base dei seguenti criteri:
- lo stadio della malattia;
- le caratteristiche biologiche delle cellule tumorali;
- eventuali malattie concomitanti;
- l’operabilità o inoperabilità del tumore;
- il rischio individuale di recidiva e/o progressione, e
- lo stato generale di salute del paziente.
Nell’ambito della terapia del carcinoma della cavità orale, la radioterapia può essere impiegata:
- con intento curativo (radioterapia radicale primaria);
- per migliorare il controllo locale del tumore dopo o prima di una terapia chirurgica (radioterapia adiuvante o neoadiuvante);
- per alleviare i sintomi causati dal tumore (radioterapia palliativa).
Tuttavia, una radioterapia in tutta la regione orecchie-naso-gola, quindi anche nella cavità orale, è sempre ancora relativamente gravida di conseguenze malgrado le tecniche più moderne, per esempio con un risparmio ottimale delle ghiandole salivari o dei denti. Le reazioni delle mucose possono essere temporaneamente forti, sono dure da sopportare per le persone colpite e richiedono cure specifiche di supporto (sciacqui orali, ecc.), si può perdere il gusto, la deglutizione è dolorosa e può diventare difficile alimentarsi. Talvolta è necessario passare temporaneamente a un’alimentazione tramite sonda. Malgrado queste reazioni passeggere, in confronto al solo intervento chirurgico la radioterapia ha il vantaggio di consentire di ridurre le mutilazioni, ad esempio si riesce a conservare la lingua, quindi anche la capacità di parlare, ecc. Un altro aspetto molto importante è che oggi è possibile riprendersi bene da questi effetti indesiderati acuti, in particolare perché nella maggior parte dei casi il radio-oncologo agisce nel quadro di una strategia globale di assistenza del paziente. La Sua clinica e il reparto di radio-oncologia sapranno sicuramente consigliarle se nel Suo caso una radioterapia può essere presa in considerazione, per quale scopo dovrebbe essere impiegata e quali effetti collaterali temporanei potrà provocare.
Buongiorno,
ho una domanda sulla radioterapia per i tumori della cavità orale. È possibile eseguirla anche in questo caso e, se sì, a che condizioni?
Grazie e cordiali saluti
Risposta di: Dr. med. Markus Notter, specialista in radio-oncologia, Lindenhofspital Berna
L’indicazione di una radioterapia nei pazienti affetti da tumori della cavità orale è posta sulla base dei seguenti criteri:
- lo stadio della malattia;
- le caratteristiche biologiche delle cellule tumorali;
- eventuali malattie concomitanti;
- l’operabilità o inoperabilità del tumore;
- il rischio individuale di recidiva e/o progressione, e
- lo stato generale di salute del paziente.
Nell’ambito della terapia del carcinoma della cavità orale, la radioterapia può essere impiegata:
- con intento curativo (radioterapia radicale primaria);
- per migliorare il controllo locale del tumore dopo o prima di una terapia chirurgica (radioterapia adiuvante o neoadiuvante);
- per alleviare i sintomi causati dal tumore (radioterapia palliativa).
Tuttavia, una radioterapia in tutta la regione orecchie-naso-gola, quindi anche nella cavità orale, è sempre ancora relativamente gravida di conseguenze malgrado le tecniche più moderne, per esempio con un risparmio ottimale delle ghiandole salivari o dei denti. Le reazioni delle mucose possono essere temporaneamente forti, sono dure da sopportare per le persone colpite e richiedono cure specifiche di supporto (sciacqui orali, ecc.), si può perdere il gusto, la deglutizione è dolorosa e può diventare difficile alimentarsi. Talvolta è necessario passare temporaneamente a un’alimentazione tramite sonda. Malgrado queste reazioni passeggere, in confronto al solo intervento chirurgico la radioterapia ha il vantaggio di consentire di ridurre le mutilazioni, ad esempio si riesce a conservare la lingua, quindi anche la capacità di parlare, ecc. Un altro aspetto molto importante è che oggi è possibile riprendersi bene da questi effetti indesiderati acuti, in particolare perché nella maggior parte dei casi il radio-oncologo agisce nel quadro di una strategia globale di assistenza del paziente. La Sua clinica e il reparto di radio-oncologia sapranno sicuramente consigliarle se nel Suo caso una radioterapia può essere presa in considerazione, per quale scopo dovrebbe essere impiegata e quali effetti collaterali temporanei potrà provocare.
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