2016 – Lega contro il cancro di Soletta


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2016 – Lega contro il cancro di Soletta

Messaggioda admin » mer 27 lug 2016 14:32

Katharina Borer, esperta consulente della lega contro il cancro di Soletta, risponde alle vostre domande:


Le presenti risposte sono una presa di posizione di carattere generale. Non si può infatti sostituire la consulenza personale con il parere di uno specialista qualificato in medicina. Se in un articolo vengono citati determinati medici, impianti terapeutici o prodotti, ciò non avviene a titolo di pubblicità o di raccomandazione, ma va inteso semplicemente come accenno ad altre fonti informative.

Alcune domande e risposte sono state tradotte in un’altra lingua nazionale. Se dovessero sorgere domande o ambiguità, favorite rivolgervi alle consulenti specializzate della Linea cancro. Numero gratuito 0800 11 88 11 oppure e-mail helpline@krebsliga.ch



Domanda di Gitarre:
Mia moglie ha un cancro intestinale con metastasi al fegato. Lo sappiamo da cinque mesi. È stata operata, ma non ha voluto la chemioterapia. Al momento della diagnosi la malattia era già in stadio avanzato. Ha acqua nell'addome e non riesce quasi più a respirare. Ieri è caduta nella doccia. È molto dimagrita e debole. Non mangia e non beve quasi più niente. Malgrado tutto, non vuole andare in ospedale e nemmeno l'assistenza domiciliare. Ha 54 anni, abbiamo una figlia di 15. Io devo andare a lavorare. Mia figlia adesso è in vacanza e si occupa di lei. Lo fa benissimo. Tuttavia la mia coscienza non mi dà pace, perché non posso rimanere vicino a mia moglie e mia figlia deve già prendersi una responsabilità così grande, soprattutto adesso che si trova in un'età complicata. Io voglio rispettare sempre e comunque la volontà di mia moglie, ma non ce la faccio quasi più. Il mio superiore pensa che io abbia assolutamente bisogno di un sostegno psicologico, di qualcuno che mi aiuti a venire a capo della situazione. Ma chi si assume i costi della terapia psico-oncologica per me che sono un familiare? A chi mi devo rivolgere?

Risposta di Katharina Borer:
Buongiorno Gitarre,
Lei vuole rispettare la volontà di Sua moglie malata e consentirle di essere curata a casa. Ma a causa dei Suoi impegni professionali non può esaudire questo desiderio e durante le vacanze estive ha delegato la cura di Sua moglie a Sua figlia che ha 15 anni. L'enorme carico psichico e fisico sta diventando eccessivo per le Sue forze. Inoltre è tormentato da scrupoli di coscienza verso le due donne.
Il suo superiore sul posto di lavoro, che sicuramente ha percepito il Suo grande stress attuale, Le ha proposto di ricorrere a un aiuto psicologico.
Anche Sua figlia potrebbe essere sopraffatta dalla grande responsabilità. Prendersi cura di una persona amata che soffre di un tumore in stadio molto avanzato e per giunta anche di problemi respiratori è un'impresa straordinariamente logorante per una persona così giovane come Sua figlia. Voi due, ma anche Sua moglie, avete bisogno di aiuto in questa situazione estremamente difficile. Non esiti a rivolgersi alla
lega cantonale contro il cancro della Sua regione.

Diverse leghe cantonali contro il cancro offrono direttamente una consulenza psico-oncologica, altre possono fornirle gli indirizzi dei servizi specializzati in questo settore. Uno psico-oncologo è uno psicoterapeuta con una formazione supplementare. Questi specialisti conoscono le dinamiche e gli effetti di un cancro sui pazienti e sui loro familiari e sono in grado di offrire a tutte persone coinvolte, anche agli adolescenti, un sostegno per gestire questa nuova e difficile situazione di vita.
L'assicurazione di base copre i costi di una consulenza o di un trattamento psico-oncologico o psicologico. La Lega cantonale contro il cancro saprà consigliarla in merito alle difficoltà finanziarie e, in determinate situazioni, è disposta anche ad assumersi una parte dei costi dell'assistenza psico-oncologica.

Sebbene Sua moglie attualmente rifiuti l'assistenza domiciliare, vorrei comunque segnalarle il Servizio di cure oncologiche a domicilio (SEOP) e l’Équipe mobile di cure palliative. Queste due organizzazioni mettono a disposizione specialisti che conoscono il possibile decorso di un tumore in stadio avanzato e hanno grande esperienza nell'assistenza e nella consulenza dei malati di cancro e dei loro congiunti. Questi operatori professionali rimarrebbero al vostro fianco assistendovi e consigliandovi nella cura di sua moglie, nonché madre. Il Servizio di cure oncologiche a domicilio e le Équipe mobili di cure palliative sono solitamente raggiungibili 24 ore su 24 e intervengono anche in situazioni acute.
Le prestazioni di queste organizzazioni sono coperte dall'assicurazione di base. Può richiedere i loro indirizzi alla lega cantonale contro il cancro della Sua regione.



Domanda di Sonnenstrahl:
È sempre più dura: da più di un anno mia madre si prende cura del suo compagno. Due anni fa è stato operato per un cancro intestinale: entrambi hanno più di 80 anni e lui è di qualche anno più vecchio di lei. Il mio patrigno è sempre più bisognoso di cure e mia madre non ce la fa più. Ho paura per lei. Anche mia sorella ed io stiamo arrivando al limite. Cosa possiamo fare? Potete aiutarci?

Risposta di Katharina Borer:
Buongiorno Sonnenstrahl,
prendersi cura di una persona molto malata che ci è molto cara è sempre una grande sfida sia emotiva sia fisica, soprattutto quando la sua dipendenza dall'assistenza di altre persone dura da molto tempo e aumenta costantemente. Molti familiari si trovano nella stessa situazione come Lei e Sua madre. Perciò è importante accorgersi tempestivamente che si sta raggiungendo il limite e riconoscere quando lo stress diventa eccessivo.
Conosce le molteplici offerte delle leghe cantonali contro il cancro? Trova i loro indirizzi
qui. Ci chiami o venga direttamente a trovarci in sede. Siamo pronti a sostenere Lei e la sua famiglia. Insieme analizzeremo la pesante situazione attuale, cercheremo soluzioni per sgravarla e, all’occorrenza, l'aiuteremo anche a organizzare un adeguato sostegno. Vi sono poi le numerose offerte delle singole leghe cantonali sotto forma di corsi o scambi d’esperienze con altri familiari all'interno di gruppi di auto-aiuto, che contribuiscono ad alleviare lo stress e a rinforzare il morale.


Domanda di Melanie:
Mio padre ha un cancro della prostata e dalla settimana prossima dovrà recarsi ogni giorno in automobile alle sedute di radioterapia. Sono figlia unica e ho un lavoro. Ho già accompagnato mio padre a diversi appuntamenti dal medico, ma portarlo ogni giorno in ospedale per la radioterapia mi è proprio impossibile. Lui non è capace di guidare e prendere quotidianamente i trasporti pubblici sarebbe troppo sfiancante. Anche fare avanti e indietro ogni volta con il taxi costerebbe troppo. A chi mi posso rivolgere? Abitiamo in campagna. Grazie mille del vostro aiuto.


Risposta di Katharina Borer:
Può rivolgere la Sua richiesta alla lega contro il cancro della sua regione.
Alcune leghe cantonali contro il cancro offrono un servizio di trasporto, di solito effettuato da volontari. Altre possono metterla in contatto con il Servizio trasporti della Croce Rossa o con altri servizi di questo tipo a basso costo presenti nella Sua regione.

L'assicurazione malattia di base copre la metà dei costi di trasporto fino a un importo massimo di 500 franchi all'anno. In caso di difficoltà finanziarie causate dalla malattia, le persone colpite i loro familiari possono rivolgersi al servizio sociale della propria lega regionale contro il cancro.

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