2021- Alimentazione e cancro


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2021- Alimentazione e cancro

Messaggioda admin » ven 4 dic 2020 11:37

Avete domande in merito all’alimentazione?

Dal 7 gennaio al 10 febbraio Kerstin Zuk, specialista in nutrizione presso la Lega svizzera contro il cancro risponderà per iscritto alle Sue domande sul Forum cancro.
Trovate maggiori informazioni e il link per il formulario sulla Pagina iniziale del forum.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@legacancro.ch

Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.
Ulteriori domande e risposte saranno pubblicate qui di seguito nei prossimi giorni.

Cordiali saluti,
le moderatrici

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La carne aumenta il rischio di cancro?

Messaggioda admin » mer 27 gen 2021 14:37

Domanda di Thierry50
Buongiorno,
mi interesso al tema dell’alimentazione sana già da parecchio tempo. Soprattutto a proposito della carne. Leggo articoli e studi riguardanti entrambe le posizioni, pro e contro la carne. Da uno studio di Harward ho appreso che il consumo quotidiano di carne aumenta del 18% il rischio di contrarre un tumore. Cosa ne pensa la Lega contro il cancro? E cosa consiglia a proposito degli altri prodotti d’origine animale, come le uova, il latte ecc. Sono sicuro che comprenderete i miei dubbi e le mie incertezze sull’argomento. Vi sono grato per una risposta.

Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione della Lega svizzera contro il cancro
Buongiorno,
La ringrazio per il Suo interesse verso il tema nutrizione e prevenzione del cancro.
Lei ha ragione sul fatto che una dieta ricca di carne e insaccati può accrescere il rischio di cancro, specialmente quello del colon. Le prove scientifiche riguardano soprattutto gli insaccati.
La carne è una buona fonte di proteine e contiene anche importanti minerali e vitamine, come ad esempio la vitamina B12. Chi vuole mangiare carne, può quindi farlo a piccole dosi.

Sul nostro sito Internet, nell’ambito della piramide alimentare svizzera, raccomandiamo di mangiare una porzione al giorno di alimenti ricchi di proteine, come carne, pesce, uova, legumi o tofu. Consigliamo, comunque, di cambiare le fonti di proteine ogni giorno.
Per un apporto proteico sufficiente, nella stessa rubrica consigliamo di assumere quotidianamente 3 porzioni di latticini. Questa quantità raccomandata si applica esclusivamente al latte e ai prodotti lattiero-caseari come formaggio, yogurt, ricotta ecc.

Anche nella rubrica
«Fattori di rischio» ci occupiamo dell’argomento carne e segnaliamo il legame con il rischio di cancro: la carne dovrebbe essere consumata solo con moderazione e possibilmente si dovrebbero evitare gli insaccati. In concreto, raccomandiamo di limitare il consumo di carne a due o tre volte la settimana. Infatti, la maggior parte del cibo nel piatto dovrebbe consistere in alimenti d’origine vegetale.
La ringrazio per la Sua domanda e Le auguro buona salute.

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Sovrappeso e cancro

Messaggioda admin » lun 1 feb 2021 10:54

Domanda di Lena
Buongiorno signora Zuk,
fortunatamente, non sono un’ammalata di cancro. Tuttavia, si continua a sentire il detto secondo cui “si è quel che si mangia” e che il sovrappeso può accrescere il rischio di tumore. Io sono sempre stata in sovrappeso durante tutta la mia vita e ciò non mi disturba, faccio molto movimento, faccio sport e mangio sano. Mangiare mi piace molto, ma quando leggo frasi come quella qui sopra, spesso mi viene di pensare a me stessa e mi chiedo se, qualora dovessi ammalarmi di cancro, dovrei incolpare me stessa?
Può dirmi qualcosa in merito? La ringrazio per la disponibilità.
Cari saluti
Lena


Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione della Lega svizzera contro il cancro
Buon giorno Lena,
È bello che Lei si prenda cura della Sua salute facendo molto esercizio fisico e mangiando in modo sano.
Adesso, però, Lei si preoccupa del fatto che un peso corporeo eccessivo possa causare il cancro. Una malattia oncologica, però, non può essere ricondotta semplicemente a una singola causa. Sono molti e diversi i fattori che possono provocare un tumore. Il sovrappeso è solo uno dei fattori, oltre al fumo, alla mancanza di moto, all’inquinamento ambientale, ai raggi UV, a una cattiva alimentazione.

Il sovrappeso va anche sempre relativizzato. Una persona che ha un indice di massa corporea (BMI) di 27, che si muove molto e che fornisce all’organismo molti cereali integrali, vitamine e grassi sani può essere più in salute di una persona che ha 19 di BMI, ma che sta seduta tutto il giorno, beve alcolici regolarmente e mangia prevalentemente piatti pronti.

Anche i geni e il genere hanno un ruolo nello sviluppo di un tumore. Il cancro, quindi, non può essere mai escluso del tutto, ma per la propria salute si può fare molto.

L’importante è condurre uno stile di vita sano a lungo termine. Con le Sue attività sportive e la sua dieta salutare, Lei apporta già un prezioso contributo.
Trova maggiori informazioni su uno stile di vita sano nelle rubriche
Prevenzione e diagnosi precoce e Alimentazione e cancro del sito Internet della Lega svizzera contro il cancro.
Le faccio i miei migliori auguri di buona salute.

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Chemioterapia e digiuno

Messaggioda admin » lun 1 feb 2021 13:13

Domanda di Manu
Buongiorno
ho il cancro del seno e attualmente sto facendo la chemioterapia. Il più delle volte i giorni che seguono la chemio ho una forte nausea e non riesco a mangiare quasi niente. Una conoscente mi ha detto che potrei digiunare prima, durante o dopo la chemioterapia.
Che cosa ne pensa? Ha senso farlo e se sì, quando è il momento migliore per digiunare? Aggiungo però che per il personale curante è molto importante che io non perda peso.
La ringrazio vivamente della risposta.
Cari saluti
Manu

Risposta di Kerstin Zuk, specialista alimentazione della Lega svizzera contro il cancro
Salve Manu
ci sono diversi modelli di digiuno intermittente: non si mangia niente tra le 24 e le 48 ore prima e fino a 48 ore dopo la chemioterapia. In alcune varianti sono ammessi succhi vegetali e brodo.
Si pensa che il digiuno intermittente possa ridurre i potenziali effetti collaterali della chemioterapia e migliorare il benessere generale. Tuttavia i risultati di cui disponiamo sono basati su studi su animali e su studi umani con un numero esiguo di partecipanti. Pertanto, non si è ancora scoperto esattamente quali periodi di digiuno (24, 48 o 72 ore) e quali fasi (quanto tempo prima e quanto tempo dopo la chemioterapia) siano realmente efficaci.

Se vuole provare il digiuno intermittente, dovrebbe parlarne con la Sua équipe curante. Il digiuno intermittente deve essere svolto sempre sotto stretto controllo medico, poiché le fasi di digiuno possono avere un'influenza sulla dose e sull'effetto della chemioterapia e/o degli altri farmaci assunti. Inoltre, ci sono vari indicatori, come il basso peso corporeo o certi parametri del sangue, in presenza dei quali il digiuno intermittente andrebbe evitato.
La Sua équipe curante può valutare se il digiuno intermittente ha senso per Lei o se ci sono motivi per cui è sconsigliato.

È giusto che il personale curante consideri molto importante la stabilità del peso corporeo.
Cordiali saluti

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Dieta chetogenica

Messaggioda admin » mar 2 feb 2021 14:11

Domanda di Martina
Buongiorno,
a poche settimane dalla diagnosi, la prima cosa che ci è stata suggerita è quella di cambiare l'alimentazione e cominciare a seguire una dieta keto ad hoc dedicata ai pazienti con un cancro.
La dieta è piuttosto radicale e monotona al punto.
Conferma questa raccomandazione?
Quali sono i vostri suggerimenti in merito per rendere l'alimentazione equilibrata ma anche un piacere e non una ulteriore " punizione"?
Grazie


Riposta di Kerstin Zuk, specialista alimentazione della Lega svizzera contro il cancro
Buongiorno
In effetti una dieta chetogenica è molto rigida e unilaterale. Una limitazione del consumo di carboidrati a un massimo di 70 g al giorno richiede un cambiamento radicale delle abitudini alimentari.

La dieta chetogenica è divulgata tramite libri e siti web come soluzione per far morire di fame il cancro e quindi per guarire. Così facendo si suscitano speranze che la dieta chetogenica non potrà mai soddisfare. Finora la ricerca sull’essere umano non è ancora riuscita a dimostrare che una dieta chetogenica è in grado di guarire dal cancro o di influire positivamente sulla terapia oncologica. Sulla base delle conoscenze attuali non è lecito oggi consigliare una dieta chetogenica o povera di carboidrati alle persone malate di cancro come terapie parallela.

Piuttosto vale la pena soffermarsi sul tema della «dieta ricca di grassi e proteine». Molti malati di cancro perdono peso e massa muscolare perché il loro metabolismo è alterato. Queste persone hanno un fabbisogno maggiore di proteine e di calorie. È dimostrato che i pazienti che seguono una dieta che assicura loro un apporto adeguato di tutte le sostanze nutritive necessarie, di norma, subiscono meno effetti secondari e sopportano meglio la terapia. In caso di perdita di peso e di debolezza, si raccomanda ai pazienti oncologici di seguire un regime alimentare ricco di proteine e di grassi, ma in nessun caso una dieta chetogenica.
Per ulteriori informazioni può consultare il nostro sito
alimentazione.legacancro.ch .
Se invece la persona malata di cancro sta relativamente «bene», considerate le circostanze, e se il suo peso è stabile, può seguire gli stessi consigli per una sana alimentazione che valgono per le persone sane che vogliono preservare la propria salute. Sul nostro
sito spieghiamo in che cosa consiste un’alimentazione equilibrata. Inoltre può ordinare il nostro opuscolo intitolato Alimentazione equilibrata .

Auguro a Lei e alla Sua persona cara ogni bene e tanta forza.

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Femara interazione con alcol

Messaggioda admin » gio 11 feb 2021 10:24

Domanda di Bridget:
Buongiorno, posso bere vino nel weekend, se durante la settimana bevo soltanto acqua? Prendo Femara da tre anni. Grazie.


Riposta di Kerstin Zuk:
Salve Bridget
Dopo aver consultato un'esperta di cancro del seno, posso dirle che non c'è interazione con l'alcol in caso di assunzione di Femara.

In generale le bevande alcoliche vanno bevute con moderazione. Sul nostro sito web raccomandiamo di non bere bevande alcoliche o di berne poche perché consumando regolarmente o quotidianamente alcol è più probabile che insorga il cancro. Tuttavia una volta ogni tanto si può bere una birra o un bicchiere di vino o di spumante.

Lei fa molto bene a dissetarsi con l'acqua: così nel weekend può godersi tranquillamente un bicchiere di vino.
Cordiali saluti

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Latte A2, alimentazione sana e cancro

Messaggioda admin » lun 22 feb 2021 15:22

Domanda di Fabiola:
Buongiorno,
quali «vantaggi» (meno ormoni o antibiotici) ha il latte A2 in caso di cancro?
Grazie

Risposta di Kerstin Zuk, specialista di alimentazione della Lega svizzera contro il cancro:
Buongiorno Fabiola,
il latte A2 non è caratterizzato dalla concentrazione di ormoni o antibiotici (che dipendono dall'allevamento), ma dalla struttura delle sue proteine.

Nel latte A2, la proteina beta-caseina contiene l'aminoacido prolina invece dell’aminoacido istidina. La scomposizione della prolina nell’intestino produce una sostanza proteica speciale che in teoria dovrebbe essere più digeribile.
Inoltre, alcuni sostengono che grazie a ciò si ridurrebbe lo sviluppo di malattie croniche come diabete di tipo 1, malattie cardiovascolari e neurologiche.
Tuttavia nulla di tutto questo è stato dimostrato scientificamente. Non esistono nemmeno studi che indichino che il consumo di latte A2 riduca il rischio di cancro.

Nello stesso tempo non esistono studi robusti che siano riusciti a mostrare che un consumo moderato di latte normale – ossia il latte A1 – aumenti il rischio di cancro. Le quantità di latte raccomandate nella
piramide alimentare si sono dimostrate finora sicure.

Infine, la causa di un cancro non è mai riconducibile a un solo alimento. L’aspetto rilevante è l’alimentazione nel suo insieme e lo stile di vita. Pertanto, oltre a un consumo moderato di latte, è consigliabile mangiare molta frutta e verdura, prodotti integrali, grassi sani e poco o zero alcol. Un’alimentazione sana è varia e variopinta.
Cordiali saluti

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Che cosa si può ancora mangiare e bere con un cancro all’esofago?

Messaggioda admin » mar 23 feb 2021 14:27

Domanda di Kira
Buongiorno,
mio marito è reduce da un’operazione per un cancro all’esofago ed ora mi faccio un sacco di domande su quello che può mangiare e bere. Ad esempio, può ancora bere dell’acqua gasata? Cosa dovrei cucinare di preferenza, oltre a purea di patate e minestre? Può ancora mangiare della frutta?

Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione della Lega svizzera contro il cancro
In caso di disturbi alla gola e problemi di deglutizione, l’importante è consumare possibilmente cibi e pasti morbidi, frullati, schiacciati e sminuzzati. La quantità di cibo sminuzzato dipende da com’è andata l’operazione, se sono previste ulteriori terapie (p. es. radioterapia) e se ora Suo marito riesce a deglutire bene.

Tra i piatti forti, zuppe e purea di patate sono i classici consigliati. Per variare, può servirsi di diversi tipi di verdure, come sedano, piselli, carote, patate dolci, ecc. Eventualmente può anche variarne un po’ la consistenza, schiacciando le verdure semplicemente con la forchetta invece di frullarle completamente. Probabilmente, Suo marito riesce a mangiare anche delle morbide uova strapazzate, del pesce delicato o della carne macinata.

Per quanto riguarda i dolci, ci sono ovviamente delle varianti possibili, come il budino di semolino o quello normale, lo yogurt, la crema di quark, il tiramisù, il gelato ecc. Può anche preparare dei frappè guarniti con panna o yogurt greco ed eventualmente anche con frutta, purché non siano troppo acidi e non provochino dolori alla gola.

La Sua domanda sulla frutta diventa rilevante nel caso in cui le mucose della bocca siano infiammate. Allora si dovrebbero limitare, o evitare completamente, non solo i frutti acidi ma anche tutti gli alimenti che contengono acidità, come i pomodori, l’aceto, le bevande gasate ecc. Tra i frutti, sono relativamente ben tollerati le banane, le pere, i meloni e le fragole, ma anche i manghi, le pesche e i mirtilli a patto che siano maturi.

Si tratta davvero di fare la prova di cosa fa bene a Suo marito e di quali alimenti può cibarsi e in quale forma. La tolleranza ai singoli alimenti può continuare a cambiare a seconda della fase della terapia.
Se Suo marito non può più rifornirsi di energia a sufficienza a causa dei problemi di deglutizione, dovrebbe parlarne all’équipe curante per cercare cause e soluzioni.
Cordiali saluti

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Flatulenza da chemioterapia

Messaggioda admin » mar 23 feb 2021 14:29

Domanda di Andi
Attualmente sono in chemioterapia per un tumore alla prostata: cosa posso cucinare che non mi gonfi troppo? Ho una grossa pressione all’addome superiore con flatulenza. Grazie per i Suoi consigli.

Risposta di Kerstin Zuk, specialista in nutrizione della Lega svizzera contro il cancro
Se soffre di una forte flatulenza, dovrebbe innanzitutto ridurre, o evitare, i cibi che la provocano. Tra questi ci sono i legumi, i vari tipi di cavolo, aglio e cipolle, porri, peperoni, funghi e prodotti integrali.
Tuttavia, è anche possibile che un intestino indebolito dalla terapia non sia più in grado di processare gli alimenti ricchi di amido come patate e banane. In alcune persone la terapia sviluppa anche un’intolleranza al lattosio (latte, ricotta, yogurt) e/o al fruttosio (frutta, succhi di frutta). Se nota che questi alimenti Le provocano disturbi, può evitarli oppure sostituirli con cibi senza lattosio o a basso contenuto di fruttosio.

Le (in)tolleranze si possono scoprire facilmente se non si mischiano troppi alimenti durante i pasti. Un diario alimentare può esserle utile per determinare possibili connessioni.
Alcuni pazienti notano che mangiare lentamente o più volte a piccole dosi allevia un po’ i disturbi. L’aria ingerita, ma anche l’aria contenuta nelle bevande gasate, può contribuire a provocare dolori indesiderati nell’intestino. Provi quindi se le bevande senza anidride carbonica le alleviano i disagi.

Esistono dunque diversi approcci per contrastare la flatulenza. Se, tuttavia, i disturbi gravi sono provocati dalla terapia, flatulenza e pressione nell’addome possono migliorare solo leggermente tramite una dieta. Se non riconosce alcun collegamento causale, può reintegrare nel Suo piano alimentare i cibi cui ha rinunciato e cucinare qualsiasi cosa di cui ha voglia. È importante che durante questo periodo particolarmente stressante, il cibo non diventi un’ulteriore fonte di stress e che mangiare possa essere un godimento.
Mi auguro che queste informazioni possano esserle d’aiuto.


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