Cosa posso fare nella mia vita quotidiana per restare in buona salute? Come posso migliorare la mia qualità di vita nonostante i miei problemi di salute? Gli esperti e le esperte risponderanno alle Sue domande:
Dalla metà di gennaio fino alla metà di marzo 2018 gli esperti e le esperte della Lega svizzera contro il cancro attivi nell’ambito della prevenzione risponderanno alle vostre domande scritte.
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Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.
Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch.
Tutte le domande e le risposte saranno pubblicate qui.
Cordiali saluti dalle moderatrici.
2018 – Che cosa posso fare per restare in buona salute?
Pannello di Controllo Moderatore
Autoesame del seno - e poi?
Domanda di Tania
Buongiorno, oggi ho percepito nella mammella sinistra una specie di biglia, che se provo a comprimere si muove avanti e indietro. Confesso di avere un po' di paura. Negli ultimi tempi ho avuto problemi di circolazione atipici (per me). I tumori sono un problema comune in entrambi i rami della mia famiglia, ma non il cancro del seno.
Cari saluti, Tania
Risposta di Guido Biscontin, specialista di diagnosi precoce
Buongiorno Tania,
la scoperta di un'alterazione del seno spesso provoca inquietudine e preoccupazione. Una massa nel seno può significare un cancro ma, spesso, anche un altro problema. Non è possibile determinarlo solo sulla base di un autoesame del seno. Servono accertamenti supplementari per conoscerne la natura. Per questo motivo è indispensabile rivolgersi a un medico che saprà proporle il metodo più appropriato (ad esempio un esame clinico del seno, un'ecografia, una mammografia, una biopsia, ecc.).
La invitiamo quindi a prendere un appuntamento e rimaniamo a Sua disposizione per ogni domanda o necessità supplementare. Non esiti a rivolgersi alla Lega contro il cancro della Sua regione o a telefonare alla Linea cancro.
Buongiorno, oggi ho percepito nella mammella sinistra una specie di biglia, che se provo a comprimere si muove avanti e indietro. Confesso di avere un po' di paura. Negli ultimi tempi ho avuto problemi di circolazione atipici (per me). I tumori sono un problema comune in entrambi i rami della mia famiglia, ma non il cancro del seno.
Cari saluti, Tania
Risposta di Guido Biscontin, specialista di diagnosi precoce
Buongiorno Tania,
la scoperta di un'alterazione del seno spesso provoca inquietudine e preoccupazione. Una massa nel seno può significare un cancro ma, spesso, anche un altro problema. Non è possibile determinarlo solo sulla base di un autoesame del seno. Servono accertamenti supplementari per conoscerne la natura. Per questo motivo è indispensabile rivolgersi a un medico che saprà proporle il metodo più appropriato (ad esempio un esame clinico del seno, un'ecografia, una mammografia, una biopsia, ecc.).
La invitiamo quindi a prendere un appuntamento e rimaniamo a Sua disposizione per ogni domanda o necessità supplementare. Non esiti a rivolgersi alla Lega contro il cancro della Sua regione o a telefonare alla Linea cancro.
Alimentari a base die soia e terapia antiormonali
Domanda di Anika
Buongiorno,
mi è stato diagnosticato un carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e sono già stata operata. Come terapia adiuvante ho iniziato ad assumere letrozolo, per inibire la produzione di estrogeni.
Da anni seguo un'alimentazione ricca di prodotti a base di soia. Per quanto ne so, la soia contiene fitoestrogeni. Nella mia situazione è ancora consigliabile consumare prodotti di soia?
Al riguardo sono molto incerta: da una parte con i medicamenti inibisco la produzione di estrogeni nel mio corpo, dall'altra li assumo con l'alimentazione, anche se da fonti vegetali.
Rispota di Kerstin Zuk, specialista di nutrizione
Buongiorno Anika,
Lei sa che i prodotti a base di soia contengono sostanze che possono avere un’azione ormonale simile a quella dell'estrogeno umano. Per questo vuole sapere se dopo aver avuto un cancro del seno dipendente dagli estrogeni può ancora consumare prodotti di soia.
Sì, può consumare normali quantità di soia.
Secondo le attuali conoscenze non bisogna attendersi interazioni indesiderate con le terapie antiormonali. Per «quantità normali» si intendono due porzioni al giorno di un alimento contenente soia. Una porzione equivale, per esempio, a due decilitri e mezzo di latte di soia o a 85-120 g di tofu o di fagioli di soia bolliti.
Le sconsigliamo invece di assumere integratori alimentari a base di soia, perché non è chiaro se tali integratori contenenti alte concentrazioni di soia siano davvero innocui per le donne con cancro del seno.
Per informazioni più dettagliate La invitiamo a visitare il sito web di «5 al giorno» e la pagina del servizio informazioni del centro tedesco di ricerca sul cancro (in tedesco).
Auguri di pronta guarigione
Buongiorno,
mi è stato diagnosticato un carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e sono già stata operata. Come terapia adiuvante ho iniziato ad assumere letrozolo, per inibire la produzione di estrogeni.
Da anni seguo un'alimentazione ricca di prodotti a base di soia. Per quanto ne so, la soia contiene fitoestrogeni. Nella mia situazione è ancora consigliabile consumare prodotti di soia?
Al riguardo sono molto incerta: da una parte con i medicamenti inibisco la produzione di estrogeni nel mio corpo, dall'altra li assumo con l'alimentazione, anche se da fonti vegetali.
Rispota di Kerstin Zuk, specialista di nutrizione
Buongiorno Anika,
Lei sa che i prodotti a base di soia contengono sostanze che possono avere un’azione ormonale simile a quella dell'estrogeno umano. Per questo vuole sapere se dopo aver avuto un cancro del seno dipendente dagli estrogeni può ancora consumare prodotti di soia.
Sì, può consumare normali quantità di soia.
Secondo le attuali conoscenze non bisogna attendersi interazioni indesiderate con le terapie antiormonali. Per «quantità normali» si intendono due porzioni al giorno di un alimento contenente soia. Una porzione equivale, per esempio, a due decilitri e mezzo di latte di soia o a 85-120 g di tofu o di fagioli di soia bolliti.
Le sconsigliamo invece di assumere integratori alimentari a base di soia, perché non è chiaro se tali integratori contenenti alte concentrazioni di soia siano davvero innocui per le donne con cancro del seno.
Per informazioni più dettagliate La invitiamo a visitare il sito web di «5 al giorno» e la pagina del servizio informazioni del centro tedesco di ricerca sul cancro (in tedesco).
Auguri di pronta guarigione
Cancro e zucchero
Domanda di (Ignoto)
Salve, vorrei sapere se mia madre può mangiare il miele nonostante abbia un tumore al polmone. Si legge dappertutto che si deve evitare lo zucchero, ma dall’altro lato raccomandano di mangiare miele. Ma nel miele c’è molto zucchero, o no?
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti
Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione
Buongiorno
Nel campo della nutrizione ci sono numerose diete, raccomandazioni nutrizionali e suggerimenti non sempre giusti e sensati. Le persone ammalate di cancro devono sempre cercare di avere un buon apporto di sostanze nutritive. Ma ogni paziente può avere i suoi bisogni individuali. Per esempio, chi durante la terapia dimagrisce deve cercare di mangiare molte proteine e grassi per mantenere il peso. In tal caso la quota di zuccheri si riduce.
Non ci sono prove scientifiche che si debba rinunciare ai carboidrati o che il malato debba rinunciarvi per far «morire di fame» il tumore. Ha ragione quando dice che il miele contiene quasi solo zucchero. Benché contenga tracce di sali minerali, vista la loro quantità esigua non è più sano dello zucchero. Si dovrebbero assumere con moderazione gli alimenti e le bevande contenenti molto zucchero. Una porzione di miele corrisponde a circa 1 cucchiaio (circa 20 g). Se a Sua madre piace il miele può sicuramente mangiarne un po’.
Facciamo tanti auguri a Lei e a Sua madre.
Salve, vorrei sapere se mia madre può mangiare il miele nonostante abbia un tumore al polmone. Si legge dappertutto che si deve evitare lo zucchero, ma dall’altro lato raccomandano di mangiare miele. Ma nel miele c’è molto zucchero, o no?
Grazie per la risposta.
Cordiali saluti
Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione
Buongiorno
Nel campo della nutrizione ci sono numerose diete, raccomandazioni nutrizionali e suggerimenti non sempre giusti e sensati. Le persone ammalate di cancro devono sempre cercare di avere un buon apporto di sostanze nutritive. Ma ogni paziente può avere i suoi bisogni individuali. Per esempio, chi durante la terapia dimagrisce deve cercare di mangiare molte proteine e grassi per mantenere il peso. In tal caso la quota di zuccheri si riduce.
Non ci sono prove scientifiche che si debba rinunciare ai carboidrati o che il malato debba rinunciarvi per far «morire di fame» il tumore. Ha ragione quando dice che il miele contiene quasi solo zucchero. Benché contenga tracce di sali minerali, vista la loro quantità esigua non è più sano dello zucchero. Si dovrebbero assumere con moderazione gli alimenti e le bevande contenenti molto zucchero. Una porzione di miele corrisponde a circa 1 cucchiaio (circa 20 g). Se a Sua madre piace il miele può sicuramente mangiarne un po’.
Facciamo tanti auguri a Lei e a Sua madre.
Alternative alla colonscopia?
Domanda di René Z.
Gentili signore e signori, cosa si può fare se non si vuole ricorrere alla medicina convenzionale? La persona soffre da un anno di gravi disturbi intestinali: crampi, evacuazioni frequenti (una volta ogni ora), perdita di peso, inappetenza. Vi sono metodi alternativi per l’accertamento diagnostico del cancro intestinale? La persona non vuole assolutamente un’endoscopia...
Grazie della vostra risposta.
Cordiali saluti René Z.
Risposta di Guido Biscontin, specialista di diagnosi precoce
Buongiorno René.
I sintomi che descrive sussistono da tanto tempo e sono preoccupanti. Sulla base delle Sue indicazioni non è possibile determinare se sono dovuti a un eventuale cancro intestinale. Solo le analisi mediche sono in grado di farlo. Secondo ciò che Lei dice, il problema consiste tuttavia nel fatto che la persona in questione non consulta un medico convenzionale e non vorrebbe fare una colonscopia.
Per rispondere alla Sua domanda, effettivamente vi sono altri mezzi oltre alla colonscopia per l’accertamento diagnostico del cancro del colon e del retto, come per esempio il test della ricerca del sangue occulto nelle feci, che si può acquistare in farmacia. Il farmacista può consigliare la persona in questione a tale proposito.
Tuttavia, visti i sintomi descritti, sarebbe veramente importante che questa persona si rivolgesse a un medico, anche se pare una cosa per lei difficile. In effetti, in una situazione del genere, la ricerca del sangue occulto nelle feci potrebbe non essere l’analisi più adeguata, ma solo un punto di partenza. Inoltre qualora il test sia positivo, viene proposta una colonscopia e in caso di test negativo i sintomi certo non scompariranno.
Desidera consigli su come assistere al meglio la persona in questione? Desidera parlare più approfonditamente delle Sue preoccupazioni? Allora Le consigliamo di chiamare la nostra Linea cancro o di rivolgersi alla Sua lega cantonale o regionale. Le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori faranno assieme a Lei il punto della situazione e valuteranno le possibili strategie per sostenere la persona in questione e per sostenere anche Lei in questo frangente.
In caso di disturbi è importante consultare un medico. Possiamo sostenerla sulla Sua strada in caso di difficoltà.
Gentili signore e signori, cosa si può fare se non si vuole ricorrere alla medicina convenzionale? La persona soffre da un anno di gravi disturbi intestinali: crampi, evacuazioni frequenti (una volta ogni ora), perdita di peso, inappetenza. Vi sono metodi alternativi per l’accertamento diagnostico del cancro intestinale? La persona non vuole assolutamente un’endoscopia...
Grazie della vostra risposta.
Cordiali saluti René Z.
Risposta di Guido Biscontin, specialista di diagnosi precoce
Buongiorno René.
I sintomi che descrive sussistono da tanto tempo e sono preoccupanti. Sulla base delle Sue indicazioni non è possibile determinare se sono dovuti a un eventuale cancro intestinale. Solo le analisi mediche sono in grado di farlo. Secondo ciò che Lei dice, il problema consiste tuttavia nel fatto che la persona in questione non consulta un medico convenzionale e non vorrebbe fare una colonscopia.
Per rispondere alla Sua domanda, effettivamente vi sono altri mezzi oltre alla colonscopia per l’accertamento diagnostico del cancro del colon e del retto, come per esempio il test della ricerca del sangue occulto nelle feci, che si può acquistare in farmacia. Il farmacista può consigliare la persona in questione a tale proposito.
Tuttavia, visti i sintomi descritti, sarebbe veramente importante che questa persona si rivolgesse a un medico, anche se pare una cosa per lei difficile. In effetti, in una situazione del genere, la ricerca del sangue occulto nelle feci potrebbe non essere l’analisi più adeguata, ma solo un punto di partenza. Inoltre qualora il test sia positivo, viene proposta una colonscopia e in caso di test negativo i sintomi certo non scompariranno.
Desidera consigli su come assistere al meglio la persona in questione? Desidera parlare più approfonditamente delle Sue preoccupazioni? Allora Le consigliamo di chiamare la nostra Linea cancro o di rivolgersi alla Sua lega cantonale o regionale. Le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori faranno assieme a Lei il punto della situazione e valuteranno le possibili strategie per sostenere la persona in questione e per sostenere anche Lei in questo frangente.
In caso di disturbi è importante consultare un medico. Possiamo sostenerla sulla Sua strada in caso di difficoltà.
Autoesame del seno. E poi?
Domanda di Prima Donna
Buongiorno, abito nel Canton Berna, ho 58 anni e non sono mai stata convocata per una mammografia. Ora volevo annunciarmi per un controllo, quindi ho guardato sul sito Internet di Swiss Cancer Screening sotto Canton Berna e mi è apparso il messaggio: «Questa pagina non è disponibile». Come devo procedere? Grazie!
Risposta di Guido Biscontin, specialista diagnosi precoce
Buongiorno Prima Donna
Lei desidera informarsi in merito all’argomento cancro del seno e alle rispettive possibilità di diagnosi precoce. Inoltre, scrive di essere domiciliata nel Canton Berna.
L’offerta di un programma di diagnosi precoce del cancro del seno rientra nella competenza di ogni singolo cantone. Sulla situazione in Svizzera troverà informazioni generali sul sito web di Swiss Cancer Screening.
Lo scorso anno il Canton Berna ha deciso di sospendere (temporaneamente) il programma. Sul sito web della Lega svizzera contro il cancro troverà le seguenti informazioni:
«Attenzione: il programma di screening del cancro del seno è attualmente sospeso nella parte germanofona del canton Berna. Per ulteriori domande relative al seguito del programma, si rivolga all’Ufficio del medico cantonale del Canton Berna / 031 633 79 31 / info.kaza@gef.be.ch»
Parli dei Suoi desideri riguardanti le misure cautelative concernenti la Sua persona con il Suo ginecologo. Nel caso di attuali sintomi e disturbi Le raccomandiamo di mettersi direttamente in contatto con il Suo ginecologo.
Cordiali saluti
Buongiorno, abito nel Canton Berna, ho 58 anni e non sono mai stata convocata per una mammografia. Ora volevo annunciarmi per un controllo, quindi ho guardato sul sito Internet di Swiss Cancer Screening sotto Canton Berna e mi è apparso il messaggio: «Questa pagina non è disponibile». Come devo procedere? Grazie!
Risposta di Guido Biscontin, specialista diagnosi precoce
Buongiorno Prima Donna
Lei desidera informarsi in merito all’argomento cancro del seno e alle rispettive possibilità di diagnosi precoce. Inoltre, scrive di essere domiciliata nel Canton Berna.
L’offerta di un programma di diagnosi precoce del cancro del seno rientra nella competenza di ogni singolo cantone. Sulla situazione in Svizzera troverà informazioni generali sul sito web di Swiss Cancer Screening.
Lo scorso anno il Canton Berna ha deciso di sospendere (temporaneamente) il programma. Sul sito web della Lega svizzera contro il cancro troverà le seguenti informazioni:
«Attenzione: il programma di screening del cancro del seno è attualmente sospeso nella parte germanofona del canton Berna. Per ulteriori domande relative al seguito del programma, si rivolga all’Ufficio del medico cantonale del Canton Berna / 031 633 79 31 / info.kaza@gef.be.ch»
Parli dei Suoi desideri riguardanti le misure cautelative concernenti la Sua persona con il Suo ginecologo. Nel caso di attuali sintomi e disturbi Le raccomandiamo di mettersi direttamente in contatto con il Suo ginecologo.
Cordiali saluti
Revisione della legge federale sugli esami genetici sull’essere umano
Domanda rivolta da una paziente affetta da cancro del seno
Buonasera
Nella trasmissione televisiva “10vor10” del 12 febbraio, un servizio ha trattato i test genetici che dovrebbero essere presentati, se disponibili, in caso di stipulazione di un contratto assicurativo. Fra pochi giorni il Parlamento delibererà in merito all’argomento. Nel caso di mia figlia, che ha ereditato il gene BRCA1, ciò significherebbe in pratica che nel caso in cui stipulasse un nuovo contratto assicurativo sarebbe svantaggiata. Cosa intraprende la Lega contro il cancro a tale proposito?
Grazie mille per la sua risposta. Una paziente affetta da cancro del seno
Risposta di Franziska Lenz, responsabile Politica & Public Affairs
La trasmissione 10vor10 ha parlato del dibattito della Commissione del Consiglio nazionale (CSEC-N) incaricata di esaminare in via preliminare la revisione totale della Legge federale sugli esami genetici sull’essere umano. Fino ad oggi, nell’articolo 43 era stabilito che gli istituti d’assicurazione non potevano esigere la rivelazione di dati di precedenti esami presintomatici né potevano utilizzare questi ultimi per alcuna assicurazione. Poiché la maggioranza borghese è riuscita a spuntarla, la Commissione propone al Consiglio nazionale di sospendere tale protezione presso le assicurazioni private. La protezione per le assicurazioni sociali e per le assicurazioni d’indennità giornaliera dovrà tuttavia rimanere invariata.
In pratica ciò significherebbe che qualora Sua figlia dovesse stipulare un’assicurazione sulla vita o assicurazioni facoltative per l’invalidità, essa dovrebbe rivelare i risultati dei suoi test genetici. Con la svantaggiosa variante BRCA1, nel caso in cui Sua figlia dovesse stipulare una di queste assicurazioni, sarebbe svantaggiata.
Come menzionato nel servizio della trasmissione 10vor10, il Consiglio nazionale si consulterà sul progetto durante la prima settimana della sessione primaverile. In seguito, anche il Consiglio degli Stati dovrà occuparsi dell’argomento. Il divieto verrebbe soppresso solamente nel caso in cui entrambe le Camere federali fossero d’accordo. La Lega contro il cancro è in contatto con diversi parlamentari e si sta adoperando affinché la proposta non ottenga la maggioranza in Parlamento.
Infatti, non dovrebbero esservi discriminazioni a causa di svantaggi genetici preesistenti. Questo potrebbe infatti comportare lo sviluppo di una società a due velocità – e la Lega contro il cancro si oppone già da tempo sul piano politico e sociale ad un tale sviluppo.
Buonasera
Nella trasmissione televisiva “10vor10” del 12 febbraio, un servizio ha trattato i test genetici che dovrebbero essere presentati, se disponibili, in caso di stipulazione di un contratto assicurativo. Fra pochi giorni il Parlamento delibererà in merito all’argomento. Nel caso di mia figlia, che ha ereditato il gene BRCA1, ciò significherebbe in pratica che nel caso in cui stipulasse un nuovo contratto assicurativo sarebbe svantaggiata. Cosa intraprende la Lega contro il cancro a tale proposito?
Grazie mille per la sua risposta. Una paziente affetta da cancro del seno
Risposta di Franziska Lenz, responsabile Politica & Public Affairs
La trasmissione 10vor10 ha parlato del dibattito della Commissione del Consiglio nazionale (CSEC-N) incaricata di esaminare in via preliminare la revisione totale della Legge federale sugli esami genetici sull’essere umano. Fino ad oggi, nell’articolo 43 era stabilito che gli istituti d’assicurazione non potevano esigere la rivelazione di dati di precedenti esami presintomatici né potevano utilizzare questi ultimi per alcuna assicurazione. Poiché la maggioranza borghese è riuscita a spuntarla, la Commissione propone al Consiglio nazionale di sospendere tale protezione presso le assicurazioni private. La protezione per le assicurazioni sociali e per le assicurazioni d’indennità giornaliera dovrà tuttavia rimanere invariata.
In pratica ciò significherebbe che qualora Sua figlia dovesse stipulare un’assicurazione sulla vita o assicurazioni facoltative per l’invalidità, essa dovrebbe rivelare i risultati dei suoi test genetici. Con la svantaggiosa variante BRCA1, nel caso in cui Sua figlia dovesse stipulare una di queste assicurazioni, sarebbe svantaggiata.
Come menzionato nel servizio della trasmissione 10vor10, il Consiglio nazionale si consulterà sul progetto durante la prima settimana della sessione primaverile. In seguito, anche il Consiglio degli Stati dovrà occuparsi dell’argomento. Il divieto verrebbe soppresso solamente nel caso in cui entrambe le Camere federali fossero d’accordo. La Lega contro il cancro è in contatto con diversi parlamentari e si sta adoperando affinché la proposta non ottenga la maggioranza in Parlamento.
Infatti, non dovrebbero esservi discriminazioni a causa di svantaggi genetici preesistenti. Questo potrebbe infatti comportare lo sviluppo di una società a due velocità – e la Lega contro il cancro si oppone già da tempo sul piano politico e sociale ad un tale sviluppo.
Gli alimenti molto elaborati sono cancerogeni?
Domanda di (sconosciuto)
Buongiorno,
È vero che i cibi molto elaborati possono provocare il cancro? Quando faccio la spesa come posso distinguere in che quantità è elaborato un prodotto? Grazie mille
Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione
Attualmente non è provato che i cibi già pronti causino il cancro.
Si osserva però che le persone che consumano molti cibi già pronti si ammalano di cancro più spesso degli altri. Si potrebbe pensare che ciò sia dovuto ai cibi già pronti: infatti, per lo più sono riscaldati, contengono grassi di poco valore, spesso non sani, molto zucchero e sale e contengono solo poche sostanze nutritive sane come vitamine, sali minerali e fibre alimentari.
Ma ciò non significa di per sé che i cibi precotti provochino il cancro. Probabilmente le persone che consumano molti cibi precotti conducono uno stile di vita non sano: fanno troppo poco movimento, consumano regolarmente bevande alcoliche oppure consumano pochi prodotti integrali, verdura e frutta e ciò può influenzare la situazione rispetto al cancro. Nonostante ciò, le pietanze precotte andrebbero mangiate raramente perché spesso contengono molte calorie e possono favorire il sovrappeso. E il sovrappeso favorisce l’insorgere del cancro.
Perciò: quando fa la spesa cerchi di acquistare prodotti freschi, non confezionati e non riscaldati, come ad esempio verdura e frutta. Può essere utile anche dare un’occhiata alla lista degli ingredienti: meno ingredienti ci sono, meglio è. Verifichi anche che i prodotti contengano oli vegetali sani, ad esempio olio di colza, poco zucchero (indicato verso la fine della lista degli ingredienti) e pochi additivi
Buongiorno,
È vero che i cibi molto elaborati possono provocare il cancro? Quando faccio la spesa come posso distinguere in che quantità è elaborato un prodotto? Grazie mille
Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione
Attualmente non è provato che i cibi già pronti causino il cancro.
Si osserva però che le persone che consumano molti cibi già pronti si ammalano di cancro più spesso degli altri. Si potrebbe pensare che ciò sia dovuto ai cibi già pronti: infatti, per lo più sono riscaldati, contengono grassi di poco valore, spesso non sani, molto zucchero e sale e contengono solo poche sostanze nutritive sane come vitamine, sali minerali e fibre alimentari.
Ma ciò non significa di per sé che i cibi precotti provochino il cancro. Probabilmente le persone che consumano molti cibi precotti conducono uno stile di vita non sano: fanno troppo poco movimento, consumano regolarmente bevande alcoliche oppure consumano pochi prodotti integrali, verdura e frutta e ciò può influenzare la situazione rispetto al cancro. Nonostante ciò, le pietanze precotte andrebbero mangiate raramente perché spesso contengono molte calorie e possono favorire il sovrappeso. E il sovrappeso favorisce l’insorgere del cancro.
Perciò: quando fa la spesa cerchi di acquistare prodotti freschi, non confezionati e non riscaldati, come ad esempio verdura e frutta. Può essere utile anche dare un’occhiata alla lista degli ingredienti: meno ingredienti ci sono, meglio è. Verifichi anche che i prodotti contengano oli vegetali sani, ad esempio olio di colza, poco zucchero (indicato verso la fine della lista degli ingredienti) e pochi additivi
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