Radioterapia - 2017


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Radioterapia - 2017

Messaggioda admin » gio 18 mag 2017 16:24

Fabiola In-Albon, infermiera SUP con specializzazione in area oncologica, consulente in psico-oncologia SSPO alla Clinica universitaria di radio-oncologia dell’Inselspital di Berna e collaboratrice della Linea cancro, risponde nel mese di maggio alle domande scritte.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch

Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.
Ulteriori domande e risposte saranno pubblicate qui di seguito nei prossimi giorni.

Cordiali saluti dalle moderatrici.

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Conseguenze della terapia

Messaggioda admin » gio 18 mag 2017 16:26

Domanda di: Ewald
Il 4 aprile sono stato operato per un cancro del polmone. In precedenza ho ricevuto 4 chemioterapie. Finora ho sopportato bene tutto, ad eccezione di un formicolio nelle mani e nei piedi. Sparisce con il tempo? Ora mi attendono 36 sedute di radioterapia. Ne ho già completate 4. È possibile che inducano una mancanza di appetito e una lieve tendenza alla depressione? Cosa si può fare? Grazie della Sua risposta.
Cordiali saluti
Ewald

Risposta di Fabiola In-Albon
Buongiorno Ewald,
Lei ha sopportato bene la chemioterapia, le è rimasto solo un formicolio a mani e piedi. Questo formicolio in genere regredisce molto lentamente. Tuttavia in una piccola minoranza dei pazienti può persistere, il che risulta solitamente molto fastidioso o persino doloroso per la persona colpita. Se queste sensazioni sgradevoli le danno molto fastidio o le creano impedimenti, lo comunichi al suo oncologo. Ci sono varie possibilità per alleviare questi sintomi. Il medico sarà pronto a discuterne con lei.

Ora ha iniziato la radioterapia e soffre di inappetenza e di un senso di depressione.
L’inappetenza è un sintomo molto poco specifico e può dipendere dalla malattia, dal trattamento o anche dal suo stato d’animo. La radioterapia dei polmoni può comportare anche l’irraggiamento di organi vicini, come l’esofago o la parte superiore dell’addome, e provocare per esempio inappetenza, nausea e/o dolore. Tuttavia, di solito questi effetti collaterali si manifestano in una fase più avanzata della radioterapia.
Anche una depressione può accompagnare una malattia tumorale e il suo trattamento, poiché la diagnosi di cancro polmonare è molto pesante per il paziente e il suo entourage, e fa paura. Informi il suo medico in merito a questi sintomi che la preoccupano. Il medico sarà in grado di ipotizzarne l'origine, che sia la malattia o la terapia, e di prendere le adeguate contromisure.
Inoltre, un'attività fisica moderata e adeguata allo stato di salute o persino solo il muoversi all’aria aperta possono migliorare l’appetito e la depressione, così come contrastare la sensazione di stanchezza che spesso l’accompagna.

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Brachiterapia della prostata

Messaggioda admin » gio 18 mag 2017 16:28

Domanda di: Thomi
Buongiorno, mio padre ha un cancro alla prostata e gli è stata proposta una terapia con «SIIDS». Cos’è di preciso, e ha senso? Grazie della vostra risposta!

Risposta di Fabiola In-Albon
Buongiorno Thomi,

la terapia con «seeds», che significa «semi» in inglese, è una cosiddetta brachiterapia a basso dosaggio. «brachi» è una parola di origine greca che significa corto/vicino. I semi sono sorgenti di radiazioni di dimensioni minime, impiantati in parte sotto narcosi, composti da capsule di titanio grandi come chicchi di riso. Le capsule di titanio emettono in modo continuo una piccola dose di radiazioni che agiscono localmente sul tumore. La radiazione diminuisce gradualmente nel tempo. La radioattività non fuoriesce dal corpo, quindi per le persone vicine non c’è nessun pericolo. Una volta esaurite, le capsule possono essere lasciate tranquillamente nella prostata.

La terapia con l'impianto di semi presenta vantaggi in determinati tumori, poiché consente di erogare elevate dosi di radiazioni senza aggredire i tessuti sani e per periodi prolungati. Di conseguenza il paziente subisce meno effetti collaterali.

Trova ulteriori informazioni nell’opuscolo
Cancro della prostata della Lega svizzera contro il cancro.

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Brachiterapia con cilindro vaginale

Messaggioda admin » mar 30 mag 2017 14:24

Domanda di: (anonimo)
Buongiorno. Mia zia di 75 anni ha subito l’asportazione di utero e ovaie. Siccome l’intervento è durato sei ore (a causa di problemi ai reni e al cuore) non si è proceduto all’asportazione dei linfonodi. Ora i medici consigliano una brachiterapia. Mia zia è indecisa, non sa se sottoporsi a questa terapia o no. Le saremmo molto grati se potesse darci qualche indicazione che ci aiuti a decidere. Cordiali saluti



Risposta di Fabiola In-Albon
Buongiorno,

Come dice il nome, in una brachiterapia con cilindro vaginale viene introdotto uno speciale cilindro nella vagina che distrugge le cellule tumorali invisibili che sono rimaste nell’addome. Dopo ogni seduta di trattamento il cilindro viene rimosso. Questo tipo di trattamento con raggi viene definito radioterapia interna.

Diversamente dalla radioterapia esterna, che di solito dura qualche settimana e viene eseguita ogni giorno, la terapia con il cilindro vaginale richiede solo poche sedute. In genere provoca meno effetti collaterali sulla pelle e sulle mucose e i pazienti soffrono di minore stanchezza.

Quello che consiglio è di riunirsi ancora una volta con il team di trattamento per discutere i vantaggi e gli svantaggi della brachiterapia. Potrebbe essere utile che Sua zia si annoti in anticipo le domande che vuole porre durante il colloquio. Magari può prendere in considerazione anche l’idea che Lei o qualcun altro la accompagni: quattro orecchie sentono meglio di due.


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